9: Perchè non posso fare entrambi?

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POV 3° persona
Durante l'allenamento, la squadra di basket stava facendo degli esercizi, mentre il signor Styles urlava ordini. "Andiamo ragazzi! Mosse più nitide! Al petto, forza! Forza, ragazzi, muovetevi con la palla! Andiamo! Forza, muovetevi! Andiamo! Forza, ragazzi, focalizzatevi! Focalizzatevi! Testa nel gioco! Muovetevi!". Poi, realizzò che suo figlio non c'era. Afferrò la palla prima che uno della squadra la prendesse. "Hai visto Harry?".

Il giocatore scosse la testa e guardò al suo allenatore. "No, mi dispiace, coach!".

Des sospirò chiedendosi dove fosse Harry con la partita della settimana successiva. "Di nuovo, andiamo!".

Ciò che lui non sapeva era che Harry si stava esercitando con Louis e Demi per il musical. Era anche in punizione. Stava dipingendo una scatola mentre Louis cuciva dei costumi. Entrambi ripetevano le parole della loro canzone che avrebbero cantato e ridevano.

POV Harry
Dopo la punizione corsi negli spogliatoi per cambiarmi. Entrai quando mio padre fischiò. "Va bene, ragazzi. Andate alle docce. Bell'allenamento. Vedremo alla partita", disse.

Tutti mi guardavano come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Cos'avevo fatto? Andai da mio padre afferrando una palla. "Io ... uh ... penso che resterò un po'. lavorerò sui tiri liberi". Mio padre mi guardò con uno sguardo annoiato.

"Siccome hai perso l'allenamento, penso che la tua squadra meriti un po' di sforzo da parte tua, oggi", disse andando via.

Iniziai a fare tiri in cerchio, salti e tutti gli esercizi che mio padre mi diceva. Improvvisamente sentii una voce. "Wow! Quindi questo è il tuo vero palco". Alzai lo sguardo per vedere Louis camminare verso di me con un sorriso sul viso.

"Sì, credo che tu possa chiamarlo così. O solo palestra puzzolente". Gli passai la palla e lui la tirò nel cestino. Fece centro! "Wow! Non dirmi che sei bravo anche in questo!", gli dissi e lui ridacchiò. Mio dio quella risata!

"Sai, una volta ho fatto 41 punti in una partita del campionato!", disse orgogliosamente mentre stringeva la palla.

"Non ci credo", dissi poco convinto.

"Mmm ... e lo stesso giorno, ho inventato la navetta spaziale e i popcorn al microonde".

"Oh! Popcorn al microonde! Ha ... ha ... divertente!". Risi scherzosamente e presi la palla dalle sue mani. Restammo in silenzio per un po'.

"Stavo provando con Demi", disse a un tratto.

"Anch'io. E, comunque, ho perso l'allenamento. Quindi se sarò cacciato dalla squadra, mi avrai sulla coscienza". Stavo per colpirlo quando parlò.

"Hey, non sono stato quello che ti ha detto ...", lo fermai.

"Louis, frena!". Lui guardò me, poi la palla nelle mie mani e ghignò. Afferrò la palla fingendo di averla rubata. Mi stava prendendo in giro. "Hey, questo è il viaggio!", gli dissi, ma lui non ascoltò, iniziò a correre. "No, è davvero un cattivo viaggio!".

Stavamo correndo intorno alla palestra fin quando non giunsi dietro di lui, lo presi e ci feci girare, mentre lui aveva ancora la palla tra le mani. Ridemmo mentre giravamo in tondo.

"Signore! Mi dispiace, questo è un allenamento chiuso!". Ops, avevo dimenticato che mio padre fosse ancora nell'edificio.

"Papà, l'allenamento è finito", gli dissi così che potesse rilassarsi.

"Non fino a quando l'ultimo giocatore è presente", guardò Louis e poi me. "Regole della squadra".

Il dispiacere apparve sul viso di Louis quando sentì mio padre. "Oh, mi dispiace, signore".

"Papà, lui è Louis Tomlinson", lo presentai. Louis sorrise e tese una mano verso di lui.

"Ah, sei l'amico della punizione". Louis sembrò sorpreso e tirò via la mano. Si voltò verso di me ed io lo guardai.

"Ci vediamo più tardi, Harry", disse mentre mi passava la palla e poi si voltò verso mio padre. "E' stato bello conoscerla, allenatore Styles". Mi fece un cenno e poi corse via.

"Anche per me, signor Tomlinson", urlò mio padre.

"Papà, la punizione è stata colpa mia, non sua", confessai.

"Non hai mai mancato gli allenamenti in tre anni. Quel ragazzo si presenta ...", provò a incolpare Louis per quello che avevamo fatto.

"Quel ragazzo si chiama Louis. È molto carino".

"Aiutandoti a saltare gli allenamenti non lo rende carino. Non dal mio punto di vista o di quello della squadra". Come poteva dire qualcosa del genere?

"Papà, lui non è un problema, è solo un ragazzo", argomentai.

"Ma tu non sei un ragazzo normale, Harry! Sei il capitano della squadra. Ciò che tu fai ha effetto non solo sulla squadra, ma sull'intera scuola. E senza di te completamente concentrato, non vinceremo la prossima settimana. I campionati non durano molto tempo". Quello era tutto ciò cui lui riusciva a pensare? I campionati? "Sono qualcosa di speciale".

"Sì, molte cose sono speciali, papà".

"Ma tu sei un playmaker, non un cantante, giusto?". Era serio?

"Non hai mai pensato che io possa essere entrambi?", chiesi.

"Cosa?", mi fissò in modo strano, io lasciai cadere la palla e uscii.

POV 3° persona
Ciò che Harry non sapeva era che l'intera squadra aveva sentito l'intera conversazione da Louis a suo padre. Il giorno dopo, Harry e Zayn erano in biblioteca che parlavano del musical e della partita. Harry era molto tranquillo, mentre Zayn stava urlando.

"Quale incantesimo ti ha fatto questo ragazzo tentatore dal quoziente intellettivo elevato per farti partecipare a un musical?".

"Vedi, l'ho solo fatto. A chi importa?".

"A chi importa? Cosa ne pensi del tuo leale migliore amico?", urlò Zayn al suo migliore amico.

"Silenzio qui, signor Malik", sussurrò la bibliotecaria.

"E' lui, signorina Falsaff, non io", Zayn alzò le mani in aria innocentemente. "Guarda, sei un giocatore, non un cantante di musical". Harry non se importò così si mise seduto con il libro di cui aveva bisogno, ma Zayn lo tirò lontano da lui. "Mai visto Michael Crawford su una scatola di cereali?".

"Chi è Michael Crawford?".

"Esattamente il mio punto di vista. Era il Fantasma dell'Opera a Broadway. Adesso mia madre, lei ha visto quel musical ventisette volte e ha messo la sua foto nel nostro frigorifero". Harry l'osservò stranito. "Sì, non sopra, dentro! Quindi dal mio punto di vista, se giochi a basket, finirai sulla scatola di cereali. Se sei in un musical, finirai nel frigorifero di mia madre".

"Perché nel suo frigorifero?".

"Una delle sue pazze idee per la dieta. Non comprenderò mai la mente femminile. È territorio sconosciuto. Come puoi aspettarti che il resto di noi si concentri sulla partita se tu sei da qualche parte in calzamaglia cantando Twinkle Town?", inveì Zayn.

"Nessuno ha parlato di calzamaglie", confessò Harry.

"Non ancora, amico mio, ma aspetta e vedrai", lo guardò Zayn. "Vedi, abbiamo bisogno di te, capitano!".

"Signor Malik", lo avvertì di nuovo la bibliotecaria.

"Ho provato a dirglielo, signorina Falsaff", abbassò lo sguardo su Harry. "Davvero provato". E poi andò via. Harry era confuso su tutto! Non sapeva dove andare, da che parte andare e cosa fare. Voleva solo rendere tutti felici, ma sembrava impossibile.

NOTE
Salve a tutti! Scusate per la lunga assenza ma mi sono presa una vacanza bella lunga. Ero troppo stanca per fare qualcosa se non leggere libri o scrivere la mia storia. La mia mente aveva bisogno di una pausa da tutti gli impegni che avevo e che continuano ancora.

Spero che il capitolo vi piaccia e che non ci siano errori.

A presto con il nuovo capitolo e la nuova storia che tradurrò. Un bacio grande! ❤️❤️

High School Musical - Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora