11: Ci dispiace

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POV 3° Persona

Harry tornò a casa quel giorno e iniziò a fare dei tiri. Non riusciva a centrare un canestro e grugniva. Era così arrabbiato con se stesso perché non sapeva il motivo per cui la sua squadra non si fidava di lui. E cosa più importante, non sapeva perché Louis non voleva più parlare, guardarlo o cantare con lui. Il padre di Harry guardò suo figlio dalla cucina, non sapendo il motivo per cui si stava struggendo.

Il giorno dopo a scuola, durante la pausa Harry andò nel suo posto segreto che usava con Louis. Improvvisamente vide alcuni dei suoi compagni di squadra. "Oh, hey!".

"Harry! Hey", disse Mason.

"Hey, Harry!", disse Nick.

"Hey, ehm ... abbiamo fatto un'altra riunione", disse Zayn a Harry.

"Oh ... meraviglioso", disse Harry sarcasticamente.

"Abbiamo fatto un incontro riguardo il fatto che non ci stiamo comportando come una squadra, voglio dire noi, non tu. Riguardo la storia del canto ...", biascicò Zayn.

"Non voglio parlare di quello", sbottò Harry.

"Vogliamo solo che tu sappia che noi saremo lì. Tiferemo per te".

"Cosa?", chiese Harry.

"Se tu vuoi cantare, noi dovremmo incoraggiarti, non tirarti giù. Sì. Perdere o vincere, siamo una squadra. Questo è ciò che siamo. Anche se sarai il peggior cantante del modo. Il che non lo sappiamo, perché non ti abbiamo sentito farlo", lo incoraggiò Zayn.

"E non lo farete mai, ragazzi. Louis non mi guarda o parla ...", Harry si fermò per un momento, poi riprese, "e non so perché".

Sospirò e Zayn guardò Mason e Nick.

"Noi sì", disse Zayn.

"Cosa?", Harry li guardò con confusione. Nick tirò fuori dei biscotti e li passò a Harry.

"Ecco. Li ho fatti stamattina. Probabilmente vorrai assaggiarne uno prima di sentire il resto". Zayn, Mason e Nick dissero a Harry cos'era successo e cos'avevano fatto. E che gli dispiaceva per tutto.

Nel laboratorio di scienze, Louis stava lavorando ad alcuni problemi per allenarsi con la squadra di decathlon scolastico. Improvvisamente, Liam e il resto della squadra si avvicinarono a lui e fermarono Louis per scusarsi. "Louis, siamo stati dei cretini. No, siamo stati peggiori perché l'abbiamo fatto di proposito. Pensavamo che Harry e l'intera storia del canto avrebbe distrutto le nostre possibilità di averti nella squadra".

"Ho sentito ciò che aveva da dire, sono nella vostra squadra adesso. Fatto", disse Louis.

"No, non va bene. Sapevamo che Zayn avrebbe fatto dire a Harry cose che ti avrebbero ferito. L'avevamo pianificato e siamo imbarazzati e dispiaciuti. Nessuno a costretto Harry a dire nulla", gli disse Liam.

"Ci crederò quando lo dirà Harry. E sapete cosa? Va bene. Dovremmo prepararsi per il decathlon, è tempo di andare avanti".

"No, non va bene. Il decathlon è una qualunque, ma come tu ti senti con noi e altro. Harry è ciò che davvero importa". Louis roteò gli occhi, riportando lo sguardo al libro e trovando un nuovo problema. "Ci abbiamo provato", sussurrò Liam al gruppo scolastico e uscì. Louis li osservò andare via e si sentì male per essere scattato.

Più tardi quella notte, Harry andò a casa di Louis e provò a scusarsi con lui. "Ciao, uh ... sono solo venuto per dirti che mi dispiace", disse a se stesso. Quando non stava guardando, la mamma di Louis, Jay Tomlinson, lo vide parlare a se stesso. Aprì la porta spaventando Harry. "Salve, signora Tomlinson, sono Harry Styles".

"Oh, Harry!". Louis scese le scale sentendo la madre dire il nome di Harry. Sua madre guardò dietro vedendo Louis sulle scale che scuoteva la testa, mentre mimava no. "Uhm ... Louis è impegnato con i compiti, quindi non è un buon momento".

"Ho fatto un errore, signora Tomlinson, e mi piacerebbe che Louis lo sapesse. Potrebbe dirgli che sono passato?", chiese Harry.

"Lo farò ... Harry. Buona notte".

"Buona notte. Grazie!". Harry si allontanò, ma poi si fermò. Guardò la casa notando che aveva una staccionata. Aprì la piccola porta facendo silenzio. Prese il suo telefono e chiamò Louis.

Louis era nella sua stanza che stava studiando e facendo i compiti. Era quasi alle lacrime, ricordando ciò che Harry aveva detto. Improvvisamente il suo telefono squillò. Vedendo che era Harry, si armò di tutto il suo coraggio e rispose. "Pronto?", disse timidamente.

"Niente di ciò che hai sentito era la verità. Ero stanco dei miei amici, quindi ho detto cose per zittirli, non volevo dire nulla di tutto quello". Harry si guardò intorno nervosamente, sperando che nessuno lo avrebbe trovato.

"Mi sei sembrato abbastanza convincente", Louis accese la luce e Harry se ne accorse, poi architettò un piano.

"Ascolta, c'è più di vero nel ragazzo che hai incontrato in vacanza che in quello che dice stupide cose". Harry iniziò a scalare l'albero che portava al balcone della stanza di Louis.

"L'intera storia del canto sta mettendo la scuola in subbuglio! L'hai detto tu stesso. Tutti ti trattano in modo diverso per questo".

"Forse perché non voglio essere solo il ragazzo del basket. Loro non sono in grado di gestirlo. Questo non è un mio problema, ma è il loro".

"E che mi dici di tuo padre?".

"E non riguarda mio padre. Riguarda come mi sento, e non ho abbandonato la squadra. La squadra ha abbandonato me. Quindi canterò. Che mi dici di te?", chiese a Louis.

"Non lo so, Harry. Hai detto tu stesso che non vuoi farla".

"Louis! Ascoltami bene ... devi dire sì", fece una pausa per un momento, "perché ti ho portato una cosa".

"Che vuoi dire?".

"Voltati". Louis si voltò per vedere Harry sul suo balcone. Aprì la porta e fissò Harry confuso.

This could be the start of something new
It feels so right to be here with you
Oh ... and now, looking in your eyes
I feel in my heart the start of something new

Harry cantò la canzone che avevano cantata alla festa di capodanno e poi parlò di nuovo. Louis sorrise e Harry tirò fuori lo spartito con le note della canzone. "E' un'audizione per coppie". Louis andò verso Harry e prese lo spartito. Si voltò verso Harry e lo abbracciò.

"Sei perdonato". Harry sorrise ed entrambi i ragazzi guardarono lo spartito nella stanza di Louis.

NOTE
Salve ragazzi! Lo so, sono imperdonabile, ma la mia vita al momento non è Milton facile. Ci sono situazioni che mi stanno condizionando l'umore e non riesco a fare altro. Anche studiare, che è una delle cose che più mi piace, mi risulta difficile. Questa settimana è stata una delle più difficili e ho perso addirittura la voglia di scrivere la storia Larry che avevo in ment, ma da ieri, anche merito delle mie amiche, sta tornando tutto tranquillo, o almeno nel mio cervello, quindi spero che la mia tempesta interiore sia finita, anche se quella esterna, purtroppo, durerà ancora a lungo. Spero possiate capire come mi sento e che la storia non perda lettori per i miei ritardi! Ci tengo tanto!

E a tutto questo si sono aggiunti anche i problemi di connessione dovuti alla pioggia incessante. Come al solito, oltre il danno, c'è anche la beffa xD

Per farmi perdonare, domani arriverà anche un nuovo capitolo di When the Wolves come out che spero passiate tutti a leggere, perché è un genere completamente diverso da ciò che ho pubblicato fino ad ora.

Un bacio  godetevi i nostri Larry impegnati in un musical xD

All the love, Jo ❤️❤️

High School Musical - Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora