Follow the dawn with me ||Liam Payne|| #Wattys2016

Capitolo Tredici

Ci incontrammo alle 22.30 precise di fronte alla casa di Liam; la luna era già alta nel cielo e le stelle le facevano compagnia brillando nel blu della notte, il solito vento che tirava anche durante il giorno muoveva i ricci dei miei capelli sulla mia schiena e rinfrescava il calore che ancora si sentiva nell'aria; la strada sembrava deserta in quel momento tranne per noi ce ci trovavamo lì in piedi appoggiati alle macchine dei ragazzi ad aspettare Niall che stava facendo tardi perchè il suo datore di lavoro aveva richiesto di lui all'ultimo momento poiché non trovava un foglio importante, il biondo aveva imprecato per telefono mentre arrivava di corsa da noi e Liam lo aveva rassicurato più volte che potevamo aspettarlo ancora un pò.

Liam, quel ragazzo mi faceva impazzire in ogni senso possibile; da quel pomeriggio non ci parlavamo e da quando ero arrivata davanti casa sua non mi aveva degnato di uno sguardo solo un 'ciao' strozzato era uscito dalla sua bocca quando me lo ritrovai a pochi passi anch'io, d'altro canto, non avevo provato a parlare con lui di nuovo, sapevo che mi dovevo scusare per essere stata impicciona nella sua vita e di quello che aveva fatto ma lì davanti a tutti non riuscivo proprio a tirare fuori quelle parole.

Ero appoggiata alla macchina grigia di Chris e vicino a me si trovava la mia migliore amica che era intenta a parlare con il proprietario della macchina che stava ridendo a qualcosa che lei gli aveva raccontato anche Devil sorrideva mostrando i suoi denti bianchi in risalto col rosso del rossetto, gli occhi verdi brillavano e i capelli le andarono su una parte del viso quando con la testa si appoggiò alla spalla del ragazzo; sorrisi guardandola così felice poi rivolsi lo sguardo alle stelle per non rovinare il suo momento.

Quante volte le avevo viste brillare come in quell'istante ma ogni volta che volgevo lo sguardo in cielo sembrava la prima volta, sentivo le risate intorno a me e non so per quale motivo mi strinsi le braccia intorno al busto e mi parve di rivivere i giorni dopo la rottura con Mark; forse il modo in cui Liam mi aveva risposto quel pomeriggio oppure le stelle che brillavano come la notte in cui il mio ex ragazzo mi aveva portata a quell'appuntamento così romantico, il nostro ultimo appuntamento.

"Ragazzi! Scusate il ritardo ma il mio capo è davvero un coglione!" la voce di Niall che risuonò nella notte mi distolse dai miei pensieri cupi e mi fecero tornare nel mondo reale.

Portai i miei occhi su tutti gli altri che salutavano il biondo e per ultimo mi si presentò Liam che sorrideva al suo amico, era così bello nei suoi jeans scuri e nella camicia bianca lasciata fuori dai pantaloni, le maniche erano arrotolate fino ai gomiti mostrando i tatuaggi sulla pelle abbronzata; la barba un pò lunga gli copriva le guance e gli dava quell'aria da cattivo ragazzo ma il suo sorriso mostrava il bambino che c'era ancora in lui, anche se in quei giorni avevo notato qualcos'altro nei suoi occhi, non c'era solo la luce come avevo immaginato la prima volta che lo avevo incontrato.

"Okay, ragazzi!" Liam richiamò l'attenzione di tutti quanti "possiamo partire, dividiamoci nelle macchine.

Non fece in tempo a pronunciare quella frase che Devil si catapultò nella macchina di Chris e risi dalla sua azione, lei mi guardò e mi fece l'occhiolino, scossi la testa alla sua espressione e mi avvicinai, andai per aprire lo sportello posteriore ma Caroline e Zac mi presero il posto sorridendomi compiaciuti; gli altri erano già saliti nelle macchine e l'unica ancora libera era quella di Liam, lui era appoggiato allo sportello aperto della sua macchina e mi guardava per la prima volta in tutta la serata, alzò un lato della bocca mostrando un poco i suoi denti e dopo aver lanciato un'occhiataccia alle mie amiche mi avviai verso di lui.

Salii in macchina cercando di non guardarlo, nella mia mente le parole si sovrapponevano le une sulle altre trovando il modo di formare una frase di senso compiuto per scusarmi della mia curiosità del giorno; lui sembrava intento a guidare per le strade di Davenport e fissava davanti a sé sulla strada buia illuminata un poco dai lampioni, piano piano la città lasciò spazio alla statale che ci portava nella grande città.