Follow the dawn with me ||Liam Payne|| #Wattys2016

Capitolo Quindici

Il ragazzo si alzò dalla moto di Liam mentre quest'ultimo si fermò di colpo e vidi i suoi muscoli irrigidirsi, io mi bloccai insieme a lui e rimasi a guardare lo sconosciuto avvicinarsi a noi, la sua camminata era lenta, decisa e sembrava così sicuro di sé quando buttò la sigaretta sul marciapiede senza schiacciare la cicca a terra; solo quando si trovò a pochi passi da noi e il lampione illuminò il suo viso lo riconobbi come il ragazzo della discoteca; quello biondo che aveva detto qualcosa all'orecchio del mio amico scatenando così la sua ira contro di lui; anche il ragazzo aveva ancora qualche residuo dei lividi lasciati quella sera ma il sorriso arrogante che aveva sul viso mostrava quanto poco gli interessasse delle sue ferite.

"Allora Payne non rispondi?" chiese ancora il biondo, si avvicinava sempre di più con quell'aria di sfida che non lo abbandonava mai, lanciò solo una breve occhiata verso la mia parte poi tornò a guardare il ragazzo al mio fianco.

"Non sono tenuto a risponderti" la sua voce era cambiata, non era più quella scherzosa che aveva usato con me pochi minuti prima bensì era diventata così bassa e cupa che quasi non la riconobbi.

"Non fare tanto l'arrogante questa sera non hai i tuoi amichetti vicino ad aiutarti" voltò il capo e sputò per terra tornando poi a guardarmi questa volta però mi rivolse un sorriso che ignorai.

"Non ho bisogno dei miei amici per spaccarti la faccia" questa volta anche Liam si avvicinò al ragazzo, la sua espressione sul viso era sempre più arrabbiata "e non guardarla" continuò subito dopo quando lo sconosciuto non toglieva gli occhi da me.

"La guardo quanto voglio" parlavano come se io non fossi lì con loro e non avevo voglia di rivederli prendersi a pugni, per di più i ragazzi non erano con noi per venirci in aiuto.

"Sono qui non c'è bisogno di parlare in questo modo" dissi alzando la voce in modo che mi sentisse, il suo sguardo si fece ancora più profondo su di me e vidi Liam che chiuse gli occhi per mantenere la calma e non arrabbiarsi anche con me.

"Ah! Allora la voce ce l'hai, stavo cominciando a pensare che fossi muta" ridacchiò cercando di avvicinarsi ancora di più a me ma il mio amico si mise tra di noi lasciandomi così dietro di lui.

Non vedevo più la sua faccia ma potevo osservare bene le spalle contratte, i pugni chiusi così forte da far sembrare le nocche bianche e il respiro un poco affannoso, di uno che da un momento all'altro sarebbe esploso.

"Lasciala stare, cosa vuoi Jack?" Liam sembrava ogni secondo che passava sempre più furioso mentre Jack era calmo come se stesse aspettando una reazione del mio amico.

"Niente, volevo sapere solo se venivi questa sera" ridacchiò prendendo una sigaretta dal pacchetto nella sua tasca, l'accese anche se ne aveva buttata una in terra pochi minuti prima "sei tu che ti stai scaldando tanto" aspirò la prima boccata di fumo continuando a mostrare il suo sorrisetto.

"No, non vengo" rispose il mio amico, fece dei respiri profondi per cercare di calmarsi, lo vidi testarsi le tasche ma poi sbuffò sicuramente per non aver trovato ciò che cercava.

"Perché c'è lei vero?" Jack era a metà della sua sigaretta, la vedevo ridursi a vista d'occhio e il lampione poco distante lasciava ombre sul suo volto.

Liam a quella domanda aveva perso completamente la calma che stava cercando di riacquistare precedentemente, lo avevo visto così arrabbiato solo quella sera in discoteca e non volevo che si cacciasse in altri guai; quella volta c'erano stati i suoi amici a dividerli ma quella sera chi ci sarebbe stato? 

"Fatti i cazzi tuoi" ringhiò il mio amico portandosi col corpo davanti al mio nascondendomi sempre di più  alla vista del ragazzo biondo lasciandomi così solo un angolino per vedere Jack.