Follow the dawn with me ||Liam Payne|| #Wattys2016

Capitolo Diciotto

Uscimmo dalla galleria dopo che Liam mi convinse ad andare con loro e che mi avrebbe raccontato qualcosa più tardi, con riluttanza accettai e salii rin macchina con loro.

La mia rabbia era esplosa come se fosse una bomba e quella sera Liam l'aveva innescata, quando mi aveva vista era stato così strafottente e quasi irato dal fatto che fossi andata con Niall a cercarlo; non aveva provato a dirmi nulla, non aveva accennato per niente al fatto che quel pomeriggio era rimasto come una statua nella sua cucina e che mi aveva lasciata andare come se non esistessi.

La sera prima mi aveva fatta sentire così importante, quasi come se fossi unica. Ci eravamo divertiti così tanto al Luna Park e poi a correre con la moto nella notte afosa, avevamo visto le stelle e poi dormito insieme. Sembrava che per lui quella sera non fosse mai accaduta oppure non capiva quanto era stata essenziale per me quella notte che avevamo passato; forse non lo faceva neanche di proposito ma da una parte quel ragazzo che avevo trovato nella caverna non era lo stesso che aveva passato con me la sera precedente.

Era difficile per me essere lì con lui e fidarmi; ero sempre stata una ragazza che si fidava poco delle persone ma dopo Mark davo fiducia raramente e questo nessuno lo capiva, continuando a volte a chiamarmi 'stronza' senza però soffermarsi su cose che nascondevo però dovevo ammettere che a volte preferivo così,senza soffermarmi troppo a parlare con qualcuno per spiegare cosa sentivo ma quell'estate provavo cose nuove e dentro di me non mi riconoscevo quasi più.

Liam e Niall erano in silenzio nell'abitacolo dell'auto e io nei sedili posteriori mi ero immersa nei miei pensieri, guardavo fuori da finestrino e guardavo il cielo blu con le stelle, erano sempre le stesse, tutte le notti stavano lì a fissarci nella nostra vita, pensai che a volte si mettessero anche a ridere di noi, poveri esseri umani.

Senza accorgermene eravamo davanti casa di Liam, le luci all'interno erano spente e sembrava che tutto il quartiere stesse dormendo; il ragazzo castano scese dall'automobile e con un cenno del capo mi fece capire di fare lo stesso. Insieme -senza volerlo- salutammo Niall che ricambiò alzando la mano, sembrava che fosse ancora irritato per avermi portato con lui e sicuramente era arrabbiato un po' con il suo amico per aver combinato qualcosa.

In pochi secondi uscì dal vialetto e ci lasciò da soli nel buio della notte, la luna sembrò fare di nuovo capolino nel cielo e illuminò il suo viso; era arrabbiato, lo si capiva anche soltanto guardandolo in volto, una ruga era impressa sulla sua fronte e la mandibola era tesa come se si stesse trattenendo nel bestemmiare e urlarmi contro. 

Io invece ero lì, davanti a lui ferma nel fissarlo e cercando di capire cosa potessi fare oppure dirgli. I capelli erano mossi dal vento e mi facevano il solletico sulle spalle e sul viso, sentivo la rabbia spegnersi lentamente e iniziai a sperare che dicesse qualcosa anche se mi avesse ferito, volevo chiarire e volevo anche che entrambi capissimo cosa stava accadendo tra noi perché sotto sotto stavano succedendo tante cose.

"Vieni, andiamo da qualche altra parte a parlare" si voltò e cominciò a camminare verso la spiaggia.

Non disse nient'altro e io lo seguii, rimasi di qualche passo dietro a lui guardando le sue spalle larghe e la sua camminata nervosa. Presi il cellulare trovando dei messaggi da parte delle mie amiche, non li lessi da una parte perché non ne avevo voglia, sapevo già cosa avessero scritto e dall'altra non avevo tempo di leggerli. 

Aprii soltanto la chat con Devil e le mandai un messaggio veloce 'sono con Liam, va tutto bene'; non specificai altro, non le dissi che sicuramente quella sera ci sarebbe stata una litigata tra noi, oppure del fatto che fossi andata con Niall in quella caverna a riprendere il suo amico, non scrissi neanche che quella sera era una delle peggiori della mia vita; e forse non lo avrei mai detto a nessuno tenendomi dentro tutto quanto come facevo sempre.