Capitolo 11

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Mary's pov

Sono in braccio ad Andrea, quando sento un pianto. Mi si spezza il cuore. E' il pianto di Simo. No. Non posso vederla piangere. Non ce la faccio. E' la mia migliore amica, l'unica che mi ha sempre sostenuto nei momenti peggiori. Ora tocca a me fermare il suo pianto, come fa lei ogni volta.

Per prima cosa mi siedo in mezzo, tra Simo e Andrea. Quindi non sono più in braccio ad Andrea.

Poi prendo la sua mano e lei si gira. Ci fissiamo. Infine, le sussurro "Simo, ti prometto che ti spiegherò tutto, però, per favore tu non piangere. Mi fa male vederti così. "

Simo annuisce e appoggia la sua testa alla mia spalla, finché non arriviamo in un posto mai visto in vita mia. 

Simo's pov

Appoggio la mia testa alla spalla di Mary, Dav ci sorride e in questo momento non voglio sapere nulla di Andrea..

Ormai abbiamo seminato la macchina che ci seguiva e siamo arrivati in una casa in campagna. Okay. Questa non è una casa in campagna. Questa è quella casa in campagna. E Dav lo sa. E' molto difficile arrivare qui, per questo ha scelto questo posto, per seminare l'auto che tra le mille curve e viuzze (piccole vie) si sarà persa.

Mi iniziano a tornare mille ricordi. Le vacanze estive. La mia famiglia. I cugini e i parenti. Le mangiate. La mia infanzia. Dav. Mi inizia a venire un leggero mal di testa che con il passare dei secondi aumenta.

David: " Dai ragazzi, scendiamo. Qui siamo al sicuro: nessuno ci potrà trovare"

Io: "Dav...N-non ce la faccio.La... testa..."

Tutto d'un tratto vedo tutto nero. Non capisco più dove sono. Non riesco a vedere più nessuno. Stringo forte la mano di Mary prima di svenire.

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Baciuzzi

//simo

La distanza uccide [ #Wattys2016 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora