Pic Nic

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<<Ragazzi!! Svegliatevi dormiglioni! Oggi Pic nick in famiglia su!! Accidenti tutti uguali eh i giovani>> mia zia barbottava sotto in cucina probabilmente con mia madre che adesso era salita e stava dando colpi alla mia porta. <<arrivo mamma>> sbuffai alzandomi dal comodo letto. Le lucine intorno alla stanza erano ancora accese. Mi alzai e le spensi. Quando sentii ancora i tonfi provenire dalla porta andai ad aprire <<mamma ho detto che...>> <<ciao cugina>>
Oh mio dio!
Li davanti a me Andreas. A pettorali nudi. Dio che pettorali!!
Basta è mio cugino mi devo riprendere!!
Dio ma sei ceca guarda cos'hai davanti!!!! Dio voglio svenire. Tocca i pettorali tocca tocca!!!
Ma la finisci!!
<<ehm ciao? Hai bisogno di qualcosa?>>
Mi stava osservando e in quel momento rimpiansi di aver portato come pigiamo quella tuta con gli orsetti. Dio che figura....
Sul suo viso comparve un ghigno <<bel pigiama...>> disse beffardo mentre io arrossivo. <<ehm...si. Anche il tuo, anche se....va beh. Hai bisogno?>>
Riprenditi!! Che hai? Cos'è sei diventata babulziente di colpo?! Ripigliati
<< mmh...in effetti avrei molto bisogno del tuo aiuto...peró lasciamo il tempo al tempo. Preparati. Dobbiamo andare al parco tra dieci minuti. A dopo orsetta>> sorrise malizioso per poi con un occhiolino sparire giù per le scale.
Cos ho sentito?!
Mi risveglio dal come e richiudo la porta.
Mi cambio veloce con un vestitino nero e azzurro floreale che mamma mi ha regalato l'anno scorso. Indosso le mie hole star nere e dopo aver preso telefono e le cuffie scendo di sotto dove tutti mi stanno aspettando
<<arriva la dormigliona!>> esclama Caleb sorridendomi
<<ha parlato>> dico io ridendo e tirandogli un pugno amichevole sul braccio .
Il viaggio è abbastanza breve. Una volta arrivati al giardino della villa scendiamo e cerchiamo il posto meno soleggiato per poi mangiare le pietanze che la zia ci ha preparato.
<<ma quanto mangi?>> alzo lo sguardo e vedo Caleb che mi sta fissando inorridito
Dio che figura di ....
<<ha parlato lo sbrodolone>> dico facendole notare la mega macchia di sugo che le circonda metà colletto bianco.
Tutti ridono e il pranzo continua cosi.
La zia e la mamma ci informano che andranno a fare una passeggiata cosi rimaniamo soltanto io,chris e i cugini.
Che bello...(ironia)
<<allora Andreas. Quest'anno hai iniziato il college vero?>> chiedo avvicinandomi di più
Ehi ehi cosa tenta di fare?
Niente!!
Qualcuno vuole far ingelosire qualcuno o sbaglio?
Ma va!
<<si, è tale e uguale al liceo. Certo, con altri argomenti. Ma rimane una palla pazzesca.>> lo ascolto cercando di dare tutta la mia attenzione su di lui. Ma non posso fare a meno di notare Caleb.
Dalla passeggiata al mare non abbiamo piu parlato molto...apparte qualchr battutina che si concludeva sempre con un silenzio imbarazzante...
<<te invece? Hai il ragazzo?>>
E mo che centra?!?!
Guardo Andreas arrossendo appena <<beh ecco...no. Nessun bel ragazzo che mi porti a cavalluccio>> sospiro coricandomi sul verde prato guardando il cielo azzurro.
<<capito,beh mi spiace per te. Ora scusate vado a fare una telefonata>> così si alza e se ne va.
Wow che liquidazione.
Chiudo gli occhi assaporandomi il vento fresco sul viso qualdo una stretta sui fianchi mi fa sobbalzare.
Sarà sicuramente Chris.
Ma quando apro gli occhi mi ritrovo a due cm il viso di Caleb. Mi volto per guardarmi intorno e scopro che Anche Chris mi ha lasciata sola per una telefonata. Grandioso.
<<Nessun ragazzo che ti porti a cavalluccio eh....quindi vorreste un ragazzo che ti porti a spasso sulle spalle. Bene bene.>>
Prima che potessi aprire bocca mi prende in braccio e mi posa sulle spalle facendomi sussultare e lanciare un urletto.
Comincia a ridere per poi nitrire e correre come un fossennato mentre io mi accuccio aggrappandomi al collo del ragazzo.
<<fermati stupido pony!!>> urlo ridendo mentre lui continua a nitrire e a correre.
Dopo altri giri di corsa il Caleb-pony si ferma facendomi scendere.
Il cuore non smette di battere per l'ansia di prima mentre speravo di non cadere provocandomi qualche ossa rotta e una bella figuraccia. Tanto per cambiare.
Caleb ancora ridendo si avvicina al mio orecchio e subito i brividi cominciano a risalirmi lungo la schiena.
<<allora? Come principe azzurro vado bene?>>
Certo che si!!
Sorrido a quelle parole per poi rispondere scherzosamente <<Nah, ma come cavallo da porta carichi non sei niente male sai?>>
Ridiamo insieme. I nostri corpi a pochi cm di distanza . E poi...qualcosa di tiepido e morbido si posa sulle mie labbra e io appoggiando la schiena sul grande albero mi abbandono a quel bacio che da tempo aspettava di schioccare.

Quei cugini stravagantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora