Questa è una storia nata inizialmente per scherzo e che in seguito ho voluto scrivere con il solo scopo di strapparvi un sorriso.
Parla di amori trovati, sperati ma non ricambiati, traditi e riconquistati. Il tutto collegato con i famosissimi progr...
Dopo tre ore di viaggio, che a Costanza erano sembrate solo pochi minuti, finalmente il taxi si fermò davanti ad un edificio. Hotel Claire De Lune lesse la ragazza in silenzio sul cartello appeso proprio davanti al cancello, che sembrava essere quello che hanno le ville nei film. L'hotel poi, era fantastico. Da come si presentava esteriormente, doveva avere come minimo 5 stelle pensò Costanza.
Stavano per scendere dal taxi quando l'autista si girò improvvisamente verso i due giovani. "E a me, chi mi paga?" disse rivolgendo loro uno sguardo strano.
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"Beh probabilmente quel tizio laggiù che ci sta fissando" disse Cj indicando un punto indistinto fuori dal finestrino. Subito dopo sussurrò "corri" all'orecchio di Costanza e insieme si lanciarono fuori dalla portiera opposta. Corsero senza voltarsi indietro fino alla porta dell'hotel dove trovarono ad attenderli un uomo in smoking che li fissò con sguardo contrariato. "Madame, monsieur. Benvenuti al Claire De Lune, uno degli hotel più lussuosi della città. Il mio nome è Alfred e ora vi scorterò alla vostra camera. Per qualsiasi cosa vi possa servire potete rivolgervi a me" esordì con un perfetto accento francese. "Ehm merci" gli rispose Costanza richiamando alla mente quel poco di conoscenza di francese che aveva.
I due ragazzi entrarono nella hall dell'albergo e si guardavano intorno con il naso all'insù fino a che non raggiunsero Alfred, fermo davanti all'ascensore. Dopo aver aperto il piccolo cancello d'oro, i tre entrarono. Per tutto il tragitto regnò il silenzio rotto soltanto da una melodia di Mozart in sottofondo. Finalmente le porte dell'ascensore si aprirono e la giovane coppia poté così raggiungere la stanza assegnatagli, non prima di aver salutato il gentile, seppur inquietante, Alfred.
Non appena entrò, Costanza rimase a bocca aperta. Quella suite era stupenda! Nel "piccolo" salotto era stata apparecchiato un tavolo per due: tovaglia bianca, posate d'argento, due candele accese e perfino una bottiglia di champagne con tanto di ghiaccio. -Cavolo, ma io non bevo- pensò Costanza guardando la bottiglia.
"Wow, ci hanno preparato proprio un bel posticino" disse Cj sorridendo alla ragazza. "Direi che non hanno badato a spese" rispose sorridendogli di rimando.
"Oh, quasi dimenticavo" esordì improvvisamente Cj. E subito dopo tirò fuori da dietro la schiena una bellissima rosa rossa, che porse alla ragazza. "Ma..questa da dove l'hai presa?" esclamò Costanza alquanto sorpresa. "Magia" rispose Cj prima di lasciare un rapido bacio sulle labbra della ragazza.
