Capitolo 9

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Sul luogomare di Rimini, al tramonto, Gianluca le regalò un fiore con uno stelo lungo e verdognolo con petali rosa e bordo bianco. Era un fiore finto così Sylvia poteva conservarlo per sempre.

Mentre le onde s'infrangevano contro gli scogli, il mare che stava inghiottendo la luna e il cielo si colorò di cobalto invadendo parte del pianeta, lui si dichiarò alla famiglia di Sylvia dicendo a Mete, il padre, che voleva stare con sua figlia e che era sicuro di amarla.

Nella stessa sera Gianluca voleva presentare Sylvia ai suoi genitori. Presero l'ultimo pullman e andarono a Ravenna.

Erano ormai calate le tenebre, una volta arrivati scesero dal mezzo pubblico e procedettero a piedi. Abitava in una grande casa, con un giardino ciottoloso, tanti alberi di olive e un vigneto, tanti alberi da frutto; era una casa di campagna.

Matilde era la madre di Gianluca, era sola a casa in quel momento e con Sylvia si fecero una lunga chiacchierata mentre attendeva Gianluca che terminava di farsi la doccia.

Dopo scese per le scale e andò da loro. Sylvia era felice di fare la conoscenza di Matilde. Anche se ormai era tardi, Gianluca prese l'automobile e la riaccompagnò a casa.

Una settimana dopo....

Mentre stavano passeggiando per il centro storico di Rimini, videro Giuseppe e Genoveffa. Gianluca e Sylvia stavano camminando nel senso opposto. I loro sguardi s'incrociarono. Sylvia aveva capito che Genoveffa per guardarla così, in cagnesco, aveva assistito ai racconti di Giuseppe.

Genoveffa si arrabbiò con Sylvia come un gorilla, le disse:

<<Ma che vuoi da Giuseppe?>>

Lei rispose:

<<Niente, ma che vuoi da me? Ognuno si sta facendo la sua vita! Quindi?>>

Genoveffa è una ragazza più grande di lei, con capelli lunghi e neri, occhiali doppi perché miope, che coprivano i suoi piccoli occhi scuri. Quando parlava non si vedevano i denti perché troppo piccoli; si vedevano solo grandi gengive rosse, probabilmente per andare da Giuseppe non riesce a lavarseli bene. Alta poco più di un metro e venti, Sylvia rimase sorpresa dall'aspetto fisico di questa ragazza e non solo, anche il carattere! Bulletta! Non si faceva problemi ad urlare in strada, infatti al crepuscolo do quella sera, fece girare tutte le persone verso di loro.

Gianluca che era a conoscenza della storia, cercava di difendere Sylvia.

Con la voce che brulicava di arrabbiatura, si rivolse verso Giuseppe dicendogli:

<<Giuseppe adesso BASTA!!! Hai fatto soffrire abbastanza Sylvia. Non credi!?!?! Sei un uomo senza cuore!>>

Giuseppe gli rispose:

<<Ma io? Io non ho fatto assolutamente nulla a Sylvia! Ha fatto tutto da sola! Eh chi le ha detto niente!?!?>>

Sylvia andò dietro la schiena di Gianluca avvolgendo le braccia abbracciandolo.

Lui le prese le mani come se volesse trasmetterle sicurezza!

SHE (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora