Capitolo 11

173 65 16
                                    


Nei mesi a seguire, si divideva tra Firenze e Rimini; studio, amici e fidanzato.

Con Giulia, Antonella, Serena e Stella pianificò una serata, in particolare. Uscirono per il corso principale di Rimini.

Stella andò a casa di Sylvia, il pomeriggio, parlando, ascoltando musica e preparandosi per la serata!

Alle 21:00 andarono al porto, aspettando le altre.
In quella serata ci furono tante risate ricordando, con nostalgia, gli anni trascorsi al Liceo; la rissa che ci fu tra Sylvia e Serena, le volte che trascorrevano le mattine alla Villa Comunale, quando marinavano la scuola, insomma fu una serata divertente e triste allo stesso tempo.

Gianluca stava spesso a casa con Sylvia, altre volte uscivano, e altre volte studiavano insieme.

Mano nella mano, incominciò a fidarsi di lui. Lui incominciò a raccontare le sue prime cotte.

«Sai Sylvia, la mia prima cotta fu per una ragazza di Milano, si chiamava Elisa, e anche lei aveva la mia stessa passione, avevamo tante cose in comune.»

«E come vi siete conosciuti?» Lei rispose incuriosita, da quella informazione inaspettata!

«Stavamo andando a Roma, lei era fidanzata, ma a me piaceva comunque, così mentre eravamo in auto, le presi la mano e l'abbiamo tenute strette fino all'arrivo.»

Come fidanzata!?!? Lei pensò. Ancora incuriosita le chiese come fosse fisicamente.

«Elisa ha gli occhi grandi come un cerbiatto, magrissima, e con capelli di media lunghezza di un castano scuro a volte li portava ricci e altre volte lisci. La sua pelle profumava e quando si esibiva, mi vibrava l'anima.»

Caspita! Che descrizione dettagliata! Pensò Sylvia.

Lui continuò:

«Dopo di lei ci fu una ragazza di Rimini, un po' più formosa, ma più o meno con le stesse caratteristiche. Il suo nome era Ilary.»

A Sylvia gli diedero un po' fastidio quelle rilevazioni amorose; ma ogni volta che lui sorrideva, anche gli occhi lo facevano, e non diede peso a quelle parole. Anche se era sempre un po' confusa.

Trascorsero un bel po' di mesi ma non riusciva a capire che sentimento provava per Gianluca e se aveva finalmente dimenticato Giuseppe.

Era arrivata ad un punto che doveva assolutamente capirlo. Un giorno mentre stava per partire per Firenze, arriva una telefonata; era Giulia che le chiede:

«Ciao Sylvia! Ti va di venire con me a Venezia? Sto partendo sola e mi stavo chiedendo se volessi venire con me per raggiungere le altre lì.»

«Certo, fammi sistemare alcune commissioni che avevo da svolgere e ti dò conferma. Ok?»

Una volta a Rimini richiamò Giulia dicendole:

«Ciao Giù, confermato! Vengo a Venezia con te! Informami dei dettagli.»

«Partiamo il primo maggio e resteremo via per tre giorni, ti va bene?»

«Certo, va benissimo!»

In questa occasione Sylvia non fu sincera con Gianluca, gli disse una bugia. Non gli andava di dirgli che sarebbe stata via per tre giorni perché voleva capire se amava ancora lui o Giuseppe.

Così la sera precedente della partenza gli disse:

«Gianlù andrò via per tre giorni, vado a Cattolica da una mia amica.»

Scettico Gianluca le rispose:

«Ok Sylvia! Fa attenzione tieni sempre il telefonino reperibile!!! Miraccomando!!!»

SHE (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora