Capitolo 2.

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"Pronto?
La prego non riattacchi come prima, non è mia intenzione farle perdere tempo."

Disse una voce maschile al telefono.
"Chi parla?" Chiese Louis.
"Il signor Styles, la prego, non riattacchi..."

"Ma lei non è lo stesso assistente del signor Tomlinson con cui ho parlato prima..."
"Non cambia niente." Rispose Louis.

"Mi ascolti, sono solo, non conosco nessuno e..."
"Signor Styles noi non ci occupiamo di assistenza sociale." Lo fermò.

"Lo so, mi scusi, non riesco a spiegarmi bene, non parlo molto spesso con le persone." Si scusò Harry.
"Mi creda, la sua non è una fortuna da poco, parlare con le persone è pericolosissimo." Disse per poi sedersi sulla peltrona del suo studio.
"Sì, in effetti."
"È stata lei a chiamarmi, il rischio è tutto suo."

"Si tratta dell'arredamento della casa dei miei genitori" Disse.
"Anzi, della villa" Aggiunse.
"È un patrimonio di alto...ne ho sempre sentito parlare...di alto valore ecco. Pezzi rarissimi, anche molti dipinti...sfortunatamente non ho fotografie." Disse Harry un po' intimorito.

"E allora?"
"Per la verità non ho ancora deciso...vorrei fare una...una...una...come dite voi?"
Chiese timidamente Harry."
"Valutazione" Rispose Louis lentamente con aria autoritaria.
"Sì, ecco. Perciò ho chiesto di parlare con il Signor Tomlinson, per fissare un incontro."

"Del primo sopralluogo si occupano gli assistenti del Signor Tomlinson, se vuole la metto in conttatto con loro."

"Forse non mi sono spiegato bene, ma io voglio parlare personalmente con il Signor Tomlinson" Rispose imperterrito.

"Mi dispiace ma il Signor Tomlinson non presiede mai al primo sopralluogo." Finse Louis.

"Ascolti, papà prima di morire mi disse che se un giorno avessi voluto vendere tutto avrei duvuto affidare l'asta a Louis William Tomlinson;
secondo lui il migliore."

-

"Signori per me è un vero piacere presentarvi il lotto 231: antico telescopio costruito dalla scienziato italiano Galileo Galilei, ancora oggi perfettamente funzionante.

Ho già con me un'offerta da un milione di euro." presentò Louis durante una sua asta.
"Un milione e due."
"Bene."
"Un milione e trecentomila al telefono."
"Un milione e quattrocentomila."
"Un milione e cinquecentomila online."
"Un milione e seicentomila."
"Un milione e settecentomila a sinistra dell sala."
"Due milioni."
"Due milioni e cinquecentomila."

"Due milioni e seicentomila in fondo alla sala."
"Due milioni e settecento mila."
"Altre offerte?" Chiese.
Aggiudicato a due milione e settecento mila...Complimenti." Sorrise soddisfatto ad un uomo di più o meno la sua età.

"Lotto 232: dipinto ottocentesco ritraente un volto maschile: alla migliore offerta!" Esclamò felice.
"Mille euro per il signore"
"Cinquemilla per la signora"
"Diecimila al telefono"
"Undicimila in sala"

"Quindicimila per il signore"
"Ventimila" disse indicando il suo amico Zayn.
"Aggiudicato per ventimila euro."

Dopo aver finito l'asta, come previsto Louis si presentò a casa dei signori Styles.

Era un enorme villa a tre piani, molto trascurata e vecchia, ma ancora affascinante.

Non c'era ancora nessuno, ma decise di aspettare per un po'.

Ormai si erano fatte le 20, l'appuntamento era alle 19 e mezza, aveva anche incominciato a piovere così si riparò dentro ad un bar difronte la villa e aspetto per altri 30 minuti, ma niente: non arrivò nessuno.

Eii.
C'è stata la prima conversazione fatta tra Harry e Louis uuuh.
Per scrivere questo capitolo ci ho messo davvero tantissimo tempo, poiché ho preso diverse parti proprio dal film di cui non vi dirò il titolo eheheh.

Sinceramente non so quanto durerà la ff, i capitoli non sono molto lunghi e boh, se volete i capitoli più lunghi ditemelo, ma naturalmente ci metterò di più ad aggiornare e la storia conterrà meno capitoli, ma se a voi piacciono più lunghi *viva i doppi sensi* a me va bene lo stesso. :3

Se la storia vi sta piacendo o meno fatemelo sapere e niente, byeee.

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