"Complimenti, si parla molto di lei in questi giorni. Speravo di vederla in tv, invece..." Venne feramato Harry mentre si cingratulava con Louis a telefono.
"Non mi piace apparire, preferisco rimanere nell'ombra." Rispose Louis.
"In questo siamo molto simili."
"Non vuol dire che andremo d'accordo." Disse Louis acido per poi ridacchiare."Il mio segretario è davvero impazzito per trovarla." Aggiunse.
"Come si fa a capire che un artista sconosciuto diventerà importante?" Chiese curioso Harry."Intuito, Signor Styles, lo stesso che mi fa dubitare delle sue intenzioni." Rispose ancora più acido.
"Mi dispiace di averle dato questa impressione, le ho già dato l'incarico di procede."
"Non è così che vanno le cose occorre sottoscrivere un contratto prima di andare avanti con l'inventario, è un lungo processo e se lei non smette di giocare e non si decide ad uscire dall'ombra non potrà mai iniziare.""Cominci pure l'inventario, quello stesso giorno la raggiungerò alla villa e troveremo un accordo migliore, le do la mia parola."
"Faccia attenzione!" Rimproverò Louis uno dei suoi assistenti che cercava di capire di che materiale e di che anno fosse il lampdario nella villa degli Styles.
Sì, erano tutti nella villa...tranne Harry.
"Mi scusi, sembra tedesco questo." Disse uno degli assistenti indicando un mobile."Austriaco." Precisò Louis.
"Sono quasi le undici, l'appuntamento era per le otto e mezza." Disse arrabbiato Louis a Niall."Al cellulare non risponde, ma se ha detto che verrà, verrà." Rispose Niall timidamente.
"Il pianoforte non mi sembra da restaurare." Disse un altro assistente.
"Infatti, c'è da contrallare solo la tastiera, ma manca la chiave.""No, eccola qui." Disse l'assistente a Louis aprendo il pianoforte.
"La volta scorsa non c'era la chiave..." Disse Louis stupito."Signor Tomlinson mi aiuta con la libreria?" Lo chiamò un assistente.
"Libreria italiana in legno massello, prima met-" Sì fermò.
"Chi ha rotto il vetro?" Aggiunse.
"Nessuno, era già rotto." Rispose l'assistente.Louis si girò verso Niall e gli chiese:
"Questa parte della casa è abitata?"
"Perché?" Rispose stupito Niall.
"È cambiato qualcosa, non so vedo che...""Oh,no Signor...emh,mi scusi, non so come chiamarla...credevo che fosse l'assistente..."
"Non importa chi sono io.""Le assicuro che non ci abita nessuno qui."
"Comunque se la sua padrona non si sarà materializzata entro mezzogiorno dovrò per forza sospendere il lavoro e togliere il disturbo." Disse Louis arrabbiato per poi uscire dalla stanza.Scese nelle cantine, e lì trovo altri ingranaggi li stava per prendere ma venne fermato da Niall che lo richiamò e gli chiese di salire.
"Il Signor Styles." Disse Niall per poi porgergli in telefono."Pronto? Signor Tomlinson? Mi sente? Signor Tomlinson! Non so come scusarmi, chissà cosa penserà di me." Disse il ragazzo mentre Louis, nonostante avesse dei guanti, mise il telefono di Niall in un fazzoletto.
"Adesso mi risparmi almeno le giustificazioni.""Mi lasci spiegare..."
"Io non posso neanche toccarli i suoi beni senza un regolare contratto!" Rispose Louis."Sia gentile, lasci il contratto sul tavolo d'ingresso, glielo farò trovare filrmato.
Accetto tutte le sue condizioni.""Sì, ma sono io che non accetto le sue, Signor Styles, non è mia abbitudine fare affarri con il fantasma di un uomo superficiale e stupido." Disse Louis acido.
Cadde una scala e fin qui tutto okay, ma la cosa strana è che lo stesso rumore si sentì anche dalla parte opposta del telefono.
"Comprendo la sua esasperazione Signor Tomlinson, ma mi creda, non era mia intenzione...è stato solo un involontario susseguirsi di spiacevoli contrattempi." Spiegò Harry mentre Louis, ancora stupito dal rumore del telefono prima, saliva le scale.
"E oggi che altro le è capitato Signor Styles?"
"Mi hanno rubato l'automobile e sono dovuta andare di corsa dalla polizia a porgere denuncia." Rispose Harry mentre i rumori di martelli e trapani facevano un eco nella stanza e anche nel telefono."E a quale stazione di polizia è andato?" Chiese Louis stupito mentre camminava velocemente senza una meta precisa.
"A quella in centro." Rispose turbato e insicuro.
"Quella in centro quale?" Chiese Louis mentre continuava a sentire rumori dalla parte opposta del telefono identici a quelli provenienti dalle stanze."Quella in centro, in piazza!"
"Quale piazza?" chiese Louis imperterrito."E BASTA CON QUESTE DOMANDE, LA SMETTA, MA CHI SI CREDE DI ESSERE?" urlò Harry.
La sua voce aveva rimbombato nella stanza.
Harry incominciò a piangere e Louis dette diversi calci ad una sedia per poi farla finire a terra e sentire il rumore sia nella stanza che nel telefono."Lei è qui Signor Styles?" Chiese Louis arrabbiato.
"Perché? Che vuole dire? Non capisco."
"Lei è qui?" Urlò Louis.
"Non capisco, non capisco! Basta adesso!" Rispose Harry turbato."Se è qui venga subito fuori e mi spieghi il senso di questo assurdo giochetto che non trovo affatto divertente!"
"Mi chiami stasera dopo le nove, le spiegherò tutto.""Il materiale è quello, anche lo stile di lavorazione, fanno senz'altro parte dello stesso sistema." Disse Liam.
Alla fine Louis aveva preso altri due pezzi e, come aveva fatto con quell'altro, li aveva portato a Liam.
"Nessuna sigla? Un marchio,un incisione?" Chiese Louis.Liam scosse la testa, e disse "No, per niente, ho già sciolto rugine e ossido dall'altro pezzo,ma, guardi, nulla." Rispose Liam porgendogli il primo pezzo.
"Farò lo stesso con questi due, ma per adesso non trovo nessun segno."
Liam fischiò per attirare l'attenzione di Louis e disse:"La tecnica con cui questa corona dentata è fissata è antichissima, mai visto niente del genere.Grardi lei stesso, guardi." Aggiunse Liam per poi passargli il telescopio.
"È roba del settecento." Disse Louis osservandolo."Mi sa che abbiamo qualcosa di importante." Disse felice Liam.
"Non si sente di azzardare un'ipotesi?" Chiese speranzoso Louis.
"Umh, beh, tre tessere del mosaico non bastano Signor Tomlinson."Eii, sono tornataa.
Louis ha "beccato" Harry uhuhuhuh.
Anyway,
grazie ancora per i commenti carini che lasciate e anche per i voti, mi fa tanto piacere che vi stia piacendo.
Mi raccomando, continuate a commentare e a lasciare voti così da farmi capire che continua a piacervi e niente, ci vediamo al prossimo capitolo, byee.
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The offer. //L.S.
FanfictionLouis Tomlinson è un richiestissimo battittore d'aste, che, grazie alle sue abilità, con il tempo affinate, si ritrova a girare il mondo passando per i salotti dei più grandi colezionisti. Un giorno gli arriva una chiamata da un certo Harry Styles...