Capitolo 7.

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Louis entró nel bar di fronte la casa degli Styles.
"Desidera Signore? Disse il barista a Louis.
"Un thé, grazie."

Dalla finestra vide Niall entrare nella casa, così, prima che il barista potesse portargli il thè lasciò il conto sul bancone e senza dire niente uscì da lì.

"Li ho depurati con un bagno speciale, li ho studiati millimentro per millimentro e guardi cosa ne è venuto fuori."

Disse Liam nel suo studio mostrando a Louis la scritta nascosta sull'ingranaggio.
"Vaucanson...Non ci posso credere." Disse Louis meravigliato.
"Jacques de Vaucanson, diciottesimo secolo, costruttore di automi." Esclamò felice Liam.

"Da giovene mi sono laureato con una tesi su di lui." Disse Louis.
"È incredibile! Si dice che uno dei suoi più famosi automi riuscisse persino a parlare."

"Esatto, le persone pagavano per sottoporgli domande, l'androide, muoveva la testa, si inchinava e rispondeva." Spiegò Louis contento.
"Scommetto che c'era qualcuno nascosto dentro...Un nano magari." Rispose Liam.

"Più che probabile, ma il mistero che mai nessuno ha saputo svelare è come mai l'automa di Vaucanson dicesse sempre la verità." Disse Louis.
"Insomma, l'umanoide parlava di sicuro grazie ad un trucco, ma ciò che diceva era autentico." Aggiunse.
"Lei mi porti tutti i pezzi, e io le prometto di rimontarlo esattamente come avrebbe fatto Vaucanson." Disse Liam entusiasta.

"Non ne dubito, ma credo di aver perso ogni chance di mettere le mani sui pezzi mancanti." Disse Louis tristemente.
"Come mai? Dove ha trovato questi troverà gli altri, no? Mi basta l'80% degli elementi, il resto posso ricostruirlo da solo." Disse Liam.
"Non è così facile." Concluse Louis
Una ragazza in moto bussò il clacson, era per Liam, naturalmente.

"Mi spiace, devo andare, è la mia ragazza."
Uscirono e andarono da lei.
"Sophia, ti presento il Signor Louis Tomlinson."
"Ah." Disse per poi levarsi il casco e stringerle la mano.

"Lieto di conoscerla Sophia." Rispose Louis con fredezza e con un finto sorriso sul volto.
"Piacere mio, Liam mi ha parlato molto di lei." Aggiunse Sophia.
"Credevo che i giovani avessero così più eccitanti di cui parlare." Disse Louis per poi ridere.

"Perché non viene a mangiare un boccone con noi?" Propose Liam.
"Molto gentile, un'altra volta, grazie." Rifiutò Louis.
"Va bene, non insistiamo, ma è una promessa, arrivederla." Rispoe Sophia per poi rimmetersi il casco e partire con Liam.

"Arrivederci." Disse Louis per poi andarsene anche lui.


"Annulli il viaggio a New York e dica agli Hemmings di raggiungerci qui."
"Ma abbiamo chiesto noi di incontrarli."
"Abbiamo cambiato idea, è un problema?"
"D'accordo Signor Tomlinson." Disse l'assistente per poi uscire dallo studio.
Si fermò.

"Ha chiamato Harry Styles."
"Cos'altro vuole?" Rispose Louis acido.
"Ha chiesto se potesse raggiungerlo oggi alle quindici e trenta."

"Raggiungerlo dove?"
"Alla villa...Dove sennò?" Concluse l'assistente per poi uscire definitivamente.

Louis era appena arrivato alla villa, il cancello era aperto così entrò.
Anche la porta d'ingresso era aperta, salì le scale, arrivò in una stanza.

"Le sono davvero grato di aver accettato l'invito Signor Tomlinson." Sentì una voce, la riconobbe subito, era quella di Harry.
"Come ha indovinato che ero io?"
"Niall zoppica un po', lei no."

"Ah."
"Non mi aspettavo che avesse ancora voglia di parlarmi." Aggiunse Louis mentre gironsolava per la stanza.
"So che non accetta le mie scuse, anche io al suo posto non ne potrei più." Disse Harry, chiuso chissà dove. 
"In effetti la sua...come posso definirla?"

"Parli pure apertamente, non si preoccupi." Gli disse Harry.
"Non posso negare che i suoi capricci mi abbiano annoiato."
"Beh...la annoierò ancora, ma devo chiederle scusa per il mio comportamento di uomo superficiale e stupido, come ha detto lei."

"Perché evita il sistematicamente di incontrarmi?" Chiese Louis.
"Niente di personale, mi creda."
"Beh, escludo che lei voglia fare affari con qualcuno che le suscita una tale avversione da non volerlo neanche guardare in faccia." Disse Louis alla parete decorata dove pensava ci fosse Harry.

"Non è facile per me spiegarlo, perché so che non mi crederà."
"Se non le avessi creduto non mi troverei qui a giocare a nascondino."
"Io non incontro molte persone, già da un po' di tempo ormai."

"Non ci trovo nulla di grave in questo, ci sono momenti in cui si preferisce la solitudine alla moltitudine." Disse Louis avvicinandosi alla parete.
"È da quando avevo quindici anni che non esco di casa."
"Credo di non aver capito."

"Ha capito benissimo, questa è la mia camera, se c'è qualcuno in giro in casa, nella villa, io mi chiudo qui, l'ho sempre fatto, anche quando c'erano i miei genitori, non li vedevo quasi mai, non vedo nessuno." Disse Harry.

"Ma perché?"
"Lei perché va in giro con le mani nascoste da un paio di guanti?"
"Una semplice questione di igiene, non vedo alcun nesso." Rispose Louis.

"Lei ha paura di toccare gli altri, le fa ribrezzo sfiorare ciò che possiedono, io ho paura di andare dove vivono, mi sembrano scelte personali molto simili."

"Vorrebbe farmi credere che negli ultimi dodici anni lei non è mai scesa in strada?"
"Vedo che conosce la mia età."

"Voler fare l'eremita, e tenere un portiere in casa non è molto coerente."
"Passeggio moltissimo, se è questo che le interessa sapere, dentro la villa, quando non c'è nessuno, ormai accade spesso, ma non esco mai, solo l'idea mi paralizza." Disse Harry.

"Ora spero che vorrà comprendermi e nei limiti della sua professione, aiutarmi."
"Ha la mia parola Signor Styles."
"Pdr quanto riguarda i nostri accordi li stabilisca lei stesso, a sue competenze,mi fido cecamente di lei."

"Il contratto lo lasci pure sul tavolo, lo troverà firmato la prossima volta, adesso la prego, sono molto stanco."
Louis prese il contratto e come dettato da Harry lo appoggiò sul tavolo.
"A parte la sua simpatia per i miei guanti,perché ha voluto convocarmi di nuovo? Non sono mai stato gentile con lei infondo."

"Mi ha colpito come guardava la mia casa, ieri, dal bar di fronte."

EII
da quanto tempo c:
i miei mi avevanl sequestrato il telefono, perciò non ho aggiornato, scusatee ♡
spero di farmi perdonare con questo capitolo da più di 1000 parole ahahah.
spero vi piccia; ci vediamo alla prossima. :3

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