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Sono sfinita. Quest'uomo è una macchina del sesso.

Dio, l'ho davvero pensato? Ah, sarà stato il troppo tempo con Daniel.

Nell'ultimo periodo abbiamo passato tanto tempo insieme dato che Owen è stato a New York per lavoro.

È venuto a stare da me per quel mese che Owen non c'era e me ne ha fatte passare di tutti i colori.

Una volta, ho portato Heather dal dottore e gli affidai Ethan.

Al mio ritorno, casa mia era irriconoscibile.

C'erano i giochi di Ethan sparsi per tutta casa e loro dove erano? In cucina a preparare pancakes.

La cucina era peggio del salone. Piena di zucchero e farina.

Per non parlare di quella volta che lo trovai a fare il pervertito sul mio letto, ripeto letto mio e di mio marito.

Lenzuola che poi ovviamente ho bruciato.

Sono abbracciata al mio uomo con la testa poggiata sul suo petto, riesco a sentire il suo cuore.

Alzo il viso e lo trovo a dormire, diversamente in aereo, ora dorme placidamente senza fare tutto quel fracasso.

Lo ammiro un po' ed è meraviglioso.
Il suo viso è così rilassato ed è coperto dalla barba che amo.

Gliel'accarezzo e lui mugola, ridacchio.

Sorride nel sonno ed ora sono io a trovarmi sotto di lui.

«Vuoi fare round due, Miss Smith?», sussurra malizioso ed io ridacchio.

Gli do una spinta e di nuovo sono io su di lui.

«Round due Mr Smith? Sarà al massimo la ventesima, non ho dormito per colpa tua», replico iniziando a baciargli il petto nudo.

In un attimo mi ritrovo di nuovo sotto di lui.

Inizia a baciarmi la pancia ed io inizio a ridere per il solletico.

«Smettila Owen, ti prego», urlo cercando di smettere di ridere.

Mi guarda sorridente e ritorna affianco a me.

Si sposta di più sul comodino e prende i suoi occhiali.

Mi alzo e mi godo quella visione.

«Allora, sei pronta per visitare Verona?», domanda con voce suadente allungandosi a me

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«Allora, sei pronta per visitare Verona?», domanda con voce suadente allungandosi a me.

Annuisco entusiasta e dopo avergli lasciato un bacio, vado a vestirmi.

Canticchio sotto la doccia e dopo aver tolto la schiuma, esco.

Lego l'asciugamano e ritorno in camera dove trovo Owen parlare a telefono.

Sembra così attento, quando lo è si accarezza sempre il labbro, come sta facendo ora.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro, inspiro il suo profumo e lo vedo sorridere mentre parla di lavoro al telefono.

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