•Capitolo6•

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Mi addormentai mentre il sole sorgeva e mi svegliò la madre di Letizia perché la dovevano visitare.
Guardando il telefono mi accorsi che la sera avrei avuto il primo concerto.
Mandai un messaggio a Sanel con scritto di passarmi a prendere in ospedale.
Arrivò con il camioncino con le attrezzature dopo circa un'ora.
Mi chiese cosa fosse successo ed io non risposi.
Rispettò la mia scelta e il viaggio passò in silenzio.
Perché mi preoccupavo?
"Ho creato una nuova base dopo proviamo prima del concerto" mi disse porgendomi un foglio.
Guardai il foglio con sprezzo.
"Chi l'ha scritto?"chiesi.
"Non lo so. Lo avevano messo nella mia buchetta."
Parlava di un ragazzo che scappava dai suoi problemi e si nascondeva dietro una maschera.
Accesi una sigaretta.
Ero stressato.
Arrivammo lì e provammo l'audio e la canzone nuova.
Arrivò sera e aspettammo che entrasse la gente.
Appena fu l'ora fecero entrare nel palco Sanel che mi caricasse il pubblico.
Appena entrai sul palco un boato mi travolse.
C'era un casino enorme.
E il casino aumentò appena iniziai a cantare.
In prima fila notai subito una ragazza con gli occhi di ghiaccio, il viso candido e i capelli colore pece.
Era stupenda.
Non ero famosissimo ma era venuta un casino di gente.
Ero contento.
Il concerto filò liscio come l'olio.
Appena finito mi misi un capello della Jordan al contrario è un paio di occhiali da sole neri, anche se era sera.
Ero abbastanza camuffato per uscire tra il pubblico.
Riconobbi la ragazza che era in prima fila che si dirigeva verso la sua macchina.
Mi avvicinai e mentre cercava qualcosa nella borsa e gli chiesi:"Scusa c'hai da accendere?"
Mi squadrò da testa ai piedi.
"Secondo te dò l'accendino a uno sconosciuto come te che porta pure gli occhiali a 12.30?"
Mi cavai il cappello e gli occhiali.
"Ora mi presti l'accendino?"
Mi guardò imbarazzata.
Arrosii.
Mi porse l'accendino.
Accesi una sigaretta.
Gli ridiedi l'accendino.
Non smetteva di guardarmi.
La guardai negli occhi.
Mi vibrò il cellulare.
Era Sanel che mi chiedeva dove ero.
Gli scrissi che non tornavo con lui.
Ero certo di cosa stavi per fare.
Presi in braccio quella ragazza e la baciai.
"Comunque piacere Mattia"dissi appena finito di baciarla.
"Sheril" replicò lei sorridendo.
Quel sorriso mi trasmetteva qualcosa di strano che non provavo da molto tempo.
"Vieni da me sta sera." disse Sheril.
"Ok" non mi opposi.
Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso casa sua.
Arrivati in casa mi portò con lei in camera sua e senza un minimo di vergogna si spogliò e si mise una camicia da notte.
"Ti dà problemi dormire con me?"chiese guardandomi.
Non esitai e mi misi in mutande anche perché se no i calzoni si sarebbero aperto da soli per l'erezione.
In mutande si vedeva benissimo che era in erezione.
Sheril mi guardò maliziosa e iniziò a mordersi il labbro inferiore...










To be continued...


Spazio autore:
Grazie per chi supporta la serie è chi mette le stelline.
L'aria si riscalda...
Sheril...
Mattia...
Letizia...
Al prossimo capitolo....
CIAONE plebei...❤️...

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