Epilogo

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Sfinito, Roy crollò sul corpo di Jay dopo aver sperimentato l'orgasmo piùstupefacente dell'universo.

Erano entrambi affannati come se nella stanza non fosse rimasta una sola molecola d'ossigeno da respirare.

Quandosi rese conto che il suo peso rischiava di schiacciare il corpo del compagno, Roy si sollevò sulle braccia per stendersi al suo fianco,attirando poi la testa di Jay sulla sua spalla.

Lui gli si aggrappò addosso come un koala, attorcigliando le gambe alle sue e passandogli un braccio attorno al torace.

«Stai bene, amore?» chiese, con un pizzico d'ansia nella voce.

Non era stata sua intenzione esagerare tanto, ma le urla di Jay e i suoi incitamenti a dargli di più gli avevano fatto perdere del tutto la ragione e non si era trattenuto.

Lui ridacchiò contro il suo petto, dandogli un bacio proprio sopra il cuore, che batteva ancora ad un ritmo accelerato.

«Sì, sto bene, non preoccuparti. Mai stato meglio!»

«Ne sei sicuro? Ci sono andato giù pesante, forse troppo...»

«Era proprio quello che volevo e l'ho avuto. Non posso che esserne contento!»

Roy gli accarezzò gli scuri capelli sudati, poi gli passò il pollice sullo zigomo, dove c'erano ancora le umide tracce delle lacrime.

«Sei stato di parola» ridacchiò Jay. «Avevi detto che mi avresti scopato tanto forte da farmi piangere... Mi è piaciuto tanto, Roy.»

«Oh, gattino mio, credimi, me ne sono accorto per come mi hai graffiato. Avrò i tuoi segni addosso per una settimana.»

«Beh, direi che siamo pari, allora. Anche io sentirò te per una settimana, ogni volta che mi siederò.»

«Mmmm... Però che peccato non poterli mostrare e vantarmi in giro dell'amante focoso che mi sono trovato!»

La replica di Jay fu un morsetto giocoso sul capezzolo, che gli strappò un piccolo "Ahi!", poi il suo compagno gli si arrampicò addosso, intrecciò le mani sul suo petto e vi appoggiò sopra il mento mentre lo guardava negli occhi.

Era irresistibile.

Roy sollevò la testa e baciò quelle belle labbra, incurvate in un dolce sorriso.

Gli accarezzò la schiena per tutta la sua lunghezza fino alle natiche.

«Hai ancora voglia?»

Jay aveva un luccichio malizioso negli occhi nel sentire la direzione che avevano preso le sue mani, anche se il suo gesto era stato del tutto innocente e dettato da un impeto d'amore per il suo uomo.

«Scordatelo! Mi hai spompato completamente! Sul serio, Jay, sei insaziabile quando ti ci metti!»

«È che ho un fidanzato troppo bello. Sarebbe un vero peccato non approfittarne, non credi?»

«Oddio, ho creato un mostro...» sospirò, stando allo scherzo, ma poi tornò serio. «Davvero è tutto a posto, Jay? Lo sai che non voglio farti male, nemmeno inconsapevolmente.»

«Non me ne hai fatto, Roy. Mi è piaciuto tantissimo, ma, se questo può farti stare più tranquillo, ti prometto che ti dirò sempre se ci fosse qualcosa che non va o se diventasse troppo intenso per me.»

«D'accordo.»

«A te è dispiaciuto? Sono stato troppo... spudorato?»

Il tono esitante di Jay attirò immediatamente l'allarmata attenzione di Roy.

L'espressione insicura che gli vide in volto lo spinse a stringerlo più forte a sé per tranquillizzarlo.

«Amore mio, non mi è dispiaciuto. Che sia alla vaniglia o al peperoncino, far l'amore con te è sempre l'esperienza più bella del mondo perché sei tu quello che stringo tra le braccia in quel momento. Non vorrei nessun altro perché sei tu quello che amo, Jay, e ti amo così come sei, né più né meno.»

«Non posso crederci di aver sprecato così tanto tempo a considerarti uno sbruffone donnaiolo. Se avessi saputo che, sotto quella scorza da duro, c'era il ragazzo dal cuore d'oro che sei, ci avrei provato con te molto tempo fa.»

«Beh, non è che ti avrei creduto subito, Ghiacciolino...»

«Detesto quel soprannome, lo sai?»

«Se prometto di non dirlo più, cosa mi dai in cambio?»

Jay finse di pensarci su per un minuto.

«Ti direi ogni giorno quanto ti amo e ti bacerò ogni volta fino a farti dimenticare perfino come ti chiami.»

«Affare fatto!»

Dietro le quinteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora