~2

334 18 2
                                    

Entrai in casa, ero abbastanza stanca, mi tolsi il trucco ed i vestiti e mi buttai letteralmente sul letto, era appena mezzanotte, presi il telefono, feci un respiro profondo ed eliminai tutto quello che ormai da un anno intero mi ricordava il mio ex, dovevo andare avanti,eliminai foto, video e tutte quelle canzoni che mi aveva dedicato, mi alzai dal letto e presi quel vecchio scatolone pieno dei suoi peluche e delle nostre foto buttai tutto nella spazzatura, aprii il mio armadio e buttai le due sue uniche magliette che mi erano rimaste, mandai tutto a fanculo, tre anni buttati al vento.
Dopo essermi liberata di quelle cose andai a dormire, il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare presto perché avevo il turno al bar.
Suonò la sveglia alle sette in punto, in un certo senso la routine mi piaceva, in questo modo avevo tutto sotto controllo, ovviamente uscire dagli schemi fa sempre bene, altrimenti si fa una vita piatta e noiosa, pensando ciò, vagai con la mente a Charlie, ripensai al fatto che era davvero carino e che sembrava una brava persona, poi mi ricordai del fatto di non volere altre delusioni, e di pensare al lavoro che era meglio, anche se con Charlie eravamo solo conoscenti...
Iniziai a prepararmi, feci una doccia e mi lavai i denti avrei fatto colazione al bar, aprii l'armadio e indossai i miei skinny neri a vita alta e una maglia a maniche lunghe bianca ma più corta di una semplice maglia, mi truccai,misi le mie snakers, presi telefono e borsa e uscii di casa.
Giusto in tempo, erano le otto meno venti, ero stata più veloce del solito, avrei avuto più tempo per mettere in ordine, arrivata al bar mangiai un cornetto alla crema mi tolsi la giacca,misi il grembiule e mi legai i capelli, ormai lavoro qui da quando avevo 16 anni, avevo iniziato per raccimolare un po'di soldi per non essere un peso per i miei, ed ora è il mio lavoro, certo ovviamente non mi pagano chi sa quanto, ma mi basta per andare avanti, era un semplice bar,direi quasi in stile anni ottanta con qualche tocco moderno, due anni dopo aver iniziato a lavorare qui avevo fatto mettere un vecchio jukebox lo adoravo, c'era tutta musica degli 60-70-80 la mia preferita, bastava inserire una moneta, ed era quello che facevo ogni volta che avevo il turno la mattina,da tre anni a questa parte.
Inserii la moneta e iniziò una canzone: "Be My Babe - The Ronettes"
Era una delle mie preferite, iniziai a canticchiarla e a muovermi a tempo mentre pulivo qualche tavolo e spostavo qualche sedia.
Ad un certo punto non sentii più la mia canzone, ma ne partì una molto poi forte, mi girai spaventata verso il jukebox e come immaginavo era Claus il figlio del proprietario lo guardai male, e lui alzò le mani facendo finta di nulla...
"Lo sai che non ascolto rock di prima mattina, e tu vai a mettere Highway To Hell degli
AC/DC, okay che li adoro, ma mi hai fatto prendere un infarto!"

"Beh mi scusi tanto dolce donzella, ma come dico sempre è un ottimo metodo per svegliarsi"
Disse con tono scherzoso

"Ma devi aiutarmi a mettere questi pasticcini in vetrina sta iniziando ad arrivare gente"

"Va benee vai a prendere gli altri io inizio a mettere questi"

Dopo aver aggiustato tutti i dolci e cornetti vari iniziò ad arrivare gente, la maggior parte ragazzi che entravano a scuola tardi, gente che andava a lavoro e mamme che dopo aver accompagnato i figli a scuola si prendevano un paio di minuti per loro stesse, il mio turno finiva all'una verso quell'ora c'era poca gente che si prendeva una birretta e due patatine come aperitivo, erano le dodici e mezzo e infatti arrivò il solito cliente di mezz'etá...
"Giorno Scarlett! Una peroni e due patatine"
Presi la birra dal frigo la stappai e misi le patatine in una ciotola.
"Ecco a te James, come ti va la vita?"

"Mah, al solito, come vuoi che vada con una figlia 15enne e due piccole pesti, tutto sommato non c'è male io e mia moglie ce la caviamo abbastanza bene"

"Sono felice per te"

Detto questo anche l'ultimo cliente andò via, e James fece lo stesso dopo aver pagato.
Presi il detersivo spray, uno strofinaccio, andai verso il jukebox e inserii una moneta, partì
"Hungry Eyes di Eric Carmen"
Una canzone di Dirty Dancing uno dei miei film preferiti e proprio come quella mattina iniziai a canticchiare e a muovermi a tempo mentre pulivo il bancone...

Dopo poco sentì la porta aprirsi e la stessa voce di ieri sera alle miei spalle
"Ero indeciso tra questo e il bar dall'altro lato della strada, poi ho sentito la musica e ho capito che era questo"

Mi girai lentamente, completamente rossa in viso, non pensavo venisse...

"Ciao, Charlie, è un po'tardi per il caffè"

"Oh ma io non voglio il caffè, dovevo assolutamente sapere il nome della ragazza che ieri sera ha lasciato una conversazione in sospeso e invitarla a pranzo"
Se è possibile mi feci ancora più rossa di quanto ero prima...
Così tesi la mano davanti a lui
"Oh, ehm piacere Scarlett"
Lui strinse la mano e si mise a ridere.
"Non pensavo ascoltassi questo tipo di musica... no aspetta non dirmi che quello è un jukebox? Dio da quanto non ne vedevo uno, che musica c'è? "

"Beh, si è un vecchio jukebox, c'è tutta musica degli anni 60,70 e 80,
la mia preferita"

"Mia cara Scarlett abbiamo molte cose in comune allora, vieni a pranzo con me?"

"Mh, va bene vado a prendere la giacca e arrivo"

Dopo aver preso la giacca, Charlie mi aprì la porta, chiusi il bar e andammo al ristorante ovviamente non troppo costoso o elegante più vicino, parlando del più e del meno e conoscendoci un po'.
Arrivati al ristorante Charlie, mi aprì la porta, andammo a un tavolo e nel momento in cui Charlie mi mise le mani sulle spalle per togliermi delicatamente la giacca e poggiarla sulla sedia, un brivido mi percorse dalla punta dei capelli per tutto il corpo, non mi capitava da un anno ormai, Charlie da vero gentiluomo mi spostò la sedia e ci sedemmo uno difronte all'altro, mezz'ora dopo aver preso le ordinazioni iniziò ad arrivare il pranzo, io avevo preso degli spaghetti all'italiana lui un Hamburger...
"Allora Charlie, da quanto tempo suoni?"

"Da quando avevo 4 anni, mi madre mi insegnò, sono davvero felice per questo"

"Oh wow che bello, e la tua ragazza?"

"Ragazza? Non ne ho nessuna al momento, l'ultima volta non è finita molto bene, e tu? "

"Ho il ragazzo invisibile io"
Dissi in modo scherzoso.
"Diciamo che è durata troppo a lungo ed è finita male"

"Se posso sapere, perché vi siete lasciati?"

"Okay te lo dico solo se lo dici anche tu, al mio tre... 1,2 3"

"Tradimento"
Dicemmo insieme la stessa parola, allora anche lui era stato tradito. ..

"Oh fantastico è andata alla grande a tutti e due"

Disse Charlie in tono sarcastico...

"Eh giá, io però adesso devo andare"

"Oh certo ti accompagno a casa"

"Oh ehm va bene, non è molto distante da qui"

Insistetti per pagare anche io il pranzo facendo a metà, ma Charlie non ne volle sapere così dopo usciti dal bar in dieci minuti arrivammo davanti il portone di casa mia, sembrava una di quelle scene dei film... devo smettere di fantasticare e pensare cose stupide, dissi a me stessa.
"Grazie per il pranzo Charlie"

"È stato un piacere"

"Okay, bene, io è meglio che vada"

In quel momento Charlie si avvicinò a me e...




||Heilaaá, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, boh non so mai cosa dire in questo angolo scrittrice, aggiornerò il prossimo capitolo appena posso bacii|| ♥♥

||Charlie Puth||Some Type Of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora