CAPITOLO 7: INCIDENTE

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Zack's P.O.V.

Sono passati quattro giorni da quell'episodio di gelosia. Alla fine Marco aveva veramente rotto il lavandino e io ho dovuto chiamare un idraulico per ripararlo. In questi giorni Miki non riesce più a sopportare il mio amico, lui è molto geloso e sapere che dormo con un amico in casa non lo fa stare tranquillo. Oggi ho deciso di passare una serata fuori vicino alla grande quercia, solo io e lui. Non vedo l'ora! Sono così emozionato! Ho già preparato tutto per questa serata. Sto aspettando Miki, il nostro appuntamento doveva iniziare alle 20:00, ma sono già le 20:45 e non si è ancora fatto vivo. Ho provato a chiamarlo più volte e sono molto preoccupato perché non mi risponde. Poco dopo sento il telefono squillare: è Miki!

«Miki? Dove sei? Ti sei dimenticato dell'appuntamento?», chiedo con aria preoccupata.

«Z-Zack? Non sono Miki, sono Sasha. Mio fratello oggi non può venire più al vostro appuntamento, perché... è stato messo in punizione!», dice la ragazza con un tono di voce molto preoccupato, sembra che abbia appena finito di piangere.

«C-Capito... mi passi Miki?», chiedo più tranquillo.

«Lui... n-non può... rispondere... ora», dice iniziando a piangere e io mi meraviglio, ma non faccio in tempo a chiederle nulla che la chiamata si interrompe. Mi infilo nella tenda e sospiro. Sarà per la prossima volta, io non demordo! Sto per addormentarmi quando sento una vibrazione provenire dal mio telefono. Un messaggio da parte di Sasha:

"Ciao Zack. Domani andiamo tutti a fare spese in città: vuoi venire? Se vuoi può venire anche il tuo amico, ma non credo che Miki lo voglia. Decidi tu. Miki ti manda un bacio e si scusa per non essere venuto. Rispondi entro domani."

Rispondo quasi subito con un sorriso

"Si, domani mi farebbe molto piacere venire. Porto quello scansafatiche altrimenti mi distrugge casa, ma riferisci a Miki che avrò occhi solo per lui. Mando un bacio anche al mio piccolo Miki e digli di non preoccuparsi, lo capisco."

Poco dopo riferisco anche a Marco il messaggio di Sasha e mi addormento pensando al giorno dopo.

Michael's P.O.V.

(IN CONTEMPORANEA CON ZACK)

Oggi io e Zack dormiremo fuori. Sono così emozionato! In questi giorni non abbiamo avuto molta intimità, quindi questa sembra una buona opportunità! Sono andato a comprare un regalo per lui; mi dirigo verso casa quando all'improvviso sento una mano afferrarmi da dietro e vengo sbattuto violentemente contro il muro da un ragazzo dall'aria minacciosa.

«Ciao bel ragazzino... », dice il ragazzo che mi sta bloccando, puzza di fumo e di alcool e mi guarda con un ghigno.

«C-che vuoi?» dico guardandolo.

«Voglio giocare con te», dice il ragazzo alzandomi la maglietta e baciandomi. La sua lingua cerca di entrare nella mia bocca, ma io serro i denti in preda al panico. Mi fa schifo. Mi faccio schifo. Cerco di allontanarlo, sono disgustato al solo pensiero di essere toccato da lui, ma il ragazzo è troppo forte. Mi calpesta il piede con forza e io apro la bocca per urlare dal dolore, ma lui ne aprofitta e mi bacia usando anche le lingua; mi accascio con le spalle contro il muro piangendo e lui ghigna divertito. Continua a toccarmi ovunque, mi mette una mano nei boxer, mi accarezza il petto toccandomi anche le guance e la schiena, graffiandomi. Riesco a dargli un calcio e ad allontanarlo; mi alzo e tento di rivestirmi velocemente, ma prima che possa scappare mi afferra la caviglia e cado a terra con un tonfo. Lui si mette sopra di me e afferra un coltellino dalla tasca del suo pantalone:

«Prova a scappare e sei morto», dice puntandomi il coltello alla gola con un sorriso inquietante sulla bocca e mi procura un taglio poco profondo che parte dalla scapola destra e finisce poco più sotto. Mi alzo con tutta la forza che mi rimane in corpo e scappo verso casa, mi fa male tutto e sento il sangue uscire dalla ferita, ma finalmente arrivo alla porta di casa e suono il campanello. Mi apre Anthony, io gli cado addosso e lo sento chiamare mia sorella, ma non vedo altro. Mi risveglio nel mio letto, ci sono Sasha ed Anthony seduti accanto al mio letto.

«Michael! Ti sei svegliato! Che cosa è successo?», chiede piangendo Sasha e prendendo la mia mano tra le sue. Io racconto tutto l'accaduto e Anthony prende il mio telefono.

«Dobbiamo chiamare Zack e dire ciò che ti è successo!», dice, ma io lo fermo e prendo il telefono.

«No, vi prego, non dite niente a Zack! Potrebbe restarci male e io non voglio che mi odi o che succeda qualcosa... », dico e in quel momento il telefono squilla.

«Oh, no! Oggi dovevo incontrare Zack! Non mi sono accorto che si è fatta notte... Sasha, rispondi e trova una scusa, non posso andare da lui in questo stato». So che Sasha ha appena finito di piangere, ma far parlare Anthony sarebbe rischioso e io devo riposare. Sasha esce dalla camera e poco dopo torna e mi ridà il telefono.

«Ho detto che sei stato messo in punizione e ho mandato un messaggio. Domani ci incontreremo tutti insieme», dice e io annuisco per poi ringraziare i miei due salvatori che escono dalla camera. Domani voglio vederlo e stare con lui senza dirgli niente. Ora però è meglio riposare...

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