Non riesco a smettere di leggere questo fottuto libro. Mi ha catturato, in queste 9 pagine. Impressionante, quasi meglio di Fabiuccio, cosa per me impensabile fino a oggi.
Non sento l'effetto dei funghetti, ma forse questo dipende dal fatto che da quando avevo 16 anni vado avanti a cereali Cheerios, lasagna e funghetti.
Inizio a sentir freddo e mi accorgo che si sta quasi facendo notte e ho voglia di lasagna.
Lasagna. La sola parola mi fa ripensare a Marko e alla sua dannata mancanza di rispetto per me e per le tagliatelle di Amed. Lui non si rende conto che io avrei rinunciato alle lasagne pur di ringraziarlo per avermi fatto scoprire questo libro.
Vedo che le tenebre iniziano a circondarmi e visto che non avevo la sbatta di tornare indietro decisi di mettermi a dormire in una grotta. Ma ci credete: Gianni, il mitico Gianni, ha persino piantato delle grotte qui, per decorare il nostro parco. Come al solito, si dimostra essere un galantuomo. Non deve esser facile piantare delle grotte, non oggigiorno.
Entro nella grotta e ci trovo un orso che gioca a ping pong. Sembra essere molto talentuoso, ma non me la sento di chiedergli di diventare il suo manager. Il business del ping pong è attivo solo in Giappone. O in Cina. Sì insomma, quei posti disgraziati lontani dall'aura dorata del grande Gianni.
Chissà come si vivrà dall'altra parte del mondo senza Gianni e la sua musica. Che canzone avranno come suoneria e se non 'Un mondo d'amore'? Anche Marko aveva quella e infatti ci confondevamo sempre quando dovevamo rispondere al telefono.
Ma ora Marko è acqua passata. Ora vivo come Robbinson Crusò. In una grotta con un orso.
O forse era Riccioli d'Oro. Fa lo stesso.
E, cullato da questo pensiero, mi allungo a terra, con l'orso che non mi ha ancora notato e dal calzino estraggo il secondo funghetto e lo mastico. Questo sì che mi concilia il sonno.
Mi svegliai di soprassalto con l'orso che mi invitava a fare con lui una partita a ping pong. Io sulle prime ero spaventato, ma decisi che sarebbe stato bello. In fondo quando mi sarebbe ricapitata un'occasione simile? Non avevo intenzione di prolungare oltre la mia permanenza dall'orso, per cui decisi che dopo qualche partitella sarei tornato indietro verso Marko e il G. M. College.
Sono due giorni che gioco ininterrottamente a ping pong con l'orso. Devo ammettere che sa farsi valere livello tecnico, ma con un carattere così burbero non andrà di certo lontano. Ho provato a spiegargli- da grande intenditore dello show biz il quale sono- che un atteggiamento simpatico attira a sua volta simpatia. Gli ho inoltre riportato l'esempio di Gianni: parla con tutti, persino con i vecchiacci.
Dapprima non sembrava avermi capito, perché girava sempre la testa dall'altra parte. Poi mi urlò in faccia il suo disappunto e io gli gridai buttando le braccia al cielo 'MA CHE CAZZO VUOI??????', ma questo non fece che urtare ancora di più la sensibilità dell'orso e io scappai. Era un tipo troppo taciturno, violento e sedentario per me. Insomma, un vero orso!
Mi ricordò Marko e la sua fottuta presunzione. Un vero stronzo, non c'è che dire. Marko. Forse mi manka. Nel dubbio mando giù un altro funghetto dei suoi. Me ne sono rimasti un sacco.
Camminando camminando mi resi conto che non sapevo davvero dove stessi andando e dopo cinque minuti mi ritrovai di nuovo davanti alla grotta dell'orso, che ora giaceva a terra come quelle pelli che si vedono davanti ai camini di quegli stronzi alto-borghesi. Forse prendeva il sole.
Non avevo idea in che direzione fosse il G.M., ma mi ricordai le parole di Marko: tutte le strade portano a Gianni, e dove c'è Gianni c'è speranza. Perciò proseguii per la mia strada. Verso il tramonto, come un impavido cavaliere.
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Sulla strada per Buckingham Palace.
AdventurePierugo è un ragazzo come tanti: va a scuola, ama i libri e l'LSD. Un giorno, dopo aver provato i funghetti allucinogeni del suo amico Marko detto Mirko, decide di andare a fare una passeggiata nel bosco dietro il suo dormitorio per liberare la ment...