Vendetta

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Sono uscita da quel posto infernale da pochi giorni, ultimamente non dormo, non mangio, sono troppo accecata dall'odio.
Demon viene a casa mia. Era da tempo che non vivevo tranquilla nella mia casa, con la mia famiglia ma ormai è impossibile tornare alla mia vita. Inoltre siamo già a maggio e tra poco ci diplomiamo.
Dem:"hey principessa, stai mangiando?"
Io:"si"
Mi avvicina un fazzoletto pieno di sangue a quell'odore quasi impazzisco.
Dem:"lo vedo"
Io:"Demon lasciami in pace"
Dem:"perché lo stai facendo Ylenia?"
Io:"cosa?"
Dem:"ti conosco da 4 anni e mezzo e so benissimo che sei fai qualcosa c'è un motivo, quindi dimmi perché non ti stai nutrendo"
Io:"non ho fame"
Dem:"Ylenia" dice capendo che sto mentendo
Io:"vuoi sapere la verità?! Non lo so, non so perché quando la sera arrivo nel letto mi torna in mente quel posto e non riesco a dormire, non lo so perché quando sto per nutrirmi mi viene in mente di uccidere quella persona e quindi lascio perdere. Sei contento oraa?"
Dem:"aspetta cosa?! E perché non li hai chiesto aiuto?"
Io:"non c'è ne era il bisogno"
Dem:"giusto hai solo la voglia di uccidere qualcuno e rischi l'essiccamento niente di grave"

Io:"Demon sono un mostro"
Corro verso di lui e lo abbraccio
Dem:"shh shh non è vero non dire così"
Mi stringe fortissimo.
Io:"ho fame Demon"
Dem:"vieni con me"
Mi prende per mano e mi porta dietro un bar
Dem:"concentrati scegli qualcuno, isolati, nutriti soggiogato e scappa"
Io:"è se non mi fermo?"
Dem:"ti sei sempre fermata non vedo dove sia il problema"
Io:"non ci riesco più"
Dem:"ci sono io"
Fermo una ragazza.
Io:"non urlare e sta ferma non ti farò del male" dico e la ragazza annuisce
Mi nutro di lei ma non riesco a fermarmi
Dem:"ok Ylenia basta così, Ylenia smettila"
Mi fermo solo un attimo, non mi nutro da giorni e non riesco a non pensare al sangue.
Io:"ho fame, solo un'altro goccio"
Dem:"fermati o la ucciderai"
Riesco a fermarmi. Le di un po' del mio sangue.
Io:"sei andata a casa perché non stavi bene. Non ricorderai nulla di ciò che è successo" dico lasciandola andare.

Dem:"vedi, sei brava"
Io:"è stato grazie a te, se non c'eri tu lei moriva, la uccidevo se non mi fermavi"
Dem:"faremo pratica se è questo che ti preoccupa, io ci sarò sempre"
Mi abbraccia. Poi mi fa un bacio sulla fronte. Io prendo il suo viso e lo bacio accarezzando i suoi capelli. Lui ricambia.

Tornando a casa vedo quell'uomo, una scossa mi attraversa tutto il corpo, sono accecata dalla rabbia. Corro verso di lui. Lo prendo.
Lo so lo avrei potuto uccidere da dietro, magari strappandogli il cuore ma sarebbe stato troppo facile. Lui deve soffrire come ho sofferto io.
Lo rinchiudo in un vecchio magazzino, non posso ucciderlo subito, rimane lì per due giorni senza acqua né mangiare. È un mago che perde i poteri se non alimentati e io mi diverto moltissimo a vederlo indebolirsi.

Ho deciso, oggi lo uccido. Non posso vivere un'altro giorno ancora guardandolo in faccia e ricordando tutto quello che mi ha fatto.
Entro nel magazzino, lui è lì immobile.
Io:"ora non ridi più?"
X:"oh sì certo" sorride
Prendo un ferro ardente sto per entrarglielo nel petto quando qualcuno mi blocca da dietro.

Enzo:"Ylenia no, cosa stai vacendo?"
Io:"Enzo lasciami subito, pregusto questo momento da giorni"
Enzo:"non te lo permetterò, i sensi di colpa ti schiacceranno"
Mi spezza il collo. Mi sveglio poche ore dopo, sopra un letto.
Io:"dove sono?"
Enzo:"a casa mia"
Io:"tu sei morto"
Sto per alzarmi ma qualcosa mi blocca.
Enzo:"no no Cara non sono così stupido, quando capirai che enorme favore ti ho fatto ti slegherò"
Io:"posso tranquillamente spettarle queste catene"
Enzo:"ah sì ho risolto anche questo, c'è verbena"
Io:"perché mi fai questo?"
Enzo:"l'ho fatto per te"
Io:"ah mi hai legato qui per me?"
Enzo:"ah no scusa sto parlando del fatto di averti impedito di uccidere un'uomo quello l'ho fatto per te, la parte di tè legata nel mio letto è solo per me, ti slegherò quando non avrai più intenzione di uccidermi"
Io:"quindi mai"
Enzo:"perché dici così?"
Io:"perché ti odio"
Passano un paio di ore, mi sto annoiando troppo.

Io:"Enzo, enzo, enzoo"iniziò a chiamarlo ripetutamente
Enzo:"cosa c'è bambolina?"
Io:"mi sto annoiando quindi dimmi cosa vuoi?"
Enzo:"parlare"
Io:"di cosa?"
Enzo:"di te"
Io:"sei l'ultima persona con cui vorrei parlare di me"
Enzo:"ok allora torno a fare ciò che stavo facendo" dice voltandosi e andando verso la porta.

Io:"ok ok va bene" dico socchiudendo gli occhi, so che mi pentirò presto della scelta che ho fatto ma non voglio stare legata ancora perché so che impazzirei.
Enzo:"perfetto" dice prendendo una sedia e sedendosi di fronte a me
Io:"cosa vuoi sapere?"
Enzo:"perché mi odi?"
Io:"tu sei un bastardo, senza offesa naturalmente"
Enzo:"nessuna offesa, va pure avanti"
Io:"mi hai tolto davanti la persona che più odiavo al mondo non ti basta" dico nervosa
Enzo:"io l'ho fatto per te"
Io:"perché?"
Enzo:"senti so che tu mi vedi come tutto tranne che un'amico ma io ti ritengo amica mia perché un tempo lo eravamo"
Io:"di lo eravamo, io ero amica di un ragazzo fantastico di quello che ho conosciuto alla Agostin"
Enzo:"sono lo stesso ragazzo"
Io:"non credo proprio"
Abbassa lo sguardo.
Io:"continua"
Enzo:"siamo stati nella stessa cella per quasi due mesi, tempo sufficiente per conoscerti, per capire chi sei, come sei. So che non te la saresti perdonata, so che i sensi di colpa ti avrebbero uccisa"
Io:"lo facevi anche tu, si chiama vendetta"
Enzo:"proprio perché lo facevo io non voglio che tu lo faccia, io sono un mostro e non sono un buon esempio da prendere"
Io:"quell'uomo mi ha torturata per una settimana, ogni giorno e ogni ora, l'unica cosa che mi faceva resistere era..."
Enzo:"Damon"
Io:"oltre Demon, l'unica cosa che mi faceva resistere era la vendetta, il costante pensiero di morti assurde da fargli fare...Enzo forse non capisci io non dormo più la notte dalla rabbia"
Enzo:"ucciderlo non è la soluzione"
Io:"ogni volta che lo vedo quelle lame mi trafiggono un polmone, ogni volta che lo guardò negli occhi risento il dolore di qualche vena che scoppia nella mia testa, l'unico modo per stare meglio era ucciderlo e tu non me lo hai permesso"
Enzo:"l'ho fatto per te, credimi"
Io:"capisco"
Enzo:"davvero?"
Io:"si"

Io:"ora fai parlare me, ti ho compreso ora tocca a me"
Enzo:"vai so già cosa devi dirmi"
Io:"perché mi hai dato quella cassetta?"
Enzo:"per aprirti gli occhi"
Io:"quello non era Demon!!!!"
Enzo:"si ma io non lo sapevo, pensavo fosse Demon"
Io:"cavolo Enzo, Demon è tuo amico, e oltre quei momenti scuri avete risolto"
Enzo:"secondo lui abbiamo risolto, secondo me no, io lo odio ancora e quando lo vedo, anche se grazie a te non è più lo stesso, io rivedo il vecchio Demon quello che mi ha lasciato dentro quella dannata gabbia" dice alzando la voce
Io:"si ma facevi soffrire me!!" Dico alzando ma voce anche io
Enzo:"esatto era quello che volevo, volevo che aprivi gli occhi capivi che razza di uomo era e io ero lì a consolarti"
Io:"Enzo perche?"
Enzo:"perché io sono innamorato di te, lo sono dal primo momento in cui ti ho vista dentro quella cella, ma tu non riesci a capirlo eh sì odio Demon ma il passato è ormai passato, lo odio perché ne sono geloso, lui ha te e tu lo ami"

Rimango immobile non so che fare, e lì accanto a me, e io non lo vedo neppure come un'amico. Si avvicina a me, sono realmente in imbarazzo. Mi allontano.
Io:"ok slegami adesso"
Enzo:"non vuoi più uccidermi"
Io:"no"
Mi slega. Si avvicina a me.
Io:"allontanati non ti voglio più vedere" scappo. Lo sento sospirare.

Torno a casa e vedo Ale davanti alla porta, lei è ancora qui. Mi nascondo dietro ad un albero. La vedo bussare, Demon apre e si butta di sopra abbracciandolo lui rimane immobile. Corro verso di lei.
Io:"allontanati immediatamente da lui"
Ale:"che paura!!!"
Vado verso di lei e la prendo per i capelli.
Io:"cosa vuoi da lui?"
Ale:"sono la sua doppelgänger sveglia!!! Lui è mio"
Io:"ti avevo già detto di non toccare ciò che è mio" dico allontanandola dal suo petto
Ale:"sennò che mi fai?" Dice ironica
Io:"toccala ancora e sei morta"
Lei lo bacia in bocca.
Vado verso di lei e da dietro gli stacco il cuore.
Il suo corpo cade a terra inerme.

Demon corre verso di me e mi abbraccia, io sono in lacrime, ho appena ucciso una ragazza.
Dem:"calmati calmati"
Io:"l'ho uccisa"
Piango. Non mi controllo più.

Stef entra dalla porta
Stef:"Ale non è la tua doppelgänger Demon"
Io:"come??"
Stef:"cosa ci fa a terra?"
Io:"l'ho uccisa"
Dem:"già"
Io:"e non ne sono più pentita"
Stef:"lei amava Demon, ed era la figlia della prof"
Dem:"hai fatto benissimo ad ucciderla" sorride schiacciandomi l'occhio.
Stef:"ma tu hai una doppelgänger e ne ho una pure io e pure Ylenia e anche Fabiana"
Dem:"cosa?"
Io:"eh?!"
Stef:"yle chiama tua sorella, tra un ora qui"

Il caso più bello della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora