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Mi sveglio e per la seconda volta sono nel letto di Stiles. Mi giro e lui è di fianco a me.
Sorrido e penso alla notte passata insieme. Mi alzo e mi vesto, vado in bagno e poi in cucina. Preparo qualcosa da mangiare per lui e metto tutto dentro un vassoio.

STILES POV'S

Mi sveglio e davanti a me c'è un vassoio con una brioche e un cappuccino. Alzo lo sguardo e vedo un angelo bellissimo.
Vestita con una delle mie camicie ed un sorriso smagliante in viso.
"Sei meravigliosa." Dico guardandola dritto negli occhi.
Lei arrossisce.
"Ehm ti ho fatto la colazione."
La adoro quando fa la timida.
"Grazie." Le dico.
Mi siedo e mi metto a mangiare.
Ma prima che io possa mettere qualcosa in bocca, lei si avvicina e mi bacia. Le nostre lingue danzano insieme. Sposto il vassoio e le vado letteralmente addosso. Stringo le sue coscie come lei stringe i miei capelli.
Le bacio il collo.
"Dobbiamo andare a scuola."
Cerca di dire lei.
"Fanculo la scuola." Dico con il cuore che mi batte a mille e continuando a baciarla ovunque.
Lei ride.
Ci muoviamo e per sbaglio la gamba di Ari colpisce il cappuccino.
"Oddio." Esclama.
Si siede e si aggiusta un pochino. Cerca di mettere a posto.
"Dai tranquilla faccio io." Le poso un leggero bacio sul collo, poi prendo un fazzoletto e cerco di asciugare.
Lei si alza, prende dei vestiti da per terra e va in bagno.
Un attimo dopo esce.
"Stiles mi puoi accompagnare a casa prima della scuola? Non mi voglio rimettere gli stessi vestiti." Mi fa gli occhi da cucciola e non posso resistere.
"Okay." Le dico.
Mi alzo, sono solo in boxer, me li cambio e mi vesto con le prime cose pulite che trovo.
"Andiamo." Le dico.
Lei esce dalla mia stanza e scende le scale, quando si ferma di botto e io sto quasi per andarle addosso.
"Oddio c'è tuo padre." Dice a bassa voce con un tono spaventato.
A me mi si illumina il viso. Quando mai mio padre mi ha visto con una ragazza? Poi bella quanto lei!
"Andiamo dai." Le dico.
"No Stiles torna indietro!" Mi spinge.
"No!" La prendo in braccio e lei agita i piedi.
"Dai Stiles." Si copre la faccia e ride.
Sorrido e la porto giù.
Mio padre si gira e ci guarda.
"Ciao papà." Dico felice.
"Emm salve sceriffo." Saluta lei timidamente.
"Buongiorno ragazzi." Dice con un espressione strana.
"Noi andiamo a scuola."
Usciamo da casa ed entriamo nella mia jeep.

ARIANA POV'S

Siamo a scuola e Stiles ed io abbiamo la mano intrecciata da quando siamo arrivati.
Un gruppo di ragazzi è davanti a noi e ci sorride. Alcuni li conosco di vista e poi c'è una ragazza Allison, quella che mi aveva accompagnata a scuola.
"Ehm Stiles ci devi dire qualcosa?" Chiede un ragazzo avvicinandosi a noi.
"Ehm si.. allora Scott questa è Ariana e Ariana questi sono Scott, Allison, Kira, Lydia, Malia e Liam."
"Piacere." Li saluto.
Poi mi giro verso Stiles e gli dico: "Senti ho lezione adesso. Ci vediamo dopo." Lascio la sua mano. Li saluto e me ne vado. Cerco di andare veloce, non voglio che Stiles mi segua, insomma questa situazione è troppo strana, non so neanche se siamo fidanzati o meno.
Sono in corridoio e suona la campanella. All'improvviso tutti gli alunni vanno nelle loro classi e io resto da sola nel silenzio. Vado verso il mio armadietto e prendo il libro di storia. All'improvviso qualcuno mi tappa la bocca da dietro e con forza mi prende in braccio. Non so chi sia e ho paura. Il mio cuore batte a mille e cerco in tutti i modi di divincolarmi.
Questo apre una porta e mi ritrovo dentro uno stanzino. Lui mi gira e tiene ancora la sua mano sulla mia bocca.
Vedo il suo viso e ora lo riconosco. È Jackson!
Cerco di gridare o di chiamare aiuto, ma tanto non riesco a emettere suono con le sue mani sulle mie labbra, quindi è inutile. Cerco di spingerlo o tirargli qualche schiaffo, pugno o calcio.
"Smettila, non voglio farti del male, calmati." Mi sussurra.
Gli tiro un pugno, ma non lo becco. Provo con un calcio, però lui mi prende la gamba.
Io con le mani libere riesco a togliere la sua mano dalla mia bocca. Prima di urlare prendo un grande respiro, poi grido.
Lui all'improvviso tira la mia gamba verso di lui e il resto del mio corpo si avvicina al suo.
Poi mi bacia.
Io mi stacco subito.
"Ma che cazzo di problemi hai!?" Dico.
Velocemente cerco di aprire la porta ma lui più veloce di me, la chiude a chiave e butta la chiave dentro il condizionatore dell'aria.
"Ommioddio ma sei pazzo!?"
Grido.
"Aiuto!" Tiro dei colpi alla porta.
Poi mi prende con forza dal braccio e mi gira verso di lui.
"Senti vuoi stare calma o ti devo baciare di nuovo?" Mi dice a bassa voce.
"Che cosa vuoi?" Gli chiedo.
"Spiegarti alcune cose che dovresti sapere se vuoi essere la ragazza di Stiles."
"E tu che ne sai di me e Stiles?"
"Vi ho visti?" Dice in tono sarcastico.
Alzo gli occhi al cielo.
"Ti sembrerà tutto strano e non ci capirai niente, ma quello che hai visto ieri, io non avevo una maschera o roba simile. Mi stavo trasformando.. in un lupo."
Mi allontano e per sbaglio faccio cadere qualcosa da uno scaffale, ma non ci faccio caso.
"Stai scherzando vero?"
"No tranquilla nessuno ti farà del male." Mi mette le mani sulle spalle e cerca di calmarmi.
"Nessuno in che senso? Non sei solo tu un lupo?" Chiedo con la voglia di piangere.
"Il gruppo di Scott McCall è pieno di lupi, banshee, kitsune e roba simile." Cerca di spiegare.
Io mi faccio prendere dal panico e sento le lacrime che mi rigano il volto.
"Jackson apri questa porta.." dico con quel briciolo di calma che mi è rimasta.
"Jackson apri questa fottuta porta!"
Vado verso la bocchetta del condizionatore e cerco di prendere la chiave, ma non riesco neanche a vederla.
Jackson tira un calcio e butta giù la porta.
Io lo guardo per un attimo e poi scappo. Sono in lacrime e corro molto veloce. Non mi interessa la scuola voglio solo andare via da qui.
Sbatto contro qualcosa e sarei caduta per terra se non mi avesse afferrato il braccio.
"Ari che cos'hai?" Mi chiede una voce preoccupata.
Alzo lo sguardo e vedo Stiles.
"Dovevi dirmelo Stiles." Gli dico e cerco di togliere la sua presa dal mio braccio.
"Aspetta ma di che cosa stai parlando?" Mi chiede.
"Lasciami Stiles, mi ha detto tutto Jackson, ora so tutto!" Tolgo la sua mano dal mio braccio. Lo spingo e me ne vado.
Sento che mi sta chiamando ma non mi fermo. Sono arrabbiata, triste e mi sento tradita in qualche modo.
Che palle, non ho la moto per tornare a casa e dovrei farmela a piedi. Quando sono andata nel bosco ho visto un cadavere, quindi decido di fare un'altra strada.

Sono quasi arrivata a casa, però la strada è lunga e la mia casa è lontanissima...
È ora di cena, ho il trucco colato, i vestiti un po' stropicciati e ora sta venendo freddo e io sono solo con una canottiera e con dei pantaloncini.
"Ehi, ti serve un passaggio?"
Una voce femminile mi chiama dall'interno di una macchina.
Io mi giro e la riconosco: Lydia.
Annuisco.
Entro e mi siedo davanti.
"So quello che è successo a scuola, me lo hanno detto. Ti va di dormire da me? Così almeno ti spiego meglio le cose."
Mi dice lei. Vorrei tornare a casa mia, mettermi tra le coperte e piangere, ma dentro di me voglio sapere cosa sta succedendo e voglio sapere la verità.
"Okay grazie Lydia."

Teen Wolf (Another Story- Ariana Grande)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora