I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE dal 2025)

59.

Read spoiler please 🙈🙈

C'è talmente tanto silenzio, che quasi riesco a percepire il battito del mio cuore, oltre che del suo, per non parlare dei movimenti dei pesci sott'acqua.
Ho forse scoperto il mio lato poetico nascosto?
No, sono semplicemente bloccata. Totalmente immobilizzata dalla situazione, dall'atmosfera e da lui. Proprio quando sto per sbattere le ciglia, risvegliandomi così da questa sorta di trance in cui mi trovo, mi accorgo di non essere sola.
Esattamente dietro a Cam, e quindi di fronte a me, c'è un gabbiano. Un gigantesco, alquanto brutto e incazzato gabbiano. E non per essere paranoica, ma ha uno sguardo davvero arrabbiato e un becco che sembra assai appuntito.

<< Cam... Non vorrei mandarti nel panico, ma dietro di te c'è un gabbiano, e si sta avvicinando.>>

Lo dico quasi sussurrando, tanto che lui deve sporgersi ancora di più verso di me per sentire ciò che dico.

<< Lily, ma guarda che i gabbiani non fanno nulla. Sono quasi simpatici!>>

Giusto per sottolineare il suo pensiero, si volta per guardare il suddetto volatile e ci manca poco che faccia un balzo all'indietro per lo spavento. Al contrario di altri gabbiani infatti, questo è praticamente grigio, con parecchie piume spennacchiate e il becco arancione con parecchie cicatrici.

Come ho già detto prima, un gabbiano incazzoso e attacca brighe. Un gabbiano che non so per quale strana ragione, c'è l'ha proprio con noi due.

Mi avvicino cauta a Cam, poi mi sporgo verso il suo orecchio, in modo tale da riuscire a parlarci senza far troppo rumore.

<< Cam, che facciamo??>>

<< Per prima cosa, stai calma. Adesso mi faccio venire in mente qualcosa.>>

E te pareva. Dice a me di stare calma, mentre lui quasi salta sul posto alla vista dell'uccellaccio. La coerenza insomma.

<< Volendo, possiamo nuotare in apnea verso la riva,fino a che quello non ci molla.>>

<< Oppure lanciamo un sasso alle sue spalle, così pensa sia un pesce e ci lascia andare.>>

<< Ci lascia andare?! Mica siamo suoi ostaggi!! E poi spiegami dove troviamo un sasso se intorno a noi c'è solo sabbia.>>

Lui ignora completamente l'osservazione intelligente sul sasso e si concentra solo sulla parte degli ostaggi. Ovviamente.

<< Ah no?>>

Tuttavia, più ci penso, più mi rendo conto che effettivamente non ha tutti i torti. Siamo fermi da quasi cinque minuti, come il pennuto d'altronde e la situazione non sembra migliorare. Sembra stupida come cosa, ma ha uno sguardo davvero malvagio e l'idea di essere attaccata da un gabbiano non mi entusiasma proprio per niente.

<< Quindi che facciamo? >>

<< Facciamo così. Conto fino a tre, poi scappiamo io a sinistra e tu a destra, infine ci immergiamo. Così mentre decide chi seguire, noi siamo già scappati.>>

Non abbiamo altra scelta, per cui gli faccio un cenno di assenso e mi preparo allo scatto. Lui fa per iniziare a contare, quando io lo blocco.

<< Aspetta. Ma conti fino al tre e poi partiamo, oppure al tre si scatta?>>

Lui sbuffa, decisamente spazientito dalla mia domanda, ma poi mi risponde.

<< Fai come vuoi, ma scatta.>>

E non appena urla tre, parte lo scatto infinito e mi immergo sotto'acqua, iniziando poi a nuotare come un pesciolino. Non appena l'aria inizia a mancare, riemergo in superficie e cerco Cam. Cerco Cam e non lo vedo. Per cui inizio ad andare nel panico e urlare il suo nome, sia a destra che a sinistra.