Mia sorella svanisce come per magia, mentre lui si avvicina a me, rimanendo comunque a qualche passo di distanza. Penso abbia capito che non gli convenga avvicinarsi troppo, ma nonostante ciò conservo interiormente il desiderio che vada oltre e mi abbracci per davvero. Ora come ora infatti il suo abbraccio e' l'unico fra tutti quelli che potrei ricevere, che potrebbe davvero farmi stare meglio.
Sono bipolare?
Senza ombra di dubbio.
Lui rimane a pochi passi da me, poi cerca il mio sguardo. Una volta trovato, mi fissa dritto negli occhi, aprendo infine bocca e facendomi l'unica domanda possibile. L'unica che volevo sentire e che per una volta, arriva davvero.
<< Posso abbracciarti? Per favore.>>
La mia mente impiega all'incirca mezzo secondo prima di registrare le sue parole e farmi fiondare tra le sue braccia.
Non appena lui realizza che lo sto abbracciando, che sono praticamente attaccata con ogni fibra e parte di me a lui, ricambia la stretta in un modo così dolce ma allo stesso tempo forte, che per poco non mi manca il respiro. Ma non perché mi faccia male, tutt'altro. Mi manca il respiro per tutto ciò che in quel preciso momento infonde in questo gesto. Per un attimo dimentico tutto ciò che è successo e mi godo semplicemente il momento. Chiudo gli occhi e cerco di imprimere nella mia mente il modo in cui mi sta abbracciando, il modo in cui mi stringe a lui e allo stesso tempo mi fa sentire protetta. Il suo profumo, così dannatamente buono e speciale, oltre che alla certezza matematica che quando ci staccheremo, finiremo inevitabilmente per scontrarci ancora. Non voglio essere fatalista, tutto il contrario. Sono semplicemente realista, oltre che perfettamente conscia del fatto che, per qualche assurda e stupida ragione, io e lui non ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda al momento. Nonostante lo vogliamo, nonostante i nostri mille sforzi, non riusciamo a entrare di nuovo in contatto.E se rimanessimo così? Tipo per sempre? Potrei addirittura rinunciare al cibo, tanto sono comoda. E questa frase dice molto.
<< Lily, io...>>
<< Raaaaga, il cibo e' arrivat..>>
Nash guarda prima me, poi Cam, poi il fatto che siamo abbracciati come normalmente un koala abbraccia il suo bambù. E capisce di aver decisamente interrotto qualcosa.
<< OPS... Emh. Quando volete, il cibo e' pronto.>>
Lo dice con una punta di imbarazzo, più di qualcosa che non riesco bene a identificare.
Quando ci stacchiamo, Cam mi guarda per un attimo, poi allunga una mano e mi fa una carezza sulla guancia destra. E tutta la parte toccata, all'improvviso inizia a scottare come se fosse stata bruciata. Sono messa Male, ma proprio male male!<< Va bene, entriamo subito. >>
Poi si gira verso di me e mi guarda.
<< Noi continuamo dopo, va bene?>>
Perché ho la stra maledettissima sensazione che grazie a quella frase non avremo un attimo per parlare?
<< Va bene.>>
Mentre ci dirigiamo verso il nostro tavolo, mi volto un attimo verso Nash e gli chiedo il perché di quella faccia strana di poco fa.
<< Nash scusa, ma perché avevi quella faccia prima? A parte l'imbarazzo per averci interrotto dico.>>
Lui si gratta un attimo il mento, poi si sistema il cappellino e infine mi risponde.
<< Stavo pensando ai mille modi in cui Amanda me la farà pagare non appena saprà che ho accidentalmente interrotto un momento dei Ronly.>>
Io lo guardo parecchio confusa, perché fino a prova contraria lui ha interrotto noi, non questi misteriosi Ronly.
<< Di chi ?>>
<< Tuo e di Cam! Stiamo ancora lavorando sulla ship giusta però.>>
E con questa perla, mi siedo a tavola e mi dedico all'unica certezza, sana ogni oltre ragionevole dubbio. La pasta alla carbonara.
🐯🐯🐯
Il pranzo prosegue senza troppi intoppi, anche perché di fatto è impossibile riflettere seriamente quando al tavolo si hanno dei casinisti come i Magcon. Battute stupide, scherzi e risate si susseguono senza sosta, fino a che non terminiamo di pranzare con il dolce della casa. Dopo di che decidiamo di tornare ai nostri lettini e di digerire un attimo tutto il cibo che abbiamo mangiato. Non sto a scendere nei dettagli, ma era davvero tanto. Dopotutto come si fa a rifiutare cibo italiano appena cucinato?!
Sarebbe pura pazzia.
Mi avvicino al mio, lentamente e senza fretta, dato che nella pancia mi sembra quasi di avere due gemelli, tanto mi sento gonfia e pesante e una volta arrivata, mi sdraio senza neanche troppa delicatezza. Quando la distribuivano infatti, insieme a fortuna e grazia, ero decisamente assente. Chiudo gli occhi, cerco la posizione più comoda e una volta trovata mi preparo a fare quello che si prospetta il riposino del secolo.
Riesco forse a centrare l'obiettivo?
Ma neanche per sogno.
Dopo circa un minuto, tempo di arrivare al ritornello della canzone, qualcuno mi si mette davanti, oscurandomi il sole e facendo così sfumare il mio obiettivo di vita.
Apro gli occhi, decisamente seccata, quando mi trovo davanti Ugo con la migliore faccia da cucciolo possibile. Mentre mi guarda con gli occhioni da piccolo gatto degli stivali, congiunge le mani come se stesse pregando, iniziando poi a parlare a raffica, tanto che sono costretta a interromperlo e a farlo cominciare di nuovo.
<< Ugo, calma. Se parli più piano, magari capisco qualcosa.>>
<< Ti prego ti prego ti prego. Vieni con me e Esperanza a fare il bagno, poi facciamo i tuffi dal vascello gonfiabile? Daaaai daaaai daii!!>>
Allora, parliamoci chiaro.
Bagno con i nani, seguito subito dopo da tuffi dal vascello dei pirati, contro riposino post pranzo delirante.
<< Viene anche Cam!!!!>>
<< Ci sto.>>
🙈🙈🙈
Sono davanti al mare, a pochi passi da dove le onde si infrangono, ma non voglio entrare. Perlomeno non ancora. Ho una temperatura corporea perfetta, né troppo caldo né troppo freddo, sto da Dio e l'idea di bagnarmi non mi passa neanche per l'anticamera del cervello.
Ed è per quello che quando mi sento sollevare da terra di peso e vengo lanciata in acqua, caccio un urlo degno di un'aquila reale e inizio a scalciare come una matta.
Non appena riemergo, mi giro verso il colpevole, guardandolo prima furiosa e poi iniziando a schizzarlo con l'acqua a più non posso. Inizia così una vera e propria lotta, che finisce ovviamente con un solo vincitore.
La sottoscritta.
<< Basta, basta, mi arrendo Lily!! Hai vinto tu! Tregua.>>
In questo momento sta ridendo come solo lui sa fare, per cui nel momento in cui il mio cervello riceve l'immagine di Cam in quelle condizioni, ossia capelli bagnati, costume e sorriso, reagisco nell'unico modo che mi impedirebbe di commettere pazzie come tipo saltargli addosso.
Faccio un cenno a Cam, non so bene se di intesa o di assenso, poi mi allontano di qualche passo, andando a finire contro qualcosa di morbido. Non appena la mia schiena finisce a contatto con la superficie fredda e viscida faccio un balzo in avanti, andando a finire inevitabilmente contro il petto di Cameron.
Ancora.
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I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)
FanfictionAll'apparenza Lily James sembra la tipica ragazza americana. Ottimi voti, adora la sua famiglia, i suoi amici e ama divertirsi. Sembra una normale adolescente, tranne che per un particolare. Detesta Cameron Dallas. Se tre quarti della popolazione f...