"trentotto"

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"..«Brandon..aspetta no, non voglio!»
cerco di liberarmi ma le mie piccole braccia non sono niente in confronto a lui.

«no fefè, ora resti qui con me»"

***

mi risveglio dall'incubo fatto, ancora sudato.
Benjamin è accanto a me che dorme come un angelo, lo invidio così tanto.

In questi giorni non riesco più a dormire ed è alquanto strano, non mi sono mai sentito così..ho come la sensazione che lui mi perseguita.

mi alzo dal letto e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua fredda, apro il frigo per prendere la bottiglia e noto la figura di benjamin allungata sullo stipite della porta

«cosa ti succede?»
mi chiede restando fermo a guardare

«nulla, non ho niente..»

«Federico..»
si avvicina e mi stringe il braccio, chiedendo cosa fosse successo.

«è Brandon, mi perseguita..lo sento.
oggi ho fatto un incubo su di lui, non mi sono mai sentito così Ben..»
lo abbraccio d'istinto e lui mi stringe ancora di più.

«hei..affronteremo la questione insieme, non devi preoccuparti.
Domani mattina ci parleremo e tutto sarà risolto»
sussurra nel silenzio, stringendomi la mano.

«ti ringrazio tanto..»
lo bacio con passione e mi prende facendomi sedere sul bancone da cucina

«Brandon non avrà mai tutto questo.»

scusatemi per il capitolo corto e di passaggio.

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