"trentatre"

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la cena è finita, ed è ora di tornare a casa.
salutiamo tutti ed usciamo da casa mentre mamma ci accompagna.
Benjamin entra in auto e io rimango per qualche secondo da solo con lei

«Mi hai regalato tante emozioni oggi..sono fiera di te piccolo mio»
le sorrido abbracciandola

«ti voglio bene mamma..grazie per tutto»

«anche io te ne voglio Federico..salutami il tuo sposo»
mi sorride facendomi l'occhiolino e raggiungo Benjamin in macchina.

mi siedo al posto del guidatore e inizio ad accelerare

02:19

entriamo in casa e ci dirigiamo in camera, levandoci i vestiti piuttosto eleganti.

«tua madre è una grande donna..la stimo molto.»

Sono felice del comportamento di Benjamin, è davvero un tesoro.

«ti ringrazio..»
mi levo la giacca e la poggio nella stampella dentro l'armadio.

Benjamin viene dietro di me e mi circonda i fianchi
«cosa facciamo sta notte?»
mi domanda sussurrandomi all'orecchio.

«mhh»
mi rigiro e inizio a baciarlo mettendoci tanto amore.

«letto, ora»
dico spingendolo sul materasso.
Lui approva e passa una mano lungo la schiena, facendo movimenti circolari.

il suo corpo è sotto il mio e penso che da un momento all'altro scoppierò per la troppa eccitazione.

allungo la mano fino a raggiungere il suo punto debole ma vengo disturbato dalla suoneria del cellulare.

«cazzo!»
urlo alzandomi e cercando di prendere il cellulare
Ben rimane sul letto fissando i miei movimenti.

apro il messaggio appena arrivato e leggo il mittente:
Brandon Evans

"so che non ti interessa niente di me, so che sono solo uno stupido che corre appresso un ragazzo fantastico che sta per sposarsi, so che per te non valgo niente ma sappi che quando lo sento arrivo ovunque.
Ci incontreremo ancora
xx Brandon"

mi terrorizzo alle parole pensando a quel che possa farmi un giorno di questi..
e passo subito il telefono a Benjamin.

inizia a digitare e, cerco di fermarlo, ma ormai ha già inviato.

"Non metterti in mezzo nella nostra relazione e guai a te se fai del male a Federico."

«Ben non dovevi, non farà niente..ne sono sicuro»
dico lasciando il cellulare sul comodino

«io non ne sono sicuro e sono qui per proteggerti.
Se prova a toccarti non la passerà liscia."
risponde con tono arrabbiato.

Prima che possa rispondergli esce dalla camera e percorre il corridoio per raggiungere il bagno.

«aspetta Benjamin!»
lo rincorro e lo blocco

«cosa c'è?»
mi chiede con tono sempre arrabbiato

«tu..sei arrabbiato con me?»
balbetto sussurrando, spaventato per la sua risposta

«no amore, non potrei mai essere arrabbiato con te..scusa se me la sono presa.»
si fionda sulle mie labbra e mi lascia un casto bacio

«ora va meglio»

sorridiamo insieme.

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