0.8

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Clarke's POV
La passai a prendere alle otto e non c'erano parole per descriverla:era bellissima,anzi no meravigliosa,una dea scesa in Terra! Indossava un lungo vestito rosso che le accentuava le curve e i capelli ,solitamente ricci,erano stati lievemente allisciati. E poi quel rossetto rosso non faceva altro che attirarmi verso le sue labbra. Io ero vestita in modo molto più semplice:indossavo una camicetta bianca a maniche corte ,degli stivaletti e dei jeans immancabilmente neri. Non impazzivo per le cose troppo eleganti, ero più un maschiaccio ,ma Lexa diceva che con i miei tipici vestiti da motociclista ero una "bomba sexy".No,non sto scherzando , ha utilizzato davvero questi termini. Avevo preparato tutto alla perfezione , tutto doveva essere perfetto,ma purtroppo andò diversamente. Stavamo per entrare al ristorante , mano nella mano,quando Lexa ricevette una chiamata:Anya,una sua cugina , era finita in ospedale a causa di un incidente. La accompagnai senza esitazione,poichè lei ed Anya erano molto legate.
Quando arrivammo ci fu detto che la ragazza ce l'aveva fatta per miracolo e che era in coma. Non erano concesse visite e mi sentii morire alla vista del volto di Lexa inondato di lacrime che scendevano senza sosta. La strinsi a me e quando si riprese abbastanza da spiccicare parola,le sussurrai:"Ti accompagno a casa."
Lei annuì , ma quando stavo per imboccare la sua via , ci ripensò:"Non voglio andare a casa."

"Dove allora?"

"Conosco un posticino davvero grazioso da queste parti. Ti va di andarci?"

Annuii e ,seguendo le sue indicazioni,arrivammo accanto ad un piccolo boschetto.

"Davvero vuoi entrare lì dentro?"chiesi incredula.

"Sì."

"Ma è buio , e poi..."mi prese per mano , intrecciando le dita con le mie.Si avvicinò fino a far sfiorare i nostri nasi e sussurrò:"Con me non devi aver paura."

Ero estasiata dalla sua bellezza e alternai il mio sguardo dalle sue labbra ai suoi ipnotizzanti occhi verdi.
Cercai di baciarla , ma lei disse:"Ti bacerò solo se accetti di venire con me."

Annuii ,mordendomi il labbro, ma lei mormorò un:"Fanculo!"e mi baciò,fregandosene della promessa fatta meno di un minuto prima.

Dentro il boschetto c'era un piccolo lago. Lexa corse a riva ed immerse i piedi nell'acqua. Poi mi incitò a seguirla.

"Puoi abbassarmi la zip del vestito?"mi chiese. Nel farlo sfiorai accidentalmente la sua schiena e giuro di aver visto un brivido attraversarle il corpo.

"Sei bellissima."sussurrai al suo orecchio, sfiorandolo appositamente con le labbra.
Si girò di scatto e si fiondò sulla mia bocca. La sua lingua incontrò presto la mia e le sue gambe si intrecciarono ai miei fianchi.

"Continuerò a baciarti solo se ti togli quel vestito e mi segui in acqua."le dissi,imitando il suo giochetto di poco prima.

"Perchè non me lo togli tu?"furono le sue parole.

"Mmmh."risposi. Cominciai a sfilarglielo pian piano,molto seducentemente, fino a quando non toccò terra.
Poi iniziai a togliere i miei vestiti ,ma lei mi fermò con un:"Ci penso io." , e cominciò a sbottonare lentamente la camicia. Poi toccò alle scarpe ed i pantaloni. Non riuscivo a capacitarmi della sua bellezza , trovandomela davanti in intimo.

"Ti piace ciò che vedi?"ghignò. Io arrossii , per poi prenderla in braccio e immergermi insieme a lei in acqua. La luna illuminava la sua pelle bagnata , facendola brillare. Nonostante quel piccolo momento d'intimità decidemmo di non andare oltre , perché una serata può essere unica anche senza fare per forza l'amore.Quello che conta è stare bene con una persona,e ciò può accadere anche senza portarsela a letto.I ragazzi d'oggi questo non lo capiscono.
Quando la riportai a casa lei disse:"Grazie."

"Di cosa?"

"Di esserci."

All of Me -CLEXA(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora