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CLARKE'S POV

"Come hai fatto?"mi chiese Lexa,mentre si sedeva sulla coperta che avevo appena sistemato sul prato.Mi sedetti di fronte a lei:

"A cosa ti riferisci?"

"Al tuo coming out."

Il cuore mi balzò in gola a sentire quelle parole.Non mi era mai stata chiesta una cosa del genere,perché credo che in fondo non fosse mai importato a nessuno.Non risposi,tentando di sviare il discorso,ma non mollò l'osso.

"Non sono cazzi tuoi!"sbottai arrabbiata,pentendomi subito dopo di ciò che avevo detto:"Scusami,io..."

"No,è tutto apposto.La stupida in questione sono io,che mi ero illusa di contare davvero qualcosa per te,che volessi conoscermi sul serio come piacerebbe fare a me."si alzò,con un'espressione abbastanza delusa in faccia.Mi misi in piedi e tentai di avvicinarmi a lei ,ma mi bloccò:"Portami a casa,adesso."

"Davvero,mi dispiace ,io non volevo..."

Si allontanò verso la macchina,segno che non volesse ascoltarmi,e questo non fece altro che irritarmi ulteriormente:

"Come cazzo fai a non capire,eh?Forse non sono pronta a parlarne, è stato doloroso,non credi che sia per questo che non voglio dirtelo?Ma t'interessa solo di te stessa."

"Se m'interessasse solo di me stessa non sarei qui a cercare di conoscerti."sputò acida.E,ancora un'altra volta,aveva ragione.A lei interessavo davvero tanto,ed era reciproco,ma c'era qualcosa che mi tratteneva dal raccontarle tutto.Mi fidavo di lei,certamente,ma era come se, al pensiero di ciò che avevo trascorso in passato,non riuscissi ad aprirmi con qualcuno.

"Non voglio parlarne con te."risposi freddamente.

"Portami a casa.Sai non riesco proprio a credere che oggi ,anche solo per un secondo,avevo pensato di fare sesso con te.Mi ero sbagliata di brutto sul tuo conto,Griffin."

"Se davvero t'importa qualcosa di me dovresti darmi i miei spazi,aspettare che sia pronta a parlare di un periodo così delicato come quello!"oramai avevo alzato il mio tono di voce,ed urlavo a squarciagola.

Mi squadrò da capo a piedi,per poi commentare amaramente:"Mi innamoro sempre di quelle sbagliate..."

Era più una riflessione tra sé e sé.Cavolo,davvero stavamo rovinando tutto solo per la gran merda che ho dovuto affrontare in passato?Io l'amavo,lei anche,e ci stavamo conoscendo ,tentando di rendere quell'amore reale, concreto.Ecco quello che volevo fare con lei:creare qualcosa di concreto.

"Sono una stronza ,okay?A volte non...non riesco a gestire la rabbia.E' come qualcosa che mi divora.Ma non voglio rovinare tutto questo solo per i miei problemi di autocontrollo."

"Peccato che questo,"ci indicò:"non è mai esistito."

"Come puoi dirlo?E le serate romantiche,tutti quei baci e la notte passata a stringerci l'una tra le braccia dell'altra?Non erano nulla per te?"

"Certo che lo erano,ma noi non siamo mai state una coppia effettiva."ora la sua voce era incrinata,come se stesse per scoppiare a piangere.

"Ma pensavo volessimo andarci piano,prima di ufficializzare qualcosa..."sussurrai incredula.

"Certo,però volevo avere la certezza che anche tu ricambiassi.Quando ieri sera ti ho detto che credevo di amarti,tu non hai risposto."

"Credevo che non fossi così superficiale,Lexa.Pensavo anche di avertelo pienamente dimostrato con i gesti,di amarti.Non basta una parola per capire se qualcuno ti ama,perché sono solo parole,stupide ed insulse parole gettate al vento.Sono i fatti,come ti guarda e ti tratta una  persona,a costituire davvero l'amore.Non solo un:'Ti amo'."

"Beh,forse quel:'Ti amo',per me aveva una certa importanza.Ora ,se non ti dispiace,portami a casa."

Fu quella l'ultima frase che ci dicemmo per l'intero tragitto,e non mi ero mai sentita così in colpa come in quel momento prima d'ora.

All of Me -CLEXA(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora