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CLARKE'S POV

Avevo appena parcheggiato la moto davanti al cimitero.Era buio,illuminato lievemente da qualche lampione mezzo fulminato. Faceva paura,ma ero lì per lui.Meritava questo ed altro. Spinsi il cancello arrugginito che,come prevedevo,aveva il lucchetto rotto,probabilmente scassinato da qualche persona che andava a bere lì di notte.L'aria era umida  ed una nuvoletta si formava ad ogni mio respiro esalato. Il boschetto che circondava il cimitero era scuro e tetro,e un brivido mi percorse la schiena. Arrivai davanti alla sua tomba e osservai le lettere incise sulla lapide: "Jake Griffin,amato marito ed amato padre."

Risi per la banalità di quelle parole:mia madre avrebbe potuto scegliere qualcosa di più significativo ed originale!Il mio cellulare squillò ,facendomi balzare indietro dallo spavento.Lessi il nome sul touch screen.Era Lexa.Risposi : "Ehi,piccola."

"Ho avuto una notizia terribile...ho bisogno di te,ti prego vieni a casa mia.",disse.La sua voce era spezzata dai singhiozzi , scommetto che stesse tremando ed avesse bisogno di un abbraccio.Non di un abbraccio banale,ma uno di quelli veri,che potessero riscaldare e coccolare il suo corpo.

"Certo,sta tranquilla.Sarò da te in poco tempo."la rassicurai.Staccai la chiamata e guardai un'ultima volta la tomba.Fu in quell'istante che spezzai il silenzio dicendo:"Ti voglio bene papà.Ma adesso devo andare dalla persona che amo.",per poi adagiare una rosa bianca accanto alla lapide.Era la rosa più bella che fossi riuscita a trovare a quell'ora ,in uno dei pochi negozi ancora aperti.Uscii dal cimitero,accostando con un cigolio il cancello dietro di me.

Appena arrivata davanti al vialetto di casa sua,spensi la moto,per evitare che il rumore del motore svegliasse i suoi genitori ed il vicinato.Poi ,quando fui sotto la sua finestra, tirai un sassolino contro il vetro. Lei si affacciò,con gli occhi arrossati dal pianto (ben visibili anche da laggiù) e mi fece segno di arrampicarmi.Quando entrai,la prima cosa che fece fu rifugiarsi tra le mie braccia,che automaticamente la strinsero contro il mio petto.Poi alzò lo sguardo e osservò per qualche secondo le mie labbra,prima di baciarle con passione.Ricambiai il bacio ed in poco tempo mi ritrovai sdraiata sul suo letto,con lei a cavalcioni su di me che tentava di sbottonarmi la camicetta. La fermai sussurrando:"So che non è questo che vuoi,se non è ciò che desideri lascia stare.Non devi mai sentirti in dovere di fare qualcosa solo per rabbia,tristezza o risentimento."

Lei annuì,mantenendo lo sguardo basso,e si tolse da sopra di me.

"Hai ragione,che stupida che sono."sussurrò,portandosi una mano alla bocca,che io tolsi e baciai, per poi ribattere con dolcezza:"Non sei stupida.Sei la ragazza migliore e perfetta che io abbia mai conosciuto."

La baciai di nuovo e ,quando ci staccammo,le chiesi:"Allora,mi puoi dire cos'è successo?"

I dolci occhi verdi,che tanto amavo,si riempirono nuovamente di lacrime:"Anya...Anya,non si sveglierà più...le rimane solo un dieci percento di probabilità di sopravvivere."

"Ma è sempre un dieci percento,potrebbe farcela."

"Solo per miracolo, e non accadrà,ne sono sicura.Se non si sveglia entro una settimana,massimo due, staccheranno i macchinari che la tengono ancora in vita."sussurrò.

"Devi solo avere fiducia ,la speranza è l'ultima a morire,ricorda.E tu devi confidare nel fatto che non è perduta per sempre."

Le strappai un piccolo sorriso,che somigliava più ad una smorfia:"Sei sempre così saggia,Clarke..."

"Vieni qui."le feci segno, sdraiandomi sul letto.Lei fece lo stesso , poggiando la  testa sul mio petto.Ed in quel momento ,giurai di aver sentito un flebile:"Credo di amarti.",uscire dalla sua bocca.

All of Me -CLEXA(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora