non credevo di essere così

Capitolo 2

Mi sveglio con delle enormi occhiaia e con i vestiti tutti stropicciati della sera prima ancora addosso, così decido di farmi una bella doccia fresca. Quando esco dal bagno trovo Elisa seduta sul letto ancora assonnata.
Elisa:"ho un gran mal di testa oggi"
Io:"quanto hai bevuto"
Elisa per tutta risposta fa una risatina che mi fa intuire che non si sia molto tenuta.

Una volta pronte ci incamminiamo verso scuola e parliamo della festa.
Io non ho ancora raccontato ciò che mi ha detto Jacopo alla mia amica ma forse lo terrò per me...
La giornata passa veloce ma i miei pensieri continuano ad affluire su Jacopo senza sapere il perché.

Quella sera mi metto a letto presto per leggere con indosso solo una maglia larga; quando sono ormai le 22 vedo una figura entrare dalla finestra che avevo lasciato aperta così accendo subito la luce e quando sto per mettermi a gridare per cercare aiuto la persona mi tappa la bocca. Solo allora capisco che è Jacopo così divento tutta rossa e mi tranquillizzo un po'. Lui toglie la mano dalla mia bocca e si allontana di un passo per lasciarmi lo spazio per alzarmi e così mi metto in piedi.
Jacopo:"hai propio delle belle gambe"
Io:"ehm..." arrossisco "che ci fai qui?" biascico.
Jacopo:"mettiti qualcosa da vestire e seguimi". Dopodiche si appoggio alla finestra e mi guardò maliziosamente. Decisi di cambiarmi davanti a lui però gli diedi le spalle per evitare di far vedere il mio rossore. Mi misi addosso un paio di jeans e una felpa blu poi misi le mie nike e andai verso di lui.
Jacopo uscì dalla finestra e lo seguii.
Dopo essere passati per il parco affianco a casa mia arrivai ad un parcheggio deserto a quel punto Jacopo si fermò e mi fissò per un tempo che a me sembrava infinito.
Io:"cosa c'è he non va in me?"
Jacopo:"niente bellazza"
Io arrossi per l'ennesima volta.
Jacopo:"ho un programma per questa sera: prendiamo la macchina dei miei e poi dobbiamo andare al supermercato dove troveremo alcuni amici" disse prendendomi per mano e trascinandomi fino a quella che penso sia casa sua.
Montammo in macchiana e partimmo per il centro commerciale dove si trovava il supermercato.
Jacopo:"faremo una piccola festa a casa di un mio amico ma non puoi venire vestita così"
Io:"allora non vengo che è meglio"
Jacopo:"oh no piccola tu devi venirci assolutamente come mia accompagnatrice"
Io:"e allora.."
Jacopo:"...allora dato che siamo un po' in anticipo e che abbiamo ancora 10 minuti prima che i negozi chiudano ti compro un vestito?"
Io:"perché?"
Jacopo:"perché cosa?"
Io:"perché mi vuoi come tua accompagnatrice?"
Jacopo:"perché sì"
Non riuscii a ribattere ero ancora troppo timida per sostenere una conversazione più lunga di quella appena finita così aspettati di arrivare al centro commerciale.
Dentro al negozio scelto da Jacopo non c'era nessuno apparte la commessa assonnata che non ci guardò neanche.
Jacopo:"prova questo" disse mostrandomi un vestito verde acqua aderente su corpetto e morbodo suo fianchi che arrivava fino a metà coscia.
Io:"sei serio?"
Jacopo:"assolutamente. Adesso togliti quei vestiti larghi e mettiti questo!"
Io lo provai e mi sentivo troppo bella come la sera prima ma il sorriso che fece Jacopo mi fece cambiare idea.
Jacopo:"dai avanti sei perfetta adesso usciamo che ci aspettano" detto questo mi trascinò fuori dal negozio senza pagare.
Io:"non paghiamo?"
Jacopo:"non ti preoccupare è una mia amica avanzavo un favore e adesso siamo apposto" rimasi interdeta e continuai a camminare.
Quando uscimmo dal centro commerciale un gruppo di ragazzi e ragazze ci stava aspettando.
I ragazzi mi squadrarono da testa a piedi mentre le ragazze mi guardarono in modo diffidente tranne una:"ciao sono Irene tu?"
Io:"emh... io sono Margaret"
Irene:"Jacopo è la tua ragazza?"
Jacopo:"certo"
Certo? Ma cosa...? Io non ero la sua ragazza, la cosa non mi dispiaceva affatto ma non né sapevo niente.

***

Ciaooo spero vi piaccia questo capitolo, presto arriveranno le spiegazioni da parte di Jacopo voi intanto mettete una stellina⛤ e commentate

Vi amoo