CAPITOLO 2

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Chi avendo dormito,chi no,chi puntuale chi meno,tutti arrivarono in ufficio,tranne una persona ma nessuno se ne accorse sul principio: Tony rileggeva il rapporto disciplinare,Mcgee litigava con gli occhiali sporchi,Gibbs dipartiva ordini mentre Abby lo perseguitava,mentre tanto per cambiare torchiava il tirocinante. Incominciarono a lavorare,ma dopo un paio di ore si ritrovarono tutti con la stessa domanda "Dov'è Ziva?" Al lavoro non si era presentata,e il cellulare risultava spento,l'ultimo tentativo era provare a casa sua.
Avendo le chiavi Tony aprì la porta,e entrando trovò tutto in perfetto ordine,ma di lei non c'era traccia. Sul tavolo trovò una busta con a caratteri cubitali "× Tony",si fece coraggio e lesse:
Ciao Tony,
Se stai leggendo questa lettera è perchè io non sono più qui. Mi spiace di essere partita senza salutarti,ma non posso più restare. Torno in Israle e riprendo l'anonimato nell'esercito. Non cercarmi più,di agli altri che gli voglio bene e che mi dispiace,non dire a nessuno dove mi trovo. Mi mancherai,buona fortuna,è arrivato il momento di andare avanti senza di me.
Ti amo,per sempre tua agente Ziva David
Dinozzo rilesse quella decina di righe fino a quasi saperle a memoria,e poi pianse tutte le lacrime che aveva in corpo,per essersi lasciato scappare la cosa più importante della sua vita.

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