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Ho sempre pensato che la vita sia fatta di attimi, piccoli e brevissimi attimi in cui ti trovi di fronte a una scelta, scelta che di fatto può cambiare tutto. Come quando ti trovi di fronte a un bivio, in cui devi scegliere se proseguire a destra, a sinistra oppure stare fermo. Tu non sai a cosa vai incontro, né tanto meno che cosa ti aspetta. L'unica cosa che puoi fare, è fidarti del tuo istinto e buttarti, letteralmente e metaforicamente, nel vuoto.

E che cosa mi sta dicendo il mio istinto ora?

Muovi il culo e bacia Cameron.

Adesso.

Lo voglio, lo voglio da troppo ormai.
Per quanto insieme combiniamo guai, per quanto ci urliamo contro, io non sono capace di stargli lontano. Proprio per niente.

Faccio per alzare lo sguardo, sguardo che prima mantenevo ancorato a un punto imprecisato della sua spalla, quando succedono due cose. Due cose che mi fanno capire, ancora una volta, il mio posto nella gerarchia della sfiga.

<< Scusi, scusi tanto signorina!! Mio marito è anziano sa, per cui non ha più i riflessi di una volta!>>

Mi giro così verso la proprietaria della voce e mi accorgo che si tratta di una adorabile vecchietta, che non avrà più di una sessantina d'anni, dall'aria gentile e simpatica. Ha tra le mani il materassino e un'aria seriamente dispiaciuta.

<< Si figuri, ci mancherebbe! Buona giornata!>>

La coppietta felice si allontana con il loro materassino, mentre io mi volto verso Cam, quasi ansiosa di riprendere da dove avevamo lasciato. Ma con più disappunto, totale e completo, noto che non è più solo. Vicino a lui infatti sono presenti Satana e Malefica, aka Ugo e Esperanza.

<< Lily, perché ci stai guardando male?>>

La voce di Ugo mi giunge lontana, ma allo stesso tempo perfettamente chiara e limpida.

Male? Io?  Ma per favore.

<< Ma figurati. Non vi sto guardando male proprio per niente.>>

Se fossimo in un libro di Carlo Collodi, mi sarebbe già cresciuto un naso gigantesco, ma questi sono dettagli.

<< Già Lily, spiegaci un pochino questo tuo muso lungo. Non che non mi piaccia, ormai ci sono abituato, ma sai, loro sono bambini, teneri e coccolosi, per cui se fanno una domanda, hanno diritto a una risposta...>>

Fanculo. Mi ha spento un'altra volta.

<< Emh... >>

E adesso che cosa mi invento? Che cosa posso dire per zittirli o meglio distrarli?

Non può essere così difficile dai. A scuola sono sempre andata bene nei temi e quando si tratta di fantasia nessuno mi batte.

<< Stavo... Stavo pensando a cosa potrebbe aver escogitato mia sorella per stasera. Sapete, l'ultima volta che ha ideato un piano, sono stati fuochi d'artificio.>>

Ugo e la sua consorte mi guardano meravigliati, non so se stupiti dalla mia uscita o seriamente colpiti. In ogni caso non ci bado più di tanto, ma al contrario inizio a nuotare verso il vascello dei pirati. Il gigantesco, colorato e assai maestoso vascello dei pirati gonfiabile.

Dopo un paio di bracciate, mi volto verso di loro e li guardo un attimo, in attesa che mi seguano. O meglio, in attesa che Cameron mi preceda e si prenda in questo modo le eventuali meduse.

Sono furba?

A me piace definirmi malvagia. Dopotutto mia sorella avrà pur preso da qualcuno...

I hate you, Cameron Dallas !  ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora