1. Torture

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«Marinette, tu andrai a quel ballo. Che ti piaccia o no!»

Ripensavo a quelle parole mentre riposavo nel mio letto. Il ballo sarebbe iniziato tra un'oretta ed io non ero pronta. Non sapevo perché Alya continuasse così tanto ad insistere.

In più ci si era messo pure Nino che continuava a scrivermi: se verrai al ballo avrai una bella sorpresa.

Ma perché loro non capivano? Perché non capivano che io volevo stare a casa a ripensare ad Adrien e a Chat? In questi giorni mi si era avvicinato in una maniera incredibile. E poi per il ballo serviva un'accompagnatore e io ero sola. Maggior ragione per rimanere a casa!

«Che succede, principessa?» ed eccolo lì. Con la sua tuta e con il suo sguardo fiero; era appena sceso ed ora eravamo tutti e due nel mio letto.

«Succede che stasera la signorina Burgeois, per sfoggiare un nuovo vestito, ha obbligato il preside a dare una festa e io non ci voglio andare, ma due miei amici mi dicono di andarci.» spiegai evitando di incontrare i suoi occhi, altrimenti mi sarei sciolta come neve al sole.

Sì, ero innamorata di Chat da un paio di mesi. Ovvero da quando ha iniziato a fare le sue visite notturne.

«Ed è solo per questo?» mi mise un braccio intorno le spalle e mi spinse verso di lui facendomi cadere con la testa fra le sue gambe incrociate. Ero rossa come un pomodoro.

«No..» sospirai. Come faceva a capirmi? «Dobbiamo andarci con un cavaliere e il ragazzo a cui lo volevo chiedere è partito. La sfortuna mi perseguita.» misi le mani sulla faccia per poi lasciarmi andare ad uno dei miei tanti film mentali.

«Potrei.. essere io, sì, insomma..» mi alzai di botto facendogli male dato che aveva sbattuto la testa sulla mia.

«Davvero?» gli saltai addosso con la mia faccia spiaccicata sulla sua. Era tutto rosso. Faceva ridere.

«Sempre se per te non è un problema, principessa.» fece uno di quei sorrisi maliziosi portando le sue mani sui miei fianchi. Stavolta quella rossa ero io.

Mi staccai subito e scesi cercando di trovare un vestito adatto. Chiesi a Chat se poteva andare un minuto a scuola a controllare e quando mi disse che le ragazze avevano il vestito corto, i miei occhi si illuminarono. Avevo il vestito perfetto.

Mentre mi cambiavo, mi complimentavo per non essere cambiata affatto. Il corpetto in stile cinese con la piccola apertura a forma di triangolo non era per niente volgare. Sospiro vedendo che mi sta bene. Il corpetto è decorato da un solo filo dorato che indica i bordi e poi la gonna si apre in due lati lasciando vedere, al centro, la gonna nera. Su un lato c'erano ricamati dei fiori. Uscii e Chat mi guardò come solo lui sapeva fare.

«È bello, ma la festa non è cinese.» sorrise sincero.

Rientrai dentro e optai per un'altro vestito, sempre di mia creazione: il corpetto era rosa con una scollatura a cuore e senza spalline, la gonna era rossa a pois neri e arrivava fino a metà coscia. Sotto c'era un po' di tulle nero. Dietro si formava una scollatura a 'V' che si fermava poco più avanti della gonna. Ai piedi dei semplicissimi tronchetti neri.

Appena uscii, Chat, rimase a bocca aperta, letteralmente. Risi mentre pensai a Tikki. Il mio kwami dormiva dopo una giornata intensa e io l'avrei dovuta portare con me. Sarei stata costretta a portarmi la borsetta, dove ci infilai il telefono e la mia kwami ancora dormiente.

Uscii dall'edificio e vidi Chat che mi aspettava. Appena entrammo a scuola mi sentii tutti gli occhi addosso mentre Alya mi scattava le foto con il suo telefono.

Dopo la nostra entrata scese Chloè fasciata in un vestito giallo canarino con il top bianco. Quando mi girai vidi il mio gattaccio guardare quell'arpia ed in quel momento qualcosa si mosse dentro di me. Lo trascinai fuori e lui mi guardò con fare interrogatorio.

«Non mi stavi.. uh.. oh.. ehm.. calcolando!» dissi girandomi e dandogli le spalle. I miei lunghi capelli nascondevano quasi tutto lo scollo, ma questo non impedì al ragazzo di spostarmeli e di iniziare a baciarmi la schiena. Erano piccoli baci che mi stavano mandando in tilt in un modo unico.

In quel momento mi girò ed io mi sciolsi incontrando i suoi occhi verdi. Partì A drop in the ocean ed iniziammo a ballare, poi successe tutto in un solo attimo: mi ero avvicinata a lui, mi ero fermata a metà strada e subito dopo lui aveva azzerato le distanze poggiando le sue labbra sulle mie.

Quando ci staccammo, lui mi prese una rosa per poi metterla tra le mie mani.

«Sai, principessa, non pensavo che tu eri innamorata di me. Però, adesso, vorrei che tu diventassi la fidanzata di questo povero gatto che non ha un tetto dove vivere e-»

«Chat, stai esagerando.» roteai gli occhi prendendo la rosa, ma non mi accorsi di una spina e il dito la prese in pieno. Mi scappò un gemito di dolore quando sentii la mano di Chat che stringeva il polso in una presa ferrea.

«C-chat..» vidi nei suoi occhi, passare un lampo di malizia. Infatti le cose peggiorarono dato che avevo la faccia di tutte le sfumature del rosso.

Il cuore batteva a mille mentre osservavo Chat portarsi il dito ferito alla bocca per poi leccarlo. Sgranai gli occhi cercando di riprendere la lucidità persa, ma ormai ero un burattino nelle sue abili mani.

Fui risvegliata dai denti del gattaccio davanti a me. Aveva appena iniziato a mordicchiare il dito e il silenzio che aleggiava intorno a noi non aiutava. La paura che lui potesse sentire i battiti accelerati del mio cuore, era tanta.

Io non potevo fare niente se non arrossire come una bambina. Chat ti faceva provare emozioni forti anche attraverso uno sguardo, sono stata una stupida a non essermi accorta di lui fin da subito. Pensavo sempre che fosse un gatto viziato e pieno di se che non faceva altro che flirtare, ma sbagliavo.

Quando finì con la sua tortura mi guardò ed io non feci niente per evitarne un'altra. Le torture di Chat erano il mio punto debole. Sapevo dove voleva arrivare e sapevo dove volevo arrivare io.

Inutile dire che quella notte fu la più bella della mia vita.

La notte dove avevo ceduto con le barriere e mi ero lasciata trasportare.

La notte dove io e Chat siamo stati più vicini che mai.

Fine.

Sanità Mentale Scappata In Alaska.♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora