-Se continuiamo così non inizieremo mai.- gridava Alya.
-Sono io che devo posare accanto ad Adrien!- strillò la bionda attaccata al suo braccio destro. E Marinette iniziò ad innervorsirsi.
-Nooo! Io sono famosa a Hollywood, scegliete me!- anche Lila non ci scherzava, e più facevano così.. beh.. più il mal di testa di Marinette aumentava. La lotta con l'akuma di ieri sera le aveva divorato tutto il sonno.
-Ora basta..- una strana aurea le si formò attorno -Ieri sera quel maledetto akuma che suonava la tromba e ora voi due. La mia testa, dio.- borbottò tra se e se per poi sbattere una mano sul banco.
-Marinette! Sì, può essere lei la modella!- esultò Alya mentre si guadagnava un'occhiata stanca e spossata dalla ragazza.
Questo era stato l'incipit della storia. E ora, Marinette, si trovava negli improvvisati camerini della scuola a provarsi vestiti. Alya entrò con l'outfit da indossare e un paglio di occhiali, tutta sorridente.
Appena uscì, tutti gli occhi dei ragazzi erano su di lei. Era davvero carina, ma lei non se ne accorgeva poichè troppo concentrata a sbavare su Adrien.
-In posizione!- gridò Nino aggiustando la macchina fotografica. Era davvero molto determinato a vincere il concorso e senza Lila e Chloèera tutto più facile.
-Mari, sei bellissima.- disse Adrien rosso. Gli occhiali neri risaltavano il suo colore degli occhi e questo feve imbarazzare Marinette.
-G-grazie.. ma tu sei megli--
-Hai mai pensato di fare la modella?- sorrise lui mettendo un braccio sul suo fianco. Lei sorrise e Nino si affrettò a scattare la foto.
-E la prima è andata. Bravi tutti e due. Cambiate lo sfondo!- Marinette fu trascinata a forza da Alya che la fece subito cambiare.
-NO! IO NON ESCO VESTITA COSÌ! NO, NO E NO!- gridava la corvina cercando di abbassare il taglio del vestito nero.
-Marinette, stai bene?- Adrien aprì la porta seguito da Nino e la corvina si sbrighò a mettersi dietro la castana che si era portata una mano sugli occhiali.
-Dai Mari.. stai benissimo, esci di li.- Nino si stava per incavolare.
Allora, ad Adrien, venne un'idea. Prese il primo bastone che trovò, sorridendo quando scoprì che era la copia di quello del suo alter-ego, ma la sua attenzione fu attirata da una specie di bracciale con una sfera rossa a pois neri.
Sorrise alla Chat Noir e si avvicinò alla ragazza rimanendo bloccato per la bellezza di lei. Sembrava più adulta e faticava a pensare che avrebbe dovuto fare.. quello. Si mise in ginocchio e mise quella specie di bracciale nella coscia scoperta della ragazza. Subito dopo si alzò rosso e posò il bastone sulle sue spalle.
-Bene, siamo pronti.- gridò per poi stringere la sua mano e farla andare sul set.
-Non ti parlo più!- gridò la ragazza voltando lo sguardo e poggiando un piede sul muro di dietro.
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Sanità Mentale Scappata In Alaska.♡
FanfictionNon avevo niente da fare e -in collaborazione con due pazze- abbiamo creato questo libro per delle OS su Miraculous Ladybug. [♧]