Chapter 40

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Friday I'm in love, The Cure

Un raggio di sole filtrava dalle tapparelle accarezzando la guancia di Shawn, il quale aprì lentamente gli occhi assonnati.

I nostri corpi erano ingarbugliati in un intreccio di gambe e coperte, il mio viso era nell'incavo del suo collo e il suo profumo inebriava ogni mio senso. Nonostante la mia posizione, riuscivo ad osservare tutto ciò che volevo osservare: lui e i suoi occhi che, appena aperti, si posarono su di me.

"Buongiorno." Sussurrò con voce arrocchita ed impastata dal sonno.

Era, molto probabilmente, il suono più bello che avessi mai sentito.

"Giorno." Risposi mugugnando sul suo collo e provocandogli una risatina.

"Come ti senti?" Mi chiese stringendo un braccio attorno alla mia vita.

Il fatto che avessimo dormito insieme, in una posizione tanto scomoda quanto piacevole, non mi imbarazzava affatto. Il fatto che mi avesse baciata, non mi imbarazzava affatto. I suoi occhi su di me, non mi imbarazzavano affatto. In qualche modo sentivo che quella vicinanza era così giusta che tutti i miei precedenti tentativi di tenere Shawn alla larga da me si rivelarono una profonda sciocchezza. Ormai eravamo entrambi troppo coinvolti l'uno dall'altra, troppo in profondità nelle vene dell'altro, per poterci allontanare.

"Bene. Grazie per ieri notte."

"Già... Mi dispiace. Sai, per il bacio. Non sapevo in che altro modo fare." Farfugliò velocemente.

Appoggiai le mie labbra sulle sue in modo da zittirlo ed i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa.
Poggiai una mano sul suo petto per potermi sporgere di più verso di lui e sorrisi sulle sua bocca facendo scontrare i nostri denti quando, ricambiando il bacio, sorrise anche lui.

Per la prima volta sentii che entrambi eravamo consapevoli di quello che stavamo facendo e ci andava benissimo così.

"Devi impazzire più spesso, se questo è il risultato." Sussurrò mordendo dolcemente il mio labbro inferiore.

"Ma io sono già pazza."

"Forse lo sono anch'io allora."

"L'ho pensato da subito." Dissi appoggiando di nuovo le mie labbra sulle sue.

"Hai cambiato idea allora? Su di me?"

"Non l'ho mai pensata diversamente. Avevo solo paura di coinvolgerti in qualcosa di troppo grande."

"E ora non ne hai più?"

"Ho semplicemente capito che forse sei stato tu a coinvolgere me in qualcosa di grande."

La sua mano accarezzò delicatamente il mio zigomo mentre un sorriso si aprì sul suo volto.

Cosa mi stai facendo Shawn? Pensai, totalmente rapita dal suo sguardo.

Un bussare alla porta ci fece tornare alla realtà.

"Spero che siate vestiti e con le mani a posto!" Urlò allarmata la voce di Aaliyah fuori dalla porta.

Shawn scoppiò a ridere ed io mi alzai in fretta dal letto, separandomi da quelle braccia forti che mi avevano tratta in salvo la notte precedente.

Aprii la porta ad Aaliyah e le sorrisi.

"Buongiorno." Disse rigirandosi i capelli intrecciati tra le dita. "La colazione è pronta di sotto e..." La ragazzina sporse la testa per osservare il fratello e sorrise in un modo alquanto bizzarro.

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