capitolo 7- Mellon

9 0 0
                                    

" okay,  allora diana è una fata"
Affermo mentre bevo il mio american coffee
" già esatto,  la caratteristica principale delle fate è che ti ammaliano e che sono molto gelose,  infatti la loro loro emozione è l'invidia"
"Delle incantatrici di serpenti insomma"
" già, il brutto è che il serpente potrebbe essere chiunque "
" e come mai con te non ha funzionato? " sono curiosa di sapere come avesse fatto a respingerla,  dato che tutti i ragazzi della scuola le stavano sbavando dietro
" con quelli come me,  e molto probabilmente come te non funziona...  L'invidia genera la rabbia,  quindi si neutralizzano a vicenda"
" e quelli come noi cosa sono? "
Nei suoi occhi passa un guizzo di incertezza come se fosse titubante a rivelarmelo
" ecco,  Mellon" si gira a guardarmi negli occhi
" io non sono ancora sicuro di quel che tu sia"
"E tu cosa sei? "
"Io sono un cavaliere di drago"
Rimango con gli occhi fissi nei suoi,  ricordando la fiammella che si era accesa dentro essi.
" continuando a guardarmi così mi sciupi ti avverto" e sfodera un perfetto sorriso, mentre mi accorgo di essermi per un attimo smarrita
" si,  in effetti mi bruciano un po' gli occhi" gli ribatto
"Ma perché io non potrei essere come te? "
"Potrei trascorrere una giornata per elencarti i problemi ma sarò breve: sei femmina,  i cavalieri femmina si sono estinti ormai da tempo,  e sei ormai grande per scoprire il dono"
" invece di inventarti tutte queste scuse,  potresti dirmelo che mi credi una pappa molle"
" non ho mai conosciuto persona più testarda di te" e mentre lo dice mi sorride
" non sei l'unico a dirlo,  anche Lucas..  Oh,  eccolo,  hey Lucas"
Lui si gira,  mi guarda e se ne va
" ce l'ha ancora con me, perché gli ho dato buca"
" come mai? "
"Chiediti piuttosto chi salterebbe un'uscita vol suo migliore amico per andare con uno sconosciuto...  Così forse potrai darti risposta"
"Aah,  è un gelosone quindi? "
" tanto perché tu lo sappia: non gli stai per niente simpatico "
" non tutti apprezzano il mio fascino" mi risponde passandosi una mano tra I biondi capelli
"Lui to odia"
"Come sei esagerata ragazzina"

Odio quando mi prende in giro e quando mi chiama ragazzina,  è insopportabile,  quasi come Noel.

" devo andare ora" mi alzo del  scatto dalla sedia,  ancora qualche minuto in sua presenza e potrei sopprimerlo con lo sguardo
" ci vediamo" dice lui mentre mi allontano

William
" possibile che devi sempre disturbarmi?! " ero disteso sul letto a disegnare,  o meglio scarabocchiare,  quando arriva Diana.  Cavoli!  Avrei potuto essere mezzo svestito ( non credo che la cosa l'avrebbe dispiaciuta).
" dai Will,  permettimi di stare qui con te,  potrei fare da posa per uno dei tuoi disegni"
" vattene Diana,  vai a cercare qualcuno che stia al tuo servizio.  Non mi iletargo

" me la pagherai William,  e allora rimpiangerai tutto questo "
La mando fuori e sbatto la porta dietro di lei...  Dopo qualche minuto sento la porta scricchiolare e aprirsi
" ESCI SUBITO DALLA MIA CAMERA,  HAI ROTTO! " urlo irritato
" SCUSA,  NON VOLEVO DISTURBARE IL TUO RIPOSINO"

quella voce,  non quella di Diana,  mi volto di scatto e vedo dei lunghi capelli neri scivolare oltre la porta.

"Aspetta" mi precipito fuori in corridoio e la fermo prendendole un polso
" scusa,  pensavo fossi Diana,  non volevo urlarti contro" incrocio i suoi limpidi occhi verdi e per un attimo mi lascio trasportare,  solo per un attimo. 

Mellon inizia a piangere,  grosse lacrime le rigano le guance rosee per il freddo. Le poso una mano sulla schiena e l' accompagnò verso camera mia,  la faccio sedere sul mio letto e mi soffermo a guardarla.

Cosa avrà potuto rompere quella lastra di ghiaccio del suo viso?

" vuoi parlarne? " le chiedo dopo qualche minuto,  ho un pò paura che mi sbotti addosso dicendomi di farmi gli affari miei,  invece si asciuga gli occhi con la manica della felpa e dice
" Lucas,  mi ha detto chiaro e tondo che l'ho deluso e che vedermi lo disgusta" fa una pausa e tira su col naso
"E poi se ne è andato con Diana"
" dovevo aspettare lo da lei,  solo lei poteva progettare un colpo tanto maligno" dico pensando ad alta voce

"Mi ha detto che lo disgusto" ripete lei ricominciando a piangere.

Non so perché ma l'abbraccio e inizio a passarle la mano sulla schiena per consolarla,  rimango in silenzio... In questi casi è meglio tacere. Mi accorgo di quanto sia fredda,  anzi gelata,  solo ora mi accorgo che deve esser corsa da chissà dove senza una giacca per venire qui,  chissà come ha fatto a trovare il quartier generale.

" sei congelata, Mellon,  aspetta che ti prendo qualcosa" mi slego dall'abbraccio e prendo dall'armadio una felpa pesante. Mi volto per porgerla e la vedo stesa sul mio letto,  stremata che dorme.

Non posso svegliarla chissà quanto sarà stanca
Ma se entra qualcuno cosa penserà?
Non tutti fanno brutti pensieri come Diana
È bella quando dorme
Già,  sembra un drago in letargo
Sorrido al pensiero che colei con cui non passo più di cinque minuti senza insultarci aria dormendo come un angelo sul mio letto.

La sollevo e la poso sotto le coperte, mi siedo sulla porto a e guardandola mi addormento

Mellon
Mi passo una mano tra i capelli che irrimediabilmente rimane incastrata in qualche giganormico nodo.  Apro gli occhi ancora impastati dal sonno e cerco di togliere le incrostature intorno agli occhi.
Finalmente riesco ad aprirli e metto a fuoco la stanza

Dove mi trovo?  Non ricordo di essere tornata a casa,  chissà come sarà preoccupata mamma

Prendo il cellulare e le mando un messaggio dicendole che sono da una mia amica e che va tutto bene...  E mi trovo dieci chiamate perse da mamma...  Madri iperprotettive!

Sposto le coperte e mi alzo... COPERTE??  nel letto di chi ho dormito??  Mi giro e vedo una figura dormire sulla poltrona di fianco al letto. I riccioli biondi gli ricadono sul viso...
" William? " chiedo sottovoce,  per paura di svegliarlo
Lui apre di scatto gli occhi
" si dimmi bella addormentata" tira su la testa e mi sorride
" dammi una buona spiegazione del perché ho dormito sul tuo letto"
" diciamo che ieri sera sei venuta da me in lacrime e poi sei crollata,  cosa dovevo fare se non metterti nel letto a dormire? " e apre le braccia come per giustificarsi
In quel momento tutti gli avvenimenti del giorno prima mi si ribaltano contro come un uragano

Lucas...  Delusione...  Diana...  L'abbraccio di William

Le lacrime minacciano di scendere ma io le ricaccio indietro scuotendo la testa, nel mentre mi borbotta la pancia,  non ricordavo più che è da pranzo di ieri che non mangio
" vieni,  andiamo a prendere qualcosa da mangiare...  Tanto sono le sei e a quest' ora non ci sarà nessuno in giro"
Scuoto la testa confusa " dove siamo?"
" al quartier generale...  Ah,  tra l'altro come hai fatto a trovarlo e ad entrare? "
Mi sforzo di ricordare " non lo so,  ero sconvolta...  Ho corso finché non sono arrivata davanti ad un portone che aveva l'aria familiare,  sono entrata e dopo un po' ho trovato la porta con la targhetta col tuo nome e sono entrata"
" strano" rifletté ad alta voce,  ma non avevo voglia di sapere perché fosse strano... Avevo troppa fame

Mellon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora