《Ho la nomina di cattiva ragazza e sapete il perché? Per il semplice fatto che prima o poi si cambia , anche il diavolo prima era un angelo. 》
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Questa e la storia di Sam Williams
Giovane ragazza di 17 anni ..
E una ragazza molto chiusa in se ste...
"Williams svegliatiiiii" "Ma che cacchio? Williams sei morta?" Aprì gli occhi e parlai. "Ma che cacchio vuoi mamma fammi dormire" "Ebete non sono tua madre sono Emiliano" Aprì gli occhi di scatto e parlai "Ma che ci fai qui a casa mia ?" "Volevo scusami perché prima ti ho baciata e poi ho baciato quella" "Non preoccuparti lo so che sei un cretino e lo sei con tutte" Poi aggiunsi "Non chiedi mai scusa perché me lo hai detto , non siamo neanche fidanzati per dirmelo" "Lo so dire scusa non è il mio forte ma volevo dirtelo perché so che dietro la tua corazza forte c'è una ragazza timida e socievole che ci e rimasta male. Ora vorrai ammetterlo o no ma tu ci tieni a me come io ci tengo a te si vede da come hai reagito ." "Non sto capendo dov'è Giambelli? " Lui mi guardò perplesso "E uno scherzo? Tu non sei cosi. Esci dalla mia casa"dissi Lui uscì senza parlare. Non so perché reagì così , forse perché mi ha detto che ci tiene a me .non so ho paura che mi deluda. Dopo un po che Giambelli era uscito andai in bagno. Poi mi vestì con una maglietta bianca come le mie adorate converse , e dei pantaloncini neri. Mi truccai e raccolsi i capelli in una perfetta coda. Uscì per prendere un po d'aria, ne avevo bisogno. Chiesi il permesso a mia madre se potevo andare dal parrucchiere e lei acconsentì. Sfoltì e tagliai di poco i capelli. Decisi di farmi sotto i capelli azzurri. Non so perché ma volevo cambiare.
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Uscita dal parruchiere andai al parco . "Hey ciao" sorrise Daniel "Hey Daniel come stai?" "Bene tu?" "Bene. Come mai qui" "Beh ecco sono qui con mio figlio Mattia." "Che bel nome .wow sei giovane da quanto tempo sei sposato? " "Ero fidanzato da quando avevo 16 anni ai miei 17 anni diventai padre. Amavo questa ragazza e lei amava me. Avevamo intenzione di sposarci ma due mesi dopo che nacque mattia lei morì in un incidente stradale. Da lì smisi di credere nell'amore" "Mi dispiace " dissi quasi con le lacrime agli occhi. "Non preoccuparmi . Ti va se andiamo a prendere un gelato? " "Si certo "dissi e lui sorrise. "Mattia vieni andiamo a prendere il gelato" "Si . Lei chi e" "Lei e sam una mia amica". "Qual'è il tuo colore preferito?"mi domandò "Nero e il tuo? " "Blu". Parlammo e Mangiammo dei buonissimi gelati . Avevo passato una bella serata tra chiacchiere e risate. Daniel non è come emiliano. Non capisco il perché siano così diversi e sembrano odiarsi infondo sono fratelli devono volersi bene. Andai a casa con un sorrisone che notò anche mio fratello. "Hey sam tutto bene? Perché hai un sorriso da Ebete? " "Cretino non sono affari tuoi e si sto bene". Sentivo qualcosa nello stomaco quando parlavo di Daniel ma era molto più forte quando mi trovavo con Emiliano. La mattina successiva per fortuna era sabato. Mi alzai verso le 10:30 e mi lavai anche i capelli. Questa sera ci sarà la festa. Mi boccolai i capelli e indossai dei pantaloncini neri e la maglietta lilla. La mattinata la passai a studiare fino alle 12:00. Volevo rimanere libera la domenica. Verso le 12:30 sistemai la mia camera e la casa assieme a mia madre. Parlammo del più e del meno. Durante il pomeriggio mi addormentai . In questi giorni sono proprio stanchissima. Mi svegliai alle 17:30 e andai in bagno mi lavai e mi vestì per la festa.
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Vestito lungo nero come anche il tacco alto che portavo. Verso le 19:20 uscì di casa e mi avviai per la scuola. "Hey "dissi a Cata. "Hey andiamo? " "Si". Gli spiegai la strada . Arrivammo lì verso le 23:00. Vidi Emiliano che come me aveva bevuto troppo "Allora signorina anche tu qui? "Mi domandò "Certo". Passammo la serata "insieme".
La mattina successiva mi alzai E sentì un profumo da me poco conosciuto . Mi girai e vidi Emiliano "Aaaaaa"urlai Si svegliò al volo e mi tappó la bocca "Perche urli? " "Dove sono e perché sono con te?" "Sei a casa mia . Ieri ti ho portata qui eravamo ubriachi e siamo stati insieme" Ne parlava come se niente fosse. "E ora che facciamo? "Dissi.
