CAPITOLO 2

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Londra, la Tana. 26 febbraio 2027

Nessuna persona avrebbe mai creduto a ciò che stava accadendo fuori, a meno che quella persona non avesse assistito personalmente alla scena.

I mangiamorte erano riuniti intorno a tre persone che stavano al centro di un cerchio e vari simboli strani tracciati nel terreno.

Harry non riusciva a capire chi fossero gli uomini in ginocchio al centro della figura, ma gli bastò scorgere i loro capelli per capire: Lucius e Narcissa Malfoy più la moglie di Draco, Astoria, erano a terra davanti alle fila dei seguaci del Signore Oscuro.

Solo allora i ragazzi si resero conto degli strani oggetti che volavano in aria; non erano creature magiche o altri oggetti magici, ma droni babbani con degli strani simboli rossi dipinti sul metallo, che risaltavano sul materiale grigio scuro.

Il silenzio che si regnava fino ad allora fu interrotto da una voce che Harry, Ron ed Hermione conoscevano troppo bene. Una voce da pazzo, simile a un sibilo.
"Uh guarda" cominciò la voce "chi avrebbe mai detto che sareste state voi le mie prime vittime?"

Dopo questo, lampi verdi si abbatterono sui serpeverde e la terra si mosse.

***
New York, Stark Tower. 26 febbraio 2027

Quando tutti si ripresero dallo shock generale si buttarono subito a terra.

A parlare era stato un robot, non grosso quanto Visione o Ultron, ma pur sempre un robot.

Un robot alto un metro o poco più spuntò dalla porta e cominciò a sparare agli uomini.

Il primo pensiero di Pietro Maximoff, riportato in vita, fu: "Muoio per colpa di una lattina ambulante e quando torno i suoi amici vogliono ri-usarmi come bersaglio. Quasi quasi stavo meglio nel buio più totale"

Il ragazzo super veloce afferrò i Barton e li portò vicino alla parete in un attimo, esattamente un momento prima che alcuni droni fuori dalle finestre cominciassero a sparare.

Fortunatamente e quasi stranamente non ci furono feriti. La sala era praticamente esplosa ma nessuno si era fatto niente e ciò fece pensare a Tony che forse chi comandava quegli affari li voleva vivi.

La domanda era: chi comandava i droni? Non lo sapeva, ma poteva scoprirlo.

Ordinò a Pietro di portare tutti al riparo mentre lui e Steve dovevano raggiungere il suo laboratorio. Facile a dirsi.

"SONO DI TUA CREAZIONE QUESTI AFFARI, STARK?" urlò il capitano per farsi sentire dall'amico in mezzo a tutto quel trambusto.

"OH DI SICURO, LIBERO DECINE DI DRONI ARMATI E UN SIMPATICO ROBOTTINO PER METTERE FINE ALLE NOSTRE VITE CON STILE." ribattè Iron Man, che intanto aveva rischiato di cadere.

"OH BEH, POTEVI RIASSUMERE TUTTO SEMPLICEMENTE DICENDO: HO FATTO RISORGERE ULTRO-" Steve si fermò. Quella idea che aveva sempre creduto impossibile poteva essere realtá.

Ma come era possibile che quella stupida creatura infernale fosse di nuovo tra loro? Visione non l'aveva distrutta?

Anche Tony dovette pensare a qualcosa del genere dato che si astenne dal fare commenti sulle stupide idee del capitano.

Nonostante Steve fosse più veloce e in forma di Tony, il miliardario conosceva ovviamente meglio casa sua e ciò gli diede vantaggio sul supersoldato che doveva seguirlo.

Rogers teneva così tanto gli occhi fissi su Tony per paura di perdersi che rischiò di essere schiacciato da una trave.

"Cazzo!" urlò il biondo mancando la trave per un soffio.
"WOO, E SIAMO A DUE IN UN GIORNO SOLO. DAVVERO I MIEI COMPLIMENTI ROGERS, SI VEDE CHE LA VECCHIAIA HA EFFETTI ANCHE SU DI TE. NON MORIRÒ FINCHÈ NON TI VEDRÒ E SENTIRÒ BESTEMMIARE AL BAR GIOCANDO A CARTE!"

Revenge || Multifandom [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora