CAPITOLO 3

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Hogwarts, ufficio della preside. 26 febbraio 2027

Il gatto argenteo, dopo esser saltato tra le figure oscure e averle rincorse, sparì con un bagliore quasi accecante.
L'anziana ma ancora lucida donna, la preside di Hogwarts Minerva McGrannit, aveva ancora il braccio destro teso e la mano stretta sulla sua bacchetta, temendo per un attimo che i dissennatori potessero tornare.
Il lungo mantello scuro della donna che frusciava sul pavimento per colpa del vento era l'unico, anche se quasi impercettibile, suono udibile.
Quando finalmente tornò la calma la strega si rilassò e uscì dal proprio ufficio velocemente.
I dissennatori erano stati cacciati, come era possibile che fossero arrivati ad Hogwarts senza che nessun mago se ne fosse accorto?
Il Ministero non avrebbe dovuto controllare e impedire cose come queste?
La donna si poneva così tante domande che le girava la testa, così tanto che fu costretta a camminare più lentamente per evitare di cadere a terra, sul pavimento di pietra.

"-Minerva, ho visto dei dissennatori. Cosa è successo?-"
La voce di Albus Silente risvegliò la professoressa di trasfigurazione dai propri pensieri.
"-Albus...non lo so. Non so come mai quei dissennatori fossero qui. Non ne ho la più pallida idea.-"
Detto ciò la donna scese le scale e andò verso la sala grande senza dare tempo all'uomo dalla folta barba bianca di ribattere in alcun modo.
L'ex preside, dalla sua cornice, vide solo dalla finestra la donna evocare il suo patronus, e spedirlo con un messaggio a Kingsley, l'attuale ministro della magia.

***
Londra, Ministero della Magia. 26 febbraio 2027

Shacklebolt continuava a respingere le figure scure e incappucciate che avevano giá ucciso alcuni dei suoi uomini, ma erano davvero troppi.
Anche altri maghi si erano uniti lanciando l'Incanto Patronus per mandare via le creature dalle scale, ma era complicato.
Animali d'argento fluttuavano dappertutto lanciandosi sugli esseri.
Kingsley non riusciva a spiegarsi da dove venissero quei dissennatori, ma soprattutto come avevano fatto a comparirne così tanti all'improvviso. Il numero superava forse la quantitá di quelli che erano impiegate come guardie ad Azkaban prima che essi cominciassero a essere dalla parte del Signore Oscuro, Voldemort.

La lince del ministro caricò una delle creature, mentre animali di ogni tipo facevano lo stesso nel resto della stanza.
Shacklebolt non aveva mai visto così tanti patronus in una volta, ce ne erano di ogni genere; cani, lupi, leoni, orsi, volpi, aquile e perfino uno scoiattolo.

Alcuni dissennatori se ne andarono al passaggio di un gatto argenteo che una volta arrivato davanti al ministro cominciò a parlare con la voce dell'anziana Minerva McGrannit, la preside della scuola di magia più importante del mondo.

***
New York, Stark Tower. 26 febbraio 2027

Quando i due uomini entrarono nella stanza rimpiansero di averlo fatto.
Le armature di Iron Man avevano preso vita propria e sparavano a destra e a manca.
Tony e Steve si buttarono subito dietro a un tavolo rovesciato, usandolo per proteggersi dai proiettili.
Il biondo, preso un cacciavite, lo lanciò con tutta la forza che aveva in corpo contro un'armatura, sperando inutilmente che essa cadesse a terra o almeno smettesse di sparare.

"Queste sono le armature di Iron Man... Steve, pensavi veramente di poterle mettere fuori uso così semplicemente?" Rogers scosse la testa.
"Quelle cose sono praticamente indistruttibili" pensò infine.

Stark intanto si lanciò verso alcuni armadietti aprendone uno velocemente. Tirò fuori da esso una valigetta nera e piccola con sfumature violacee, su cui spiccava in argento luccicante il simbolo dell'infinito.
"-Ehy, Capitan Ghiacciolo! Andiamocene da qua!-"
"-Con estremo piacere!-" rispose il supersoldato alzandosi di scatto.

Revenge || Multifandom [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora