Capitolo 8

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"Luisa, mi fa male il petto."

Quella frase continuava a riecheggiare nella mia testa.
Patrizia aveva avuto un crollo e io mi ritrovavo nella sala d'attesa dell'ospedale, nel panico più totale, con affianco i suoi genitori.
Non riuscivamo a stare seduti, sembrava che stessimo facendo una staffetta da come ci muovevamo per la stanza.

Non sapevo cosa fare, avrei tanto voluto chiamare Jason, dirgli di venire da me, di essere presente per me, ma sapevo di non potermi aspettare più niente da lui. Non aveva mai realmente tenuto a me.
Per fortuna avevo cancellato il suo numero, in maniera di non rischiare di chiamarlo in momenti come questo.

Andai un attimo a prendere un caffé dalla macchinetta dell'ospedale. Appena mi girai mi scontrai contro qualcuno, rovesciandomi tutto il liquido addosso.

Sollevai lo sguardo, imprecando a bassa voce. I miei occhi si ritrovarono bloccati negli occhi verdi di Jason.

Era sempre bello, anche dopo tutto questo tempo.

Avevo deciso di troncare i rapporti con lui da quando avevo saputo della gravidanza di Margherita. Aveva avuto la sua occasione per spiegarsi ma non l'aveva colta.

Da quel giorno era passato poco più di un mese.

Mi risvegliai dal mio stato di trance apparente e notai che al suo fianco c'era proprio Margherita.

"Ecco la coppia dell'anno. Incomincia la festa." Dissi freddamente.

"Ciao Liz." Mi rispose Jason accennando un sorriso.

"Oh no prego, non ti disturbare. Pulisco io il casino che hai combinato. Almeno QUESTO casino si può sistemare." Ironizzai sottovoce, cercando di togliermi la macchia di caffè dalla maglietta.

"Lei dov'è?" Mi chiese Margherita con aria preoccupata.

Non potevo pensare davvero che le fregasse qualcosa di Tris, dopo tutto ciò che le aveva fatto.

Tornai dai genitori di Patrizia, senza degnare la ragazza di una risposta.

Poco dopo vedemmo arrivare una dottoressa che chiese se ci fosse qualche persona presente parente di Patrizia.

Vidi i suoi genitori che confabulavano con la donna. Mi sembravano sollevati.

Appena tornarono chiesi subito notizie alla madre.

"La situazione di Patrizia è stabile ora, ma dovrà rimanere all'ospedale per un po' di tempo. I dottori la vogliono tenere sotto controllo per capire se riuscirà davvero a rinsavire o se la malattia avrà la meglio."

Non sapevo come prendere queste frasi. Non volevano dire niente, la situazione era sempre uguale.
Tris poteva guarire come poteva morire, così, da un momento all'altro.

Mi tornai a sedere in sala d'attesa, mettendomi comoda e preparandomi a passare una lunga notte di ansia in ospedale.

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Ciao gente :)
Incredibile ma vero, non sono morta.
Finalmente dopo un anno ho deciso di riprendere in mano questa storia.
Questo capitolo è un po' corto ma prometto che in futuro ne arriveranno altri più lunghi e pieni di nuove notizie.
Spero che apprezziate.
Un abbraccio,

-Viola

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