Capitolo 1♠️

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3:40 AM
Harleen era stesa sul suo letto a fissare il vuoto con un sorriso stampato sul volto, era rimasta sveglia a cercare informazioni sul Joker.
Una persona enigmatica, egocentrica, bipolare, schizofrenica ritenuta pazza.
Non si sa niente del suo passato, il suo nome, dove sia nato, se aveva o ha una famiglia.
Lei ripensò alla conversazione con Gordon e la dottoressa Turner

"Dice che in suo nome le piace, lo fa sorridere e a lui piace sorridere"

Beh... A lei non sembra così divertente il suo nome e neanche così bello.

D'altronde è uno psicopatico, pretendeva veramente di capirlo?

I suoi pensieri iniziarono a dilagare fino a quando sentii la porta aprirsi.
Vide Cara sulla soglia con una faccia assonnata.
"Vuoi smettere di battere i piedi contro il muro?" Chiese lei spazientita
"Scusa... Sono agitata per domani!" Disse piano battendo i piedi
"Harleen... Dormi" disse lei per poi tornare in camera
Harleen seguì il suo consiglio e si infilò sotto le coperte calde osservando dalla piccola finestra il paesaggio tenebroso di Gotham, così grigio e monotono.
Finché non si accorse di un ombra nera nel cielo.
Batman.

Arkham Asylum 8:30
Era nel suo ufficio, stava fissando il vuoto lasciando che l'ansia si impossessasse di lei.
Qualcuno bussò alla porta e aprì senza aspettare risposta.
"Quinzel devi andare dal Clown" disse la dottoressa Turner riportandomi alla realtà.
"Si certo" rispose piano Harleen
Prese il suo bloc-notes grigio,una penna e la borsa nera di pelle dove ripose con cura i due oggetti.
Il lungo corridoio bianco le metteva agitazione, angoscia, paura.
Harleen non era mai stata una ragazza impavida, lei prima di fare qualcosa si faceva mille domande, ma questa volta no.
La dottoressa si fermò e Harleen fece lo stesso, due grandi guardie affiancavano la porta di ferro noncuranti della presenza delle due donne.
"Loro sono Trevor e Steve se il Clown diventa violento in qualche modo premi il pulsante rosso sotto il tavolo... E buona fortuna" disse lei andando via.
Harleen sorrise alle due guardie ed entrò nella stanza, lui era lì ,seduto su una sedia in mezzo alla stanza con una camicia di forza bianca.
Harleen si sedé davanti a lui, a separarli un piccolo tavolo di ferro.
"Buongiorno dottoressa Quinzel! Dormito bene?" Chiese Joker entusiasta
"Si, grazie lei?" Rispose incerta
"Sicura? A delle grandi fosse sotto agli occhi! Comunque io molto bene grazie" disse sorridendo
Harleen stava per fargli una domanda ma lui la precedette.
"Sa ho saputo molto su di lei! E lo sa cosa mi é piaciuto? Il suo nome... Interessante no? Harleen Quinzel, se lo si cambia un po' viene Harley Quinn, mi fa sorridere questo nome!" Esclamò lui compiaciuto
"Si come Arlecchino, l'ho sentito nominare" disse Harleen scrivendo sul bloc-notes quel nome Harley Quinn.
"Lei mi sa dire perché si trova qui?" Chiese la ragazza.
"Certo, io sono qui perché le persone,tipo Batman, sono noiose!" Esclamò lui lasciandosi cadere sulla sedia
"Che vuole dire,Joker?" Chiese la dottoressa non capendo cosa volesse dire il Clown.
"Vedi,Harley, le persone spesso non apprezzano la comicità, sono talmente immersi nelle loro noiose vite che non vedono il lato divertente delle cose! Ad esempio il ragazzo a cui ho sparato al club prima di essere portato qui, è morto perchè la pallottola ha trapassato un altro uomo! Esilarante il destino! Poi la sua faccia era così divertente!" Harleen era sconvolta da quel racconto, non ci trovava niente di divertente, ma dopotutto lei era sana di mente.
"Harley ,non lo trovi divertente?" Chiese lui piegando la testa
"No" disse lei a testa bassa
"E non mi chiami Harley mi chiami Dottoressa Quinzel per favore" disse la dottoressa scarabocchiando il bloc-notes
"Perché dottoressa? I suoi amici non la chiamano Harley?" Chiese l'uomo davanti a lei con la testa sempre piegata
"No, non ho molti amici" disse Harleen alzando la testa.
Incrociò gli occhi celesti di lui, forse l'unica parte umana che gli era rimasta.
"Posso diventare il primo,Harley" disse lui
"Perché si scontra sempre con Batman,Joker?" Ammiccò lei
"Mi chiami Mr.J, comunque perché è così serio! Un guasta feste! Interrompe sempre i momenti più divertenti, ma gli sono riconoscente, solo un pochino, perché è grazie se sono quel che sono, è grazie a lui che la mia vita è divertente!" Disse lui guardandola negli occhi
"In che senso 'è grazie a lui se sono quel che sono' ?" Chiese corrugando la fronte Harleen.
"Dottoressa Quinzel, non penso di potermi già fidare di lei" disse lui avvicinando il viso a quello della dottoressa, che lo ritrasse all'indietro.
"Certo che si può fidare" disse
"Allora tolga quel coso su cui scrive e spenga il registratore" fece un sorriso lui
Misi via il blocchetto stavo per spegnere il registratore ma una voce mi fermò.
"Tempo scaduto" mi girai Trevor era sulla soglia con kalashnikov in mano
"Bel giocattolino... Trentin?" Lo prese in giro il pagliaccio
"Zitto clown se non vuoi finire male" lo avvertì Trevor, uscendo dalla stanza.
La ragazza prese la borsa di pelle nera e la appoggiò sulla spalla alzandosi dalla sedia.
"A domani Mr.J" disse la dottoressa
"Dillo, dillo ancora baby" disse lui buttando la testa all'indietro
La dottoressa sorrise ed alzò gli occhi al cielo
"Mr.J?" Ripeté la ragazza
"Arrivederci Harley" disse l'uomo dai capelli verdi con la testa sempre buttata all'indietro e iniziando a ridere.
Harleen uscì dalla stanza lasciandolo solo nelle sue risate.
"Com'è andata?" Chiese subito Steve mentre Trentin, cioé Trevor entrò a prendere Joker
"Bene, è molto strano, lui" disse la bionda sorridendogli
"Ci farà l'abitudine dottoressa,comunque piacere Steve Trent" le allungò la mano
"Piacere Harleen Quinzel, puoi darmi del tu comunque" disse Harleen stringendola
"Certo Harleen, Anche tu, allora a domani?" Chiese Steve
"Certo"sorrise svogliatamente
Stava per andarsene ma dalla porta di ferro uscì lui, aveva la bocca piena di sangue, ma mi colpì il fatto che non aveva la camicia di forza, si avvicinava ad Harleen a passo lento costringendola ad indietreggiare.
"Mi chiedevo Harley, domani possiamo fare una seduta più ecco...lunga?" Chiese Mr.J con un sorrisetto
"Io ecco..." Lei Non finì la frase che Steve era sopra Joker mettendogli le manette.
"Dov'è Trevor clown?" Urlò Steve spazientito
"Dentro, forse è ancora vivo" rise il Clown
Steve Ringhiò
"Harleen puoi stare con lui un secondo, mentre guardo se Trevor sta bene?" Chiese guardandola
"Beh! Tutta questa confidenza Steven! Comunque ti ripeto che il tuo amico non sta bene" disse lui irritato
"Mi chiamo Steve pagliaccio"sbuffò la guardia poi lo lasciò ed entrò nella stanza.
Joker balzò in piedi.
"Harley Harley Harley lo sai che sei così... Carina!" Disse lui passandomi le mani legate dalle manette sulle labbra, lei fece un passo in dietro.
"Oh perché scappi piccola? Mica ti ammazzo" disse lui avvicinandosi
"Dai vieni qui" si trovò con la schiena contro il muro e il suo fiato sul collo
"Mr.J" disse piano cercando di scansarlo
"Oh non ti allontanare piccola dai" disse questo prima di cadere a terra.
"Ti ha fatto male?" Chiese da lontano Steve
"No...gli hai sparato?" Sussurrò lei preoccupata
"No sedato"disse lui
Tirò un sospiro di sollievo
"Trevor?" Chiese guardando Mr.J
"Non è morto, è svenuto,ho già chiamato i rinforzi" disse lui guardando a terra
"Dio" sussurrò la dottoressa guardando ancora Joker.
Steve gli tirò un calcio.
"Bastardo" sussurrò quasi con paura,per non farsi sentire da lui.
Perché lui aveva davanti il principe del male, il principe dell'inferno.
Forse perché questo posto è l'inferno e lui è l'unico che l'ha capito.
A/N
Spero vi piaccia la storia e sorry per gli errori.
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