Inferno travestito

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Eccomi qua sul mio letto a fissare il soffitto nella speranza di trovare una buona scusa per non andare a scuola: potrei dire a mia mamma che mi sta venendo una malattia molto contagiosa e per non far ammalare tutti i miei compagni dovrei stare a casa a guardare la TV non parlando con nessuno per paura di poterlo infettare.
Ma questa poteva essere una scusa plausibile se io avessi 5 anni e non avessi cambiato scuola 5 volte; per mia mamma era molto importante che io mi trovassi bene con i miei compagni e che le tre regole fondamentali ( rispetto, educazione e disciplina) venissero applicati su tutti.
Io però ero il contrario di quello che mia mamma sognava: arrivavo tardi a scuola, gli rispondevo male se mi alzava prima delle 7:30 e non socializzavo con più di tre persone.
Ecco non posso più ritardare.... È arrivato il momento: mi alzai dal letto e mi misi un paio di jeans strappati con un cardigan grigio per far vedere a tutti che mi faceva schifo il primo NUOVO giorno di scuola; volevo mettermi le mie amate vans ma per dare uno spiazzo di colore decisi con molta fatica di mettermi le allstar originali bianche. Scesci le scale, arrivai in cucina e per saltare le chiacchierate con mia madre sul fatto che dovrei migliorare il mio modo di comportarmi, presi una mela e scappai fuori dalla porta incamminandomi alla fermata con l'iPhone in tasca e le cuffie nelle orecchie. Mi ricordo che a Los Angeles c'era un ragazzo di nome Lucas con cui ero diventata migliore amica e mi aspettava sempre per prendere l'autobus così potevamo parlare e stare insieme; mi sono molto affezionata a lui forse l'unica persona che mi ha fatto stare bene ed è riuscito a farmi sorridere: immaginate il trauma quando mia mamma mi viene a dire
che dobbiamo tornare in Italia e lasciare tutto. Non dimenticherò mai l'espressione sul volto di Lucas quando noi ci separammo; non siamo più in contatto da un mese circa e mi manca terribilmente per questo non voglio più affezionarmi a nessuno perché so che dopo lasciarlo mi farebbe più male; comunque apparte i ricordi sono qui davanti alla mia nuova scuola devo soltanto attraversare il corridoio ed entrare nella classe 5C ma qualcosa mi blocca mi sento sfiorare la mano e...

La falsità del "C'era una volta"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora