Scommessa D'amore ~Park Jimin~ REVISIONATO

08

Apro gli occhi spaventata.

È successo di nuovo

Prendo il telefono e noto l'orario, le 6.

Sospiro e scendo dal letto andando poi in cucina per fare colazione.

<Buongiorno, già sveglia?> mi domanda sorridendo Lily porgendomi il piatto con la colazione.

<Si, per colpa di un incubo mi sono svegliata> rispondo iniziando a mangiare.

Vedo lo sguardo di Lily su di me, la conosco benissimo e so che vuole chiedermi quello che ho sognato.

<Lily, conosco questo sguardo e ti puoi scordare che io ti racconti tutto.>

Lei sospira e si gira iniziando a sistemare la cucina.

Da quel giorno, la mia vita cambiò. Non ero più me stessa e per questo motivo avevo lasciato casa. I miei genitori non mi hanno perdonato per la scelta che ho fatto.

Finisco di mangiare la colazione e vado di sopra per prepararmi.

-------------------------------------------

Entro in classe e mi siedo al mio posto, prendo il mio cuscino da sotto il banco e lo appoggio su di esso.

<ora sono diventato trasparente? Non si saluta?> mi domanda una voce.

Alzo lo sguardo e vedo Jimin di fronte a me.

Che ci fa lui qua?

Lo guardo restando in silenzio.

<Sei diventata anche sorda per caso?>

Chiudo gli occhi sospirando.

Un giorno di questi lo uccido.

Jimin avvicina il viso verso di me e mi guarda negli occhi.

<Da oggi sarò un tuo compagno di classe, quindi ci vedremo più spesso noi due.> mi dice sussurrando facendo un sorriso.

<Oh ma guarda salto dalla gioia> dico fingendo di esser felice della notizia.

<Non sei divertente> mi dice per poi mettersi seduto di fronte a me.

<Chiederò al preside di farmi spostare in un'altra classe, avere te qui mi fa solo incazzare.> dico per poi alzarmi e andare verso la porta.

Jimin, sentendo quello che ho detto, si alza e mi afferra il polso, mi spinge verso il muro e mi guarda negli occhi prima di far unire le nostre labbra.

Spalanco gli occhi per la sorpresa non riuscendo a muovermi, le sue mani mi stringevano i polsi mentre con la lingua assaporava le mie labbra.

Non capisco perché non mi lascia in pace.

Il mio cervello si spegne e il mio corpo si muove da solo. Jimin nota che non faccio resistenza e, quindi, mi lascia le braccia portandole sulle sue spalle. Ricambio il bacio aprendo leggermente le labbra facendo entrare la sua lingua. Mi assapora ancora di più.

Porto una mano tra i suoi capelli e lo stringo a me, Jimin a quella mossa, mi afferra i fianchi e mi porta vicino al mio banco facendomi sedere sopra. Porta una sua mano sulla mia guancia spingendomi ancora più vicino a lui approfondendo sempre di più il bacio. Ansimo leggermente sulle sue labbra e allargo le gambe portandole sui suoi fianchi sentendo la sua erezione sulla mia intimità.

Jimin a quel gesto, sospira dolcemente.

<Se continui così poi non mi fermo> mi avverte sussurrando sulle mie labbra.