Scommessa D'amore ~Park Jimin~ REVISIONATO

19

Jimin pov.

Io e Lily arriviamo al parco e ci sediamo in una panchina.

<Raccontami tutto quello che hai visto.> mi dice Lily.

<Ho visto quel ragazzo che toccava Stefy e sono entrato per fermarlo. Stefy era troppo spaventata per dirmi chi era, da come ti comporti suppongo che tu sai già chi è.>

<Si, so chi è. Non posso dirti di più, è una cosa che deve fare Stefy, deve essere lei a dirti tutto. Comunque il ragazzo si chiama Jackson, era un nostro amico. Più di questo non posso dirti, mi dispiace.>parla tenendo lo sguardo basso.

La guardo e gli prendo la mano, lei alza lo sguardo e mi guarda.

<Con Stefy faccio sul serio, Lily. So quanto ci tieni a lei e vorrei la tua approvazione, quindi, ti prego, dammi la possibilità di dimostrarti che a Stefy ci tengo.>

Lei continua a guardarmi per poi sospirare.

<Ok, va bene, ma ti avverto, se la fai soffrire ti tiro un calcio in culo.> mi dice seria.

Io annuisco e ci alziamo per ritornare a casa.

Entriamo in casa e trovo Jungkook in cucina.

<Siete tornati.> dice Jungkook.

<Stefy?> domanda Lily.

<Si è addormentata mentre gli parlavo.> risponde a Lily guardandola.

Lei annuisce. <Grazie, ora però andate a casa, si è fatto tardi.>

Sia io che Jungkook usciamo di casa e ci dirigiamo verso la casa di Jungkook.

<Lily ti ha detto chi era quel ragazzo?> mi domanda Jungkook rompendo il silenzio.

<Si, mi ha detto solo che si chiama Jackson ed era un loro amico. Ti per caso conosci un certo Jackson?>

<Dal nome non mi dice nulla, ma forse se lo vedessi potrei ricordare qualcosa.>

Annuisco e sospiro.

Dopo aver lasciato Jungkook a casa sua, mi dirigo a casa mia. Arrivo e vado direttamente in camera per poi cadere sul letto e addormentarmi.

Stefy pov.

Mattina dopo.

Mi sveglio sentendo Lily che mi scuote leggermente.

<È pronta la colazione. Te la senti di andare a scuola?>

Annuisco e scendo di sotto.

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Arrivo a scuola e mi siedo al mio banco.

<Giorno principessa> mi saluta Bambam.

Lo saluto con la mano e appoggio la testa sul banco.

<Hai saputo? Oggi arriva un nuovo compagno di classe> mi informa Bambam.

Lo guardo confusa.

<A metà anno?> domanda.

Lui scolla le spalle e si gira per guardare l'insegnante.

<Buongiorno ragazzi, oggi vi presento Youngjae, lui sarà il vostro nuovo compagno. Bambam spostati al centro, Youngjae accomodati di fianco a Stefy.>

Il ragazzo si avvicina e si siede.

Youngjae per tutta la durata della lezione non ha fatto altro che fissarmi.

<Bambam puoi dire al nuovo arrivati di smetterla di fissarmi!? Mi dà fastidio> sussurro a Bambam.

Bambam annuisce e si allontana.

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<Questa volta verrai con noi, non puoi stare sempre sul tetto.> mi dice Bambam.

<Dai Bambam, non ne ho voglia e lo sai che l'ora di pranzo per me è sacra.>

<Ok allora veniamo con te, così fai conoscenza> mi sorride il mio amico.

Annuisco sospirando e arriviamo sul tetto. Mi siedo a terra appoggiandomi alla ringhiera. Youngjae insiste per parlare con me ma io scuoto la testa e chiudo gli occhi.

Alla fine, si arrende e si mette a parlare con Bambam.

<Quindi sei tu il nuovo arrivato?> domanda una voce.

Apro gli occhi e vedo Jimin che si siede di fronte a me.

<Piacere Park Jimin.>

<Youngjae> si presenta il nuovo arrivato.

<Ti informo di una cosa, non ci provare con Stefy, lei è mia> dice Jimin serio.

Youngjae lo guarda. <Non è un'oggetto, lei può stare con chi vuole e di certo non sei tu a vietarmi di conoscerla>

<Senti, già mi ha dato molto fastidio la tua attenzione per tutta la lezione. Tu non mi piaci e devi stare lontano dalla mia ragazza.> dice Jimin minacciandolo.

<Non sono la tua ragazza Jimin> sussurro piano.

Jimin mi sente e mi guarda.

<Non mi è piaciuto quello che ho visto ieri.> lo informo guardandolo negli occhi.

<Stefy io non ho fatto nulla, è stata lei a cominciare, mi ha bloccato sul divano impedendomi di allontanarla.> spiega Jimin.

<Jimin io non sono la persona adatta per una relazione, alla fine finisce sempre che uno dei due ne soffre. Mi hai detto sempre che non possiamo stare separati, ma io non posso farti soffrire, quindi finiamola qua prima del tempo.> dico guardandolo per poi alzarmi e tornare in classe.

Era la cosa giusta da fare