Capitolo 3

1.8K 65 0
                                    

-Seguimi di qua- mi ordina Minho,mentre gira a sinistra.

-Veloce veloce- mi incita poi,vedendo che sono molto più indietro rispetto a lui.

Con una scatto lo raggiungo e lo affianco. Questo sforzo mi provoca dolore a tutto il corpo e mi appoggio ad un muro per riprendere fiato.

Caspio! Stiamo correndo da nemmeno cinque minuti e sono già stanca. Perchè? Cosa c'è di sbagliato in me stamattina?

-Avresti fatto meglio a rimanere nella Radura- mi dice Minho,appoggiato al muro insieme a me.

-No. Sto bene,ce la faccio- lo rassicuro e mi stacco dalla parete in pietra. -Andiamo!- dico sorridendo e picchiettandogli sulla spalla.

Così ricominciamo a correre e mi sento un pò meglio. Il dolore alla testa è passato e ora le gambe sembrano rispondere ai miei comandi. Mentre stiamo correndo,ci fermiamo di colpo perchè qualcosa ha attirato la nostra attenzione.

Un suono metallico e sferragliante,uno stridio che mi fa rabbrividire. Non avrei mai potuto confondere quel suono. Dolenti.

-Ma cos...?-mormora Minho stupito.

Stupita lo sono anche io;i Dolenti non gironzolano nel labirinto di giorno.

-Andiamo! Di qua!- dice Minho tirandomi per un braccio e trascinandomi verso il corridoio da dove eravamo arrivati.

Così torniamo indietro,per poi cominciare a correre nella parte opposta che avevamo percorso prima. Destra,sinistra,sinistra e poi a destra. Il silenzio regna tra me e Minho e l'unico rumore che si sente è il picchiettare dei nostri piedi sull'asfalto. Abbiamo un andamento di corsa regolare; nè troppo veloce,nè troppo lento. Il poco vento che c'è mi manda i capelli davanti alla faccia,costringendomi a toglierli dal mio campo visivo.

Quando non sentimo più alcun rumore,decidiamo di fermarci qualche minuto.

-Cosa ci faceva un Dolente in giro?- chiedo riprendendo fiato.

Minho scuote la testa -Io...non lo so...- mi risponde.

Sbarriamo di colpo gli occhi quando sentiamo ancora quel rumore terrificante.

-Andiamo Alex- mi dice Minho -Dobbiamo tornare indietro,non è sicuro restare qui con dei Dolenti in giro-

Annuisco e cominciamo a tornare indietro quando qualcosa di gigantesco ci sbarra la strada;un Dolente,proprio davanti a noi. Non ne avevo mai visto uno. È orripilante;è come un grande ragno metallico,pieno di oggetti taglienti attaccati al corpo. Ha la bocca più grande degli occhi,e da questa cola della bava verde. Anche se non ho memoria del passato,sono sicura di non aver mai visto una cosa più brutta in tutta la mia vita.

Mi attacco al braccio di Minho,che con gli occhi sbarrati sta ancora guardando quell'orribile creatura.

-Scappa- mi sussurra.

Mi giro verso di lui e aggrotto la fronte;come può chiedermi una cosa del genere? Come potrei lasciarlo da solo?

Mi prende per le spalle e mi spinge verso il corridoio di destra -Corri Alex! Corri! E non ti fermare mai!-

Faccio come mi dice e comincio a correre. Finito il corridoio di destra,svolto a sinistra,ancora a sinistra e poi a destra,mentre cerco di tornare alla Radura. Ormai conosco la strada a memoria. Ora che è finito un altro corridoio, cerco di svoltare a destra ma ecco che un Dolente mi ostacola.

E ora? Sono morta sicuramente. Ed ecco che il mal di testa è tornato. Ci mancava solo questa. Il Dolente mi ruggisce in faccia e approfitto del fatto che è immobile per lanciarmi sotto di lui,sperando di arrivare dall'altra parte,ma questo non accade.
Con la sua coda il Dolente mi afferra la caviglia e mi tiene ferma e salda al terreno. Il mostro è sopra di me ed ha un aspetto maledettamente minaccioso. Sulla sua pancia posso notare una specie di sacca,contenente chissà che cosa. Forse se la rompo,il mostro morirà.

Con il braccio cerco di arrivare alla mia cintura alla quale è legato il coltello. Proprio quando sfioro il manico,il Dolente mi fa un taglio sulla guancia. È profondo e sento la ferita bruciare,ma non mi do per vinta.

Provo ancora ad afferrare il coltello,ma questa volta il mostro mi provoca un taglio sulla pancia,molto più profondo rispetto a quello che ho sulla guancia.

Urlo per il dolore,ma provo ancora ad arrivare al coltello,e finalmente ci riesco. Lo estraggo dalla cintura e comincio a mirare alla sacca nera che il mostro ha sulla pancia. Ma non è per niente facile,perchè la creatura continua a muoversi,cercando di colpirmi più e più volte.

Posso notare che sul suo corpo c'è anche un grande pungiglione. Non devo assolutamente farmi infilzare da quello,altrimenti subirò la mutazione.

Il Dolente sferra un altro colpo e mi fa un taglio sulla spalla,mancando di poco la gola. Io intanto sto ancora cercando di mirare alla sacca,ma infilzo tutto che tranne quella. Il mostro,con un altro colpo,mi provoca un taglio sul fianco.

Mi ruggisce in faccia e per farlo smette di muoversi. Approfitto di questo momento per infilzare la sacca.

Il Dolente si alza sulla zampe e comincia ad emettere un urlo terrificante. Io comincio ad indietreggiare,per poi alzarmi in piedi e correre via.

Beh,correre per modo di dire;viste le mie condizioni riesco solo a zoppicare. Ho tagli dappertutto e mi sento morire. La maglia nera è zuppa di sangue per via del taglio sulla pancia e sul fianco,mentre i miei pantaloni sono strappati in alcuni punti. A fatica arrivo davanti alle porte che portano alla Radura e vedo tutti i Radurai raggruppati lì davanti.

Vedo Minho uscire dal labirinto e tiro un sospiro di sollievo;è salvo. Comincio a camminare a fatica verso l'uscita ma,essendo all'estremo delle forze,cado a terra in ginocchio. Il male alla testa continua ad aumentare e mi costringe a mettermi le mani nei capelli. Comincio ad urlare a e piangere fino a quando non perdo i sensi e non sento più nulla.

||The Maze Runner|| Subject A8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora