Arrivate al ristorante notarono subito Solange che lavorava. Così si avvicinò subito a loro.
-Che ci fate qui? Non mi sembra di aver inviato te e le tue ochette da passeggio a pranzo, sto facendo una cosa chiamata lavorare, conoscono il termine?-
Disse Solange alzando un sopracciglio, voleva colpire Anna nel suo punto più debole.Anna cercò di digerire l'ennesimo insulto della ragazza verso le proprie amiche, ma lei incurvò le proprie labbra in un sorriso alquanto infastidito e falso, cercando di nascondere quel velo di tristezza ben visibile dai suoi occhi.
-No, Solange. Anche noi abbiamo una vita sociale da mantenere, sai? Un tavolo per otto.-
Le disse duramente guardandola negli occhi, la rabbia era riaffiorata.
-Anna, esiste anche il per favore.-Nonostante ciò la ragazza dovette preparare il tavolo per lei e il resto del gruppo.
Nel frattempo porta i menù che le ragazze iniziano a guardare attentamente, per poter calcolare, seppure approssimativamente, le calorie di ogni singolo piatto.
Anna da uno sguardo veloce al menù, sapeva già cosa avrebbe preso, la solita parmigiana vegetariana con la rucola e la cola light, difficilmente cambiava le sue abitudini.
Lascia vagare lo sguardo nel vuoto, quasi come le chiacchiere al tavolo non le interessassero, come se quelle voci sparissero e lei fosse sola in quella sala.Rachel si accorge del suo cambio di umore.
-Ehi Anna, che c'è? Stai pensando al tuo John?
Disse accompagnato da uno sguardo malizioso.
Lei scosse la testa cercando di ritornare alla realtà, così accennò una lieve risata annuendo, per non destare sospetti.
In realtà quasi non aveva capito la sua domanda, la situazione con Solange le stava sfuggendo di mano. Non erano mai state fredde l'una con l'altra per così tanto tempo. Nemmeno erano state così lontane, sebbene fossero solamente due giorni.
Intanto Rachel schioccò le dita in direzione di Solange, anche se stava lavorando in quel momento, ma la ragazza accorse al loro tavolo nella frazione di un secondo. Sorrise lievemente, tirando fuori il blocchetto delle ordinazioni e una penna.-Per me il s...per me la parmigiana vegetariana con rucola una cola light.-
-Esiste il per favore, Anna. Comunque so qual è il solito, ti conosco bene e da anni!-Disse alzando poco di più la voce verso le ultime parole giusto per farsi sentire dal resto del gruppo, ma nessuno sembra dargli importanza più di tanto continuando a chiacchierare tra loro.
Anna non rispose e abbassò nuovamente il capo, notando Solange andare via con le ordinazioni. Le occhi le si riempirono nuovamente di lacrime che cercò di reprimere; anche se non voleva ammetterlo, Solange era uno dei suoi punti più deboli. Nel frattempo, vide passare la sua amica e notò un tatuaggio sul suo braccio, probabilmente nuovo dato che non l'aveva notato prima di allora. <<I'm better with you by my side. 110900>>. Quella era la scritta del tatuaggio, una data molto significativa. Quel giorno si erano conosciute, il giorno del primo compleanno di Anna. Quest'ultima incurvò improvvisamente le proprie labbra in un lieve sorriso: allora la loro amicizia non era del tutto persa. Si ricompone e si asciuga le poche lacrime versate, inserendosi in un discorso a caso delle sue amiche.Nel frattempo arrivano le loro ordinazioni, così mangiucchiano lentamente com'è il loro solito fare.
Dopo aver finito di mangiare, si alzarono tutte insieme andando verso il proprietario del locale, per iniziare a parlare della festa e dei dettagli di essa.
Anna invece va verso la cassa, incrociando lo sguardo e la figura di Solange. Si bloccò in un primo momento, per poi dirle:
-Il conto, per favore.-
Fece l'occhiolino in seguito a questa frase, sorridendo leggermente. Solange capì immediatamente quel gesto e ricambiò quello sguardo complice. Le fece subito il conto e Anna pagò.
-Forse oggi finisco il turno prima, ci vediamo stasera per una cioccolata..?-
-Forse si, ti invio un messaggio.-
Rispose secca Anna. Non le avrebbe mai permesso di vedere la parte più tenera di sé, ma si era addolcita un pochino e a Solange andava bene così.Poco dopo Anna e le sue amiche decisero di andare verso la spiaggia, ognuno prendendo la propria macchina. Finalmente si sentiva un po' meglio, così guidarono tutte verso la spiaggia.
-Che ne dite se per una volta smettiamo di fare le signorine bacchettone e facciamo un bagno? Facciamo uno strappo alla regola!-
Esclamò Rachel buttando in aria la sua maglia correndo verso la riva. Lei che era la più rigida di tutte. Lei che queste cose le avrebbe definite da "ragazze poco mature e poco serie". Lei che queste cose non le avrebbe mai permesse a nessuna.
Tutte nel vederla così allegra e in vena di festa, si spogliarono e si tuffarono in acqua senza nemmeno pensarci.
Tutte meno Anna.Lei si allontanò prendendo il telefono, aveva deciso di chiamare Solange per informarla, per dirle che avrebbe accettato il suo invito.
Camminò tranquilla lungo la riva, finalmente era rilassata e felice.
Intravide una sagoma familiare: era Solange.
Senza pensarci nemmeno due volte, corre verso di lei ma all'improvviso il suo sorriso si spense: Solange era mano nella mano con un'altra ragazza. La baciò e lei vide da lontano.
Scappò, in preda al panico. Non sapeva come sentirsi. Se disgustata o ferita. Perché non glielo aveva detto? Nonostante fosse omofoba, forse per lei avrebbe fatto un'eccezione.Corse in spiaggia dalle sue amiche, prese una bottiglia di rum dalla borsa di Devonne e iniziò a bere, per poi spogliarsi.
Si buttò in acqua e le sue amiche la guardarono a bocca aperta, da quando Anna si comportava in quel modo?Così le sue amiche si accorsero di Solange e la pregarono di andare a prendere Anna, solo lei poteva tirarla fuori.
-Anna! Esci fuori di lì! Cazzo non sai nuotare a largo!-
-Fanculo a te e alla tua ragazza!-
Rispose prontamente Anna alla sua amica, facendole capire che aveva visto tutto.Hi guys! Questo era il quarto capitolo, commentate. Se vi piace se non vi piace, consigli, critiche tutto ciò che volete!
Ve se ama.
-beyhiverr.
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Pink Lemonade.
Novela JuvenilAnna, 17 anni, tipica ragazza di città che ama catturare l'attenzione ed essere sempre alla moda. Omofoba fin da piccola, da quando suo padre iniziò a dirle che l'amore tra due persone dello stesso sesso non può esistere. La sua migliore amica, Sola...