24 - LA RESA DEI CONTI

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Harry, Zedd, Charlie, Ben e Jane si sono chiusi a chiave nella cabina.
"Secondo voi Loui ce l'ha fatta?" chiede la madre, preoccupata.
"Sì, sta' tranquilla. Sarà riuscita sicuramente a fuggire, ne sono sicurissimo" la tranquillizza Zedd.
"E che cosa sarà successo a Sam?" si chiede il fratello.
"Dev'essere ancora nascosto" gli risponde Harry, sperando che sia vero.
Brian colpisce improvvisamente la porta della cabina, dato che è chiusa. Harry e Zedd cercano in ogni angolo qualcosa che possa servire per aiutarli, ma hanno solo dei fumogeni, in quanto le pistole le hanno prese Demi e Louisa. Il dj apre un cassetto, trovando tutti i cellulari. Ognuno prende il proprio e se lo mette in tasca. Rimangono solamente quelli delle celebrità che hanno già perso la vita nelle ultime ore. Harry prende anche quello di Louisa. Jane si guarda intorno e vede la grata del condotto dell'aria, dove vennero nascosti tutti da svenuti.
"Dite che ci possiamo entrare?" domanda sottovoce, indicandola.
Zedd annuisce e sale su una sedia, riuscendo ad aprire la grata. Brian sta spaccando la porta e in poco tempo riuscirà ad entrare. Il dj è il primo che si introduce nei condotti. Subito dopo, entra Jane, aiutata da Ben e Charlie.
"Va' prima tu!" dice il fratello di Sam, invitando l'altro a salire per primo. Rimangono solamente Ben e Harry.
"Ben, inizia a salire!"
"Sei sicuro, Harry?"
Brian è quasi riuscito ad aprire la porta e il cantante corre a tenerla bloccata.
"Vai, Ben!" gli grida, mentre usa tutta la sua forza nel non fare entrare l'assassino. Il ragazzo sale nel condotto e il cantante è l'ultimo rimasto nella cabina. Decide di mollare la porta e di correre verso la sedia. Dal condotto, Ben gli allunga le braccia e lo aiuta a salire. Brian riesce ad entrare e vede le gambe di Harry ancora penzolanti. Alza il pugnale, inserendolo nella gamba sinistra del cantante, il quale grida disperato. Ben riesce a far entrare del tutto Harry nel condotto.
"CAZZO, QUEL FIGLIO DI PUTTANA MI HA COLPITO LA GAMBA!" grida quest'ultimo per il dolore.
"Riuscirai a strisciarci qui?!" gli chiede Ben, estremamente preoccupato.
"Adesso vedremo, tu inizia a strisciare e io ti seguo a ruota!" risponde Harry, tamponandosi la ferita.

Brian prova a salire per il condotto, ma non riesce dato che non c'è nessuno che lo sta aiutando a farlo.
"State tranquilli! Non vi ucciderò! Ho solo promesso alla vostra cara Foxes che non l'avrei fatto... ma questo non vuoldire che non posso divertirmi un po'!" esclama, prima di uscire dalla cabina.
Nel condotto, tutti stanno strisciando alla ricerca di una possibile uscita.
"Continuate a strisciare, non fermatevi per nessuna ragione!" urla Zedd a tutti quelli che lo stanno seguendo.
"Riusciremo ad uscire da questo studio del cazzo tramite questi condotti, ne sono sicuro" dice Charlie, speranzoso.
"Ma si può sapere che cos'è questa puzza terribile?" chiede Ben, infastidito.
"Eh, infatti la sento anch'io..." ci ripensa il dj.
Continuano a strisciare per un po', fino a quando Zedd non tocca qualcosa di liquido e viscoso.
"Fermi!" esclama subito dopo.
Prende il cellulare che si era messo in tasca e accende la torcia, ritrovandosi di fronte quasi tutti i cadaveri delle celebrità morte, disposti in fila indiana, cosicché potessero starci tutti.
"OH, MIO DIO!" inizia a gridare il dj, sconvolto.
"Che cosa?! Che cosa?!?!" chiede Harry, curioso ma al comtempo spaventato.
"È PIENO DI CADAVERI QUI!"
Il pugnale di Brian trapassa improvvisamente il condotto, proprio nel punto in cui si trova Charlie. Appena il ragazzo vede l'arma apparire da sotto di lui, inizia ad urlare spaventato.
"Più veloci, strisciate!" esclama Jane. Il pugnale poi oltrepassa letteralmente la mano di Zedd. Rimane sconvolto nel vedere la sua mano trafitta e il dolore si fa sempre più intenso.
"RAGAZZI! RAGAZZI! MI STA... FA MALISSIMO! TOGLIMI QUESTO PUGNALE, TI PREGO!"
Harry, che è l'ultimo della fila, cerca di capire: "Anton, che cosa ti sta facendo?!"
Brian prova a riprendersi il pugnale, ma è rimasto incastrato nella mano. Il dj grida come non ha mai gridato in tutta la sua vita, ma finalmente l'assassino riesce a riprendersi l'arma. Zedd si guarda la mano: sta perdendo molto sangue e stringe i denti, respirando affannosamente. Dato che si sono tutti bloccati, Ben chiede una cosa al dj: "Anton, che cosa ti ha fatto? Riesci a continuare?"
"No, ragazzi, non riesco a continuare, mi ha beccato la mano!" rivela, piangendo.

"EHI!" grida Louisa, incontrando Brian nel corridoio del backstage con il pugnale ormai divenuto rosso per il troppo sangue.
"Mi avevi promesso che non li avresti toccati!" continua la cantante.
"Io ti avevo detto che non li avrei uccisi, non che non li avrei toccati" le risponde Brian, ridendo.
Dal condotto, tutti sentono la voce di Louisa e sperano di essere salvati al più presto.
"Lo so che vuoi me. Quindi, forza! Vieni a prendermi!"
Dopo averlo detto, la cantante inizia a correre. Brian la insegue, tenendo alto il pugnale, pronto a colpirla e ad ucciderla una volta per tutte. Louisa scende le scale, arrivando al pian terreno del backstage, per poi aprire la porta che conduce allo studio. Appena l'assassino esce da quella stessa porta, Sam lo colpisce con ciò che è rimasto della sedia in cui è stata legata Louisa durante i tre round. Brian cade sul pavimento, lamentandosi per il dolore alla faccia. La cantante e la Moore si avvicinano con le loro rispettive pistole.
"Hai fallito, Brian. Proprio come ha fallito Demi. E in più, vi eravate ripromessi di non fare lo stesso errore di Kerli. Eppure non avete bloccato le riprese delle videocamere, che anche questa volta hanno ripreso tutto. Avete creato voi le regole di questo nuovo gioco e voi stessi le avete infrante. Avete fallito" gli dice Louisa, puntandogli l'arma.
"Saremmo stati famosi. Ma avete rovinato tutto..." risponde l'assassino.
"Avete rovinato tutto voi due da soli. Ma guarda il lato positivo: da morti diventerete parecchio famosi!" ironizza la cantante.
Brian si alza, intento a pugnalarla, ma Louisa gli spara un colpo di pistola dritto nei testicoli. Le urla dell'assassino sono strazianti.
"Te l'avevo detto che eri un senza palle. A lei l'onore, signorina Moore"
La donna si avvicina sempre di più all'assassino.
"La prego, no..." la implora Brian, prima di essere colpito al cuore con un proiettile. Dopo pochi secondi di pura sofferenza, l'assassino cessa di muoversi definitivamente.

V.I.P. Massacre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora