18 - NON TI VEDO MA SO CHE CI SEI

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Louisa è ancora seduta su quella sedia. È da sola, nello studio. Tutti gli altri sono stati portati nel backstage. Il suo sguardo è totalmente perso nel vuoto. Continua a pensare a tutto ciò che sta accadendo. Non voleva che venissero coinvolti anche Sam, Charlie, Ben e persino sua madre. Non se lo aspettava. E adesso è preoccupatissima per loro, anche se non visibilmente, per via di quell'occhiata rivolta verso il nulla apparente. Decide di alzare lo sguardo. Fissa quella cabina. Sa che sono lì, i suoi amici, sua madre, il suo fidanzato e anche l'assassino. Deve fare qualcosa per salvare Harry e gli altri quattro. Prova a tirare con le mani per allentare il nodo della corda, invano. Questo nodo è molto più stretto di quello che aveva fatto Kerli nel salotto di Paris. Quella volta, infatti, riuscì a liberarsi malgrado si fosse fatta male alle mani.

Nel corridoio del backstage, Zedd sta facendo la stessa cosa.
"Dai, Zedd, ce la puoi fare!" esclama Rihanna.
Il ragazzo è palesemente più forte di Louisa, difatti lui si sta liberando. Nessuno però si è reso conto che Nick è stato il primo a liberarsi. Lo notano proprio appena si alza dalla sua sedia. Il dj rimane quasi deluso nel non essere riuscito a liberarsi per primo e liberare gli altri, ma capisce che non è il momento di rimanere delusi e che bisogna aiutare Louisa, la quale è rimasta ancora nello studio. Nick si abbassa subito dietro alle sedie di Rihanna e Zedd per sciogliere i loro nodi.

Louisa, dopo aver fissato costantemente quella cabina, inizia a parlare.
"La prima volta non volevano me. Volevano tutti gli altri. Ma non volevano me. Volevano che io sopravvivessi, dopo tutto ciò che era successo. Ma tu... Lo so che tu vuoi uccidermi. Lo so che io sono il tuo obiettivo. Al contrario di Kerli, Adam e Paris tu mi vuoi fin dal principio. Fin da quando hai organizzato tutto questo. Ed è per questo che ti prego: se vuoi tanto me, lascia stare mia madre, i miei amici e il mio ragazzo. Harry, Sam, Charlie, Ben e mia madre non c'entrano niente perché so che tu vuoi me e nessun altro. Quindi smettila con questo gioco e liberali. Sono pronta a morire, se questo vorrebbe dire salvare le loro vite. Sono a pronta a farlo"
Nessuno risponde. L'assassino non alza il microfono per parlarle in alcun modo.
"Che c'è? Perché non mi parli? Sei solo un senza palle. Ecco che cosa sei. Kerli è stata più diretta: se non le piaceva qualcosa, sparava o pugnalava senza pietà. Tu invece mi stai facendo parlare a vanvera e non reagisci. Senza palle. E da dire ad un killer è anche piuttosto deprimente, non credi? Non ti senti deluso nell'animo a sentire una ragazza che ti dice cose del genere? Guarda che lo so che sei in quella cabina. Non ti vedo ma so che ci sei. E so che stai ascoltando tutto questo mio discorso sclerotico. Avanti. Dammi almeno un segno. Un segno. Giusto per farmi capire che hai ascoltato tutto quello che ho detto. Fallo. Dai"
Un proiettile colpisce una gamba della sedia, sfiorando quella di Louisa. Per quel motivo, l'asta della sedia si spezza. La cantante cade sul pavimento. Il nodo si è allentato un pochino, quindi cerca di liberarsi agitandosi.

Nick è riuscito a liberare Rihanna ed entrambi vanno da Zedd per aiutarlo.
"Forza, Zedd, resisti. Ti liberiamo da qui" lo tranquillizza la cantante.
"Grazie, ragazzi. Lo avete sentito anche voi?" chiede il dj.
"Che cosa?" chiede a sua volta Nick, mentre cerca di liberarlo.
"Non lo so con esattezza. Non mi piace per niente questa cosa. Fate in fretta, vi prego..."
"Ok, ok, ok! Ci siamo!" esclama Rihanna. Zedd riesce a liberarsi le mani. I tre si abbracciano per un paio di secondi, per poi correre subito verso la porta che dirige allo studio. Notano che Louisa è sul pavimento e che sta provando a liberarsi.
"Tranquilla, ti veniamo ad aiutare noi!"
Appena la cantante sente le parole di Nick, prova a fermarlo: "No, Nick, attento!"
Viene sparato un altro proiettile che colpisce di striscio il collo del ragazzo. Gli esce comunque moltissimo sangue nel giro di pochissimi istanti. Zedd e Rihanna si inginocchiano e provano a tamponargli il collo per far sì che non dissangui troppo.
"Ce la puoi fare! Ce la puoi fare, Nick!" gli dice il dj. Gli occhi del cantante si stanno lentamente chiudendo. Le mani di Zedd e Rihanna sono diventate totalmente rosse a causa dell'estrema quantità di sangue che Nick ha perso.
"No, Nick, resta tra noi..." sussurra Riri, tirandogli dei leggeri schiaffi sulla guancia per farlo tornare in sé. Ma gli sforzi dei due non servono a niente. Nick non ce l'ha fatta. Il sangue continua a scorrere senza sosta. Louisa ha assistito a tutta la scena, ma non è riuscita ad intervenire per ovvie ragioni. Riri si avvicina alla ragazza e riesce a sciogliere il nodo e a liberarla.
"Grazie!" le dice Louisa, alzandosi in piedi.

"Che cosa facciamo?!" chiede Zedd.
"Mi ha parlato dalla cabina e mi ha fatto vedere che Harry, i miei amici batteristi, mia madre e il mio fidanzato sono lì con lui. Li ha catturati. Dobbiamo andare in quella cabina!" esclama la cantante, decisa ad andarci.
"Qualcuno di voi ha ancora un tagliacarte?" domanda Rihanna, che continua a cercare il suo.
"Deve averceli tolti per il gioco delle sedie. Avrebbe pensato che così avremmo facilmente tagliato le corde" ipotizza Louisa, avvicinandosi alla porta del backstage. La apre e prontamente prova a vedere se c'è qualcuno.
"Non c'è nessuno, ragazzi" dice, invitandoli a seguirla.
Continuano a camminare lentamente per il corridoio. Notano che alla fine di esso si trova qualcosa, sul pavimento. Appena giungono in quel punto, si rendono conto che sono i loro tagliacarte che il killer ha voluto lasciare lì intenzionalmente. Alla loro destra ci sono delle scale che portano quasi sicuramente a quella cabina.
"Questo è un punto di non ritorno..." sussurra Louisa, tirando fuori la lama dal proprio tagliacarte.

V.I.P. Massacre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora