7 - CUORI SCIOLTI

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Le celebrità arrivano nello studio televisivo, mentre i fan seduti sulle sedie accanto ai gradini urlano a squarciagola.
"Ciao a tutti e grazie per essere venuti. Siamo tutti qui per ricordare le vittime di quella gelida e terrificante nottata di febbraio. Incredibile. Ancora due mesi e sarà passato un intero anno. Non molti si sono ripresi, ma due di loro stanno tuttora combattendo. Un applauso a Foxes e Harry Styles!" esclama Rihanna al microfono che si trova davanti a lei. Iniziano a sentirsi applausi e grida. È sempre lei ad aprire il concerto.
"Questa è una canzone di una mia cara amica che non c'è più. Una canzone allegra per cominciare. Una canzone che mette forza, che ti invoglia a non fallire mai e a raggiungere i propri traguardi. La mia amica portava e porterà per sempre il nome di Katy Perry e la canzone in questione non è altro che la bellissima Roar"
Parte la base e Rihanna inizia a cantare. Dietro di lei, ci sono le altre celebrità che si abbracciano, che sorridono o che semplicemente guardano la scena cercando di trattenere le lacrime, cosa che gran parte del pubblico non è riuscita a fare perché sono molte le persone che stanno piangendo.

Appena la canzone finisce, è il turno di Miley.
"Ok, gente... questa è dedicata ad una mia amica speciale... è una cover che abbiamo fatto assieme. Mi è sembrato più che giusto ricordare così un vero talento, una ragazza dalla voce unica e perfetta. Questa è Don't Dream It's Over, per Ariana Grande"
La canzone è piuttosto triste, quindi sono tutti molto presi nel sentire Miley e nel ricollegare le parole che sta cantando al massacro nella villa della Hilton. Harry è il primo che piange tra le celebrità, perché Ariana era anche una sua cara amica. Louisa è già lì, pronta ad accarezzargli la spalla e ad asciugargli la lacrima da sotto l'occhio.

"È stato molto emozionante. Complimenti a Rihanna e Miley. Noi invece duettiamo!" esclama Demi, mentre Nick è accanto a lei. Dal dietro le quinte, sbuca un addetto che porta un secondo microfono, per poi ritornare indietro.
"Vogliamo ricordare una persona che già da giovanissima divenne un vero e proprio cantante, proprio come me e Demi. Una persona così giovane nel pieno della sua carriera che ha dovuto lasciarci... Questa è Sorry, di e per Justin Bieber" rivela Nick, già pronto per cantare. La versione della base che viene fatta partire è molto triste. La canzone originale, difatti, è l'estremo opposto. Nel pubblico, tra gli adolescenti regna il più totale caos tra lacrime, pianti e grida.

"Un applauso a Nick e Demi! Io, will.i.am ed Ellie canteremo una canzone dove è presente un'icona dell'universo pop degli '90 e degli inizi del 2000. La sua Overprotected ha ispirato la mia " spiega Meghan, passando la parola al rapper.
"Ed è per questo che per commemorare Britney Spears, una cara amica con la quale ho collaborato più di una volta, canteremo la mia Scream and Shout" annuncia will.i.am.
Arriva poco dopo il terzo microfono da parte dell'addetto che continua a fare avanti e indietro. Viene utilizzata la base originale, quindi in molti decidono di farsi prendere dal ritmo e ballare, senza però dare troppo spazio alla felicità perché comunque si sta commemorando un'icona deceduta.

"Siete un pubblico fantastico, adoro il fatto che siate così presi! Vedo gente che piange, che ride, che esulta. Ora tocca commemorare un gruppo..."
Appena Ed ha pronunciato quelle parole, le fan hanno gridato ancora più forte.
"Un gruppo che è stato di notevole importanza negli ultimi anni e che vanta ancora numerosissime fan" aggiunge Taylor.
Harry si avvicina al microfono, spronato da Louisa.
"Ed è per questo che io, Ed e Taylor canteremo tutti e tre una versione acustica di Hey Angel, degli e per gli One Direction" rivela quest'ultimo. Tra il pubblico, le braccia sono alzate e ondeggiano al ritmo. Harry però sente che la scelta di suddividerlo assieme a Taylor per cantare una sua canzone per ricordare i suoi migliori amici morti è estremamente sbagliata, nonché di pessimo gusto.

"Toccherà a me chiudere il tutto. Zedd, con la sua consolle, mi aiuterà. Questa è una canzone per una lottatrice. Colei che si salvò dalla villa ma che venne uccisa nel momento più inaspettato. Una vittima per la quale ho sofferto tantissimo, una persona davvero unica. Canterò Starships di e per Nicki Minaj ma, dato che io non rappo molto bene, Zedd aggiungerà le parti rappate da Nicki, mentre io farò la versione cantata tipo il pre-ritornello e il ritornello" spiega Louisa. La canzone, fresca e tuttora ballabilissima, è un modo allegro per quasi chiudere un incontro del genere. Dopo aver terminato, Louisa si emoziona nel vedere i fan che si abbracciano o che piangono. La telecamera si avvicina a lei.
"Mi dispiace che sia stata un'occasione abbastanza breve per incontrarci e per cantare le canzoni delle vittime, ma spero di rivedervi tutti. Inizialmente io e Harry eravamo scettici, suppongo possiate capire perché. Però abbiamo deciso di accettare. Grazie mille a tutti"
Zedd, con la sua consolle, chiude mettendo G.U.Y. di Lady Gaga, canzone da lui prodotta. Tutti esultano, alzandosi dalle poltrone e saltando per l'emozione. Le dodici celebrità si prendono per mano e si inchinano.

I fan si alzano ed escono dagli studi continuando a gridare, felici di aver assistito al concerto. La Moore esce anche lei per raggiungere i numerosissimi giornalisti.
"Lei è la signorina Moore, proprietaria della BBC?" chiede uno di loro, sventolando un block notes con una biro.
"Sì, sono proprio io, sì"
"Possiamo vedere o intervistare le celebrità?" continuano a chiedere, insistenti.
"Mi dispiace deludervi, ma sono state fatte uscire dopo lo spettacolo dalla parte opposta dell'edificio" risponde la Moore. Riesce nell'intento di deludere le aspettative dei giornalisti e dei paparazzi che non vedevano l'ora di intervistare le celebrità che hanno partecipato al V.I.P. Memorial. A quel punto, moltissimi giornalisti si allontanano dal cancello, per poi salire sui loro furgoncini e tornare alla redazione. Sorridente, la Moore dà le spalle al cancello ed entra con l'intenzione di congratularsi con i V.I.P. che ovviamente non sono usciti dalla porta sul retro né sono partiti in alcun modo. Arrivata alla porta scorrevole che precede l'atrio, si gira improvvisamente per vedere un'ultima volta le macchine e i furgoncini che si allontanano dagli studi e dagli uffici.

V.I.P. Massacre 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora