1.» L'inizio

556 15 0
                                    

Sento uno strano rumore, qualcosa di fastidioso, un suono che darebbe fastidio a chiunque. Cos'è? Ah già, è la mia sveglia.

-Che palle! Non si può mai dormire in santa pace, che ore sono? Perché suona? Perché ha questo suono così fastidioso? Perché la gente esiste?

Dissi mettendomi il cuscino sulla testa.

Era troppo lontana per prenderla e gettarla fuori dalla camera, non avevo la forza di alzarmi e prendere quella cosa fastidiosa.
Troppo rumore, tropppo!

Ad un tratto mi alzai di colpo, la presi e la lanciai verso la porta, neanche a farlo apposta dalla porta stava entrando mia madre per svegliarmi.

-Attenta!

Non feci in tempo a dirlo che le arrivò la sveglia dritta sulla fronte.

-Ah, non cambierai mai.

Disse mia madre mentre passava una mano sulla fronte.

-Potevi entrare in un altro momento madre.

Dissi rimettendomi giù nel letto.

-Cosa cerchi di fare? Oggi è Lunedì 12 settembre mio caro Eric. D O D I C I S E T T E M B R E.

Disse mia madre dicendo una lettera alla volta.

-Cosa vorresti dire con questo? Che essendo lunedì 12 settembre dovrei alzarmi alle 07.00?

-No Eric. Oggi è il tuo primo giorno di scuola, quindi alzati dal letto, vestiti e vai a fare colazione, altrimenti non arriverai mai in tempo per la lezione.

Pff, secondo lei a me importava delle lezioni. È il primo giorno di scuola e odiavo già tutti. Ricominciava tutto: Le lezioni noiose, i professori cattivi, gli alunni nuovi insopportabili, i banchi sempre sporchi, i bidelli che si lamentano che lasciamo la classe sporca (come se d'altronde la pulissero). Mi viene da vomitare.

-ERIC!

Urlò mia madre facendomi tornare in me.

-Ho capito! Vai fuori e mi vesto!

Dissi.

-Ok. Ti voglio giù tra 10 minuti.

Si raccomandò mia madre.

Una chiamata per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora