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[Anno Precedente]


Alexandra

Era una giornata come tutte le altra a New York, ero andata a scuola, avevo fatto i compiti il pomeriggio tornata a casa, e ora ero sul retro, come tutti i pomeriggi, che mi allenavo, allenamento da cacciatrice, stavo caricando loa pistola contro l'obbiettivo, ero fortunata  abitavo in una zona poco affollata, mia madre, Kate Argent. ne aveva scelta una così fuori città per potermi allenare in stanta pace senza destare sospetti con le persone che del mondo soprannaturale non sapevano ninte. Stavo puntando la pistola all'obbiettivo, stavo per premere il grilletto quando il mio cellulare iniziò a suonare, la solita musichetta fastidiosa che avevo anche come sveglie si insinuò nella pace e nella tranquillità di quel momento. Sullo schermo dell'Iphone c'era il nome di zio Chris, un sorriso mi si dipinse sulle labra, lui era come un padre per me e Allison, mia cugina, come una sorella.

"Hey Chris, come va?" dissi, era da un po' che non lo sentivo, mia madre diceva che andava tutto bene e che sarebbe venuta a farmi visita a breve, ma non per molto tempo, ormai erano mesi che andava avanti così ma non  mi dava fastidio, mi mancava  e basta.

"Hey Alexa devo dirti una cosa è molto importante." e lì iniziò, il panico, la confusione, un miscuglio di sentimenti misti ad un grande dolore, per non dire immenso.

Non so cosa disse so solo che il mio cervello, i miei muscoli e il mio intero corpo si fermarono a "Kate è morta." La mia paura più grande si era avverata, l'unica persona che mi aveva regalato affetto, amore, tutto quello che una persona aveva bisogno me lo aveva dato le e ora non c'era più. La saliva che c'era nella mia bocca si esaurì in un secondo, le mie pupille si dilatarono, il cuore iniziò a battere talmente veloce che solo per il suo rumore mi resi conto che ero ancora viva.

Di li a pochi minuti arrivò Summer, l'amica di mia madre che mi faceva da tutrice quando lei era in viaggio, inizò a farmi domandre, ma io non riuscivo a parlare, solo dopo, quando mi prese il cellulare capì.


Qualche mese dopo la Sua morte, non riuscivo a dire il suo nome, ero diventata una specie di zombie, non sentivo più niente, iniziai ad andare male a scuola, a ferire con parole acide e taglienti tutte el persone che mi davano sui nervi, quelli che mi facevano domande. Non riuscivo a piangere, a crollare , ero sempre stata la roccia di tutti e non volevo mai che nessuno facesse da roccia a me,e così come da quell'orribile giorno fino ad oggi non riuscì a piangere e non lo feci finchè non trovai la persona degna di vedermi piangere.


The New Argent [Teen Wolf ] [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora